MEDICINA NUCLEARE MEDICINA NUCLEARE - AIMN
MEDICINA NUCLEARE MEDICINA NUCLEARE - AIMN
MEDICINA NUCLEARE MEDICINA NUCLEARE - AIMN
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Rassegna Stampa Scientifica<br />
Luigia Florimonte° e Lorenzo Maffioli *<br />
Nel numero di gennaio 2007 del Br J Haematol, uno studio multicentrico condotto dal gruppo di<br />
Ematologia dell’ospedale di Pesaro, (Technetium-99m sestamibi scintigraphy is sensitive and specific for<br />
the staging and the follow-up of patients with multiple myeloma: a multicentre study on 397 scans) è<br />
servito a valutare l’utilità della scintigrafia con Tc-99m-MIBI rispetto all’Rx tardizionale nella diagnosi e<br />
nel follow up del Mieloma Multiplo. Gli esami eseguiti per scopi diagnostici riportavano una sensibilità<br />
del MIBI e dell’RX del 77% e 45%, rispettivamente e come evidenziato dal dato ottenuto con MIBI, il<br />
40% di pz asintomatici sarebbero stati sottostadiati.<br />
La positività del MIBI correlava significativamente con rilevanti parametri clinici e biologici come elevati<br />
valori di PCR, infiltrazione midollare e dolore osseo. In 22 pz con localizzazione unica di mieloma il<br />
MIBI era positivo nell’86% dei casi ed identificava più sedi di malattia rispetto all’RX. I controlli<br />
scintigrafici eseguiti durante follow up mostravano un’elevata specificità in pz con risposta completa e<br />
correlavano con l’attività del mieloma. Pertanto essi concludevano che il MIBI scan ha un valore<br />
diagnostico addizionale con alta specificità nella stadiazione e nel follow up di pz con mieloma multiplo.<br />
Nel numero del gennaio 2007 di Dysphagia, il gruppo del prof. Mariani dell’Università di Pisa, ha<br />
valutato l’utilità della scintigrafia orofaringoesofagea (OPES) in patienti con sclerosi laterale amiotrofica<br />
e vario grado di disfagia (Assessment of Swallowing by Oropharyngoesophageal Scintigraphy in Patients<br />
with Amyotrophic Lateral Sclerosis).<br />
Essi sottoponevano 28 pazienti ad OPES con bolo liquido e semisolido marcato con 99mTc-nanocoll e<br />
analizzavano alcuni parametri semiquantitativi. Il tempo di transito orale(OTT), il tempo di transito<br />
faringeo(PTT), il tempo di transito esofageo(ETT), l’indice di ritenzione(RI), e il rateo di svuotamento<br />
esofageo (EER10s) erano significativamente prolungati nella scintigrafia con bolo semisolido rispetto al<br />
bolo liquido, con valori sicuramente patologici di OTT, PTT e RI in pazienti con un più severo<br />
coinvolgimento bulbare.<br />
Inoltre, l’esame scintigrafico risultava particolarmente utile nell’identificare un’inalazione di cibo<br />
tracheo-bronchiale oltre che di quantificarne la quota. Per cui si conclude come questa metodica<br />
economica, di facile utilizzo e ben tollerata sia utile nel fornire precise indicazioni sull’estensione dei<br />
disordini della deglutizione e permettere cosi un migliore inquadramento clinico dei pazienti con sclerosi<br />
laterale amiotrofica.<br />
Nel num di dicembre 2006 della rivista Inflamm Bowel Dis, Almer e coll dell’Università di Linkoping,<br />
Svezia, hanno valutato l’utilità della scintigrafia con leucociti marcati nell’identificazione di<br />
infiammazione del piccolo intestino e complicanze di malattia nel morbo di Crohn, comparandola con<br />
metodiche più invasive come l’enteroscopia intraoperatoria e la laparotomia esplorativa (Leukocyte<br />
scintigraphy compared to intraoperative small bowel enteroscopy and laparotomy findings in Crohn's<br />
disease).<br />
La scintigrafia con leucociti marcati con Tc99m-HMPAO era eseguita in 48 pazienti con morbo di Crohn<br />
alcuni giorni prima di una laparotomia e in 41 di essi anche di enteroscopia intraoperatoria del piccolo<br />
intestino. La stessa procedura era eseguita in 8 controlli. Il risultato scintigrafico era poi confrontato con i<br />
dati clinici, chirurgici ed istologici. Quando si confrontavano i risultati con il gruppo controllo, la<br />
scintigrafia con leucociti marcati in malattia macroscopicamente evidente del piccolo intestino, mostrava<br />
sensibilità, specificità e accuratezza pari a 85%, 81% e 84%, rispettivamente, con valore predittivo<br />
positivo e negativo del 92% e del 68%. Inoltre identificava localizzazioni di infiammazione in sedi non<br />
note nel 34% dei casi e diagnosticava 4/8 ascessi e 9/15 fistole. Per cui essi concludevano che la<br />
scintigrafia con leucociti marcati è utile nella valutazione di pazienti con morbo di Crohn e che possiede<br />
un valore addizionale rappresentato dalla posibilità di individuare ulteriori lesioni infiammatorie e<br />
complicanze di malattia, in pazienti in cui è pianificato un trattamento chirurgico.<br />
<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno III, n 3 , 2007 pag. 18/77