MEDICINA NUCLEARE MEDICINA NUCLEARE - AIMN
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• possono essere generate più copie conformi;<br />
• non occupa uno spazio fisico, se non vengono generate ed archiviate anche delle immagini in formato<br />
analogico;<br />
• in alcuni casi può essere generata dalla lettura di una immagine analogica con modalità digitali (scanner,<br />
fotografia digitale, ecc.).<br />
Ovviamente la gestione di queste immagini cambia in modo sostanziale la modalità di operare del<br />
diagnosta nel senso che:<br />
• nulla si modifica se l’immagine ottenuta con modalità digitale viene stampata su pellicola;<br />
• tutto cambia se le immagini digitali vengono lette e repertate a monitor.<br />
Il sistema analogico ha maggiori costi in termini di consumo di materiale, necessità di spostamento fisico<br />
delle immagini, costi di immagazzinamento ecc., ma ha anche il vantaggio di fornire una immagine<br />
immodificabile e quindi, se correttamente archiviata, probatoria in caso di contenzioso legale<br />
Il sistema digitale è, alla lunga e se ben architettato, meno costoso in quanto vi è un minor consumo di<br />
materiale, un minor costo di spostamento per la gestione dell’immagine digitale, un minor costo degli<br />
archivi. Il sistema digitale, di contro, è caratterizzato da una vetustà degli investimenti tecnologici<br />
precoci, dalla necessità di definire parametri di sicurezza informatica e di gestione delle informazioni che<br />
comportano un costo aggiuntivo nei confronti del sistema analogico in quanto va assicurata<br />
1’immodificabilità del dato informatico originale.<br />
La realtà italiana odierna è caratterizzata dalla convivenza dei due sistemi e ciò comporta un dispendio<br />
economico oggettivo in quanto si è costretti a gestire entrambe le modalità in modo contemporaneo con la<br />
somma dei costi relativi sia per le esigenze analogiche sia per quelle digitali. Il passaggio al digitale integrale<br />
richiederebbe solo, in teoria, un ricalcolo dimensionale degli archivi con minore costi generali,<br />
rispetto alla gestione mista analogico digitale, essendo già doverosamente prevista tutta la fase di analisi e<br />
definizione degli standard di sicurezza informatici che, ovviamente, esula dalla dimensione degli archivi.<br />
Passare dall’analogico al digitale è invece una cambio organizzativo importante, in quanto il modo di<br />
operare del radiologo viene modificato in modo sostanziale.<br />
La gestione del cambiamento deve partire da un approccio organizzativo il più possibile condiviso<br />
rendendo il radiologo partecipe del cambiamento, informandolo delle opportunità offerte dal sistema<br />
senza negare l’esistenza di momenti critici oggettivi. E indispensabile mostrare che il passaggio avverrà<br />
con la scelta partecipata del sistema informatico gestionale e che il tutto verrà garantito nella sua<br />
assistenza e personalizzazione da un opportuno supporto informatico che non si limiti al momento della<br />
istallazione.<br />
Il cambio verso la gestione informatica avviene attraverso la scelta del RIS (Radiological Information<br />
System - Sistema Informatico Radiologico) che non può prescindere dalla corretta interfaccia del PACS<br />
(Picture Archiving and Communication System - Sistema di Gestione della Immagini) nella logica della<br />
creazione del “documento radiologico”.<br />
Il RIS permette di controllare la corretta identificazione del paziente grazie alla connessione con l’HIS<br />
(sistema informatico ospedaliero) e permette di gestire tutti i passaggi cruciali quali la gestione della<br />
richiesta e la redazione del referto in modalità sicura in quanto è previsto l’uso della firma digitale<br />
qualificata che equivale alla firma autografa. Il RIS diventa essenziale anche nella programmazione del<br />
lavoro, nell’analisi dei flussi e nella rendicontazione contabile delle prestazioni, ma anche della<br />
realizzazione di statistiche utili per la gestione scientifica professionale dei casi trattati ed un PACS ben<br />
progettato è in grado di fornire in brevissimo tempo tutti i documenti radiologici di un deteminato<br />
paziente con indubbio vantaggio in quanto fornisce tutte le informazioni utili per la giustificazione di un<br />
esame richiesto ed un aiuto alla soluzione del quesito clinico.<br />
Quindi il PACS rappresenta una novità nel modo di gestire le immagini in quanto, a regime, la refertazione<br />
avverrà a Monitor e non più mediante la visione di immagini al diafanoscopio, come un buon sistema<br />
di archivio ed un ottimo sistema per gestire in modo integrale tutti i “Documenti Radiologici”.<br />
<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno III, n 3 , 2007 pag. 42/77