Ricorso Governo - controdeduzioni della Regione - Uil
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permette di sottolineare la conformità a Costituzione e l’armonia con i<br />
principi costituzionali <strong>della</strong> formulazione utilizzata dal legislatore<br />
statutario. Infatti, la <strong>Regione</strong> Toscana, nell’individuare tra le sue finalità<br />
prioritarie il riconoscimento delle altre forme di convivenza, non intende in<br />
alcun modo attribuirsi una competenza in ordine al riconoscimento<br />
giuridico delle forme di convivenza di qualsiasi natura. Il riconoscimento di<br />
cui si parla è esclusivamente quello relativo alla possibilità per il legislatore<br />
regionale di rendere effettivi – nei confronti delle diverse forme di<br />
convivenza che nell’ordinamento possono essere riconosciute – i diritti<br />
sociali ed i diritti di libertà: e ciò può avvenire con gli interventi legislativi ed<br />
amministrativi tesi a garantire prestazioni sociali, quali ad esempio le<br />
provvidenze in materia di case di abitazione ovvero la fruizione dei servizi<br />
sociali e sanitari. Ed è quasi ovvio sottolineare che il riconoscimento dei<br />
diritti sociali e delle prestazioni che l’Amministrazione deve fornire non può<br />
essere limitato alla famiglia legittima ma può e deve favorire tutte le forme<br />
di convivenza che, sulla base <strong>della</strong> legislazione vigente (“famiglia<br />
anagrafica” e “convivenze anagrafiche”), presentano i requisiti per<br />
beneficiare dei servizi e delle politiche di sostegno che la <strong>Regione</strong> è tenuta a<br />
promuovere ed attuare;<br />
c.1.) la gratuita supposizione che il riconoscimento delle altre forme<br />
di convivenza possa essere collegato con il rifiuto di ogni discriminazione<br />
fondata sull’orientamento sessuale, (di cui all’art. 4, comma 1, lettera s<br />
dello Statuto), non può certamente portare con sé il pericolo di una elusione<br />
dello spirito <strong>della</strong> Costituzione. Lo spirito <strong>della</strong> Costituzione cui fa<br />
riferimento il riconoscimento delle altre forme di convivenza è quello dettato<br />
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