MEDICINA NUCLEARE MEDICINA NUCLEARE - AIMN
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Voglia di radiobiologia…<br />
Riccardo Schiavo<br />
L’abbiamo capito bene, noi fedelissimi della “mailing-list”, che il battito d’ali di una farfalla in Cina può<br />
scatenare un terremoto in California, e invero, non si era mai dato nella nostra “lista” un dibattito così<br />
ricco per partecipazione, passione e qualità scientifica degli interventi.<br />
Il proverbio citato potrebbe diventare il titolo del primo capitolo di questo romanzo epistolare,<br />
identificando nell’incipit di De Palma (mail del 17 marzo: cari amici e colleghi sul numero di marzo<br />
dell’EJNM-MI è stata pubblicata una lettera al direttore che mi sento di definire tra l’assurdo e il<br />
delirante…) l’impercettibile fremito dell’insetto colorato che spicca il volo da un mandorlo in fiore nella<br />
Città Proibita. Ci sono voluti quatttro giorni perché l’onda attraversasse l’oceano e provocasse nella faglia<br />
di S.Andrea che, come sanno in pochi, non è in California ma in Piemonte, dalle parti di Alessandria, una<br />
perturbazione sismica di entità smisurata, con scosse di assestamento che, trascorsi 3 mesi, non accennano<br />
a diminuire. Testori ha avvertito tutti i colleghi (il 21 marzo) che si era aperta una voragine nella nostra<br />
disciplina e che al di là degli aspetti dell’ordinamento giuridico italiano, britannico o europeo, emergeva il<br />
bisogno di adeguare il curriculum formativo degli specialisti in Medicina Nucleare e in Fisica Sanitaria<br />
alla necessità di somministrare dosi terapeutiche “personalizzate”, valutando la dosimetria interna,<br />
prevedendo nel tariffario prestazioni di valutazione dosimetrica del piano terapeutico. Castellani ha<br />
amplificato il grido d’allarme, sottolineando il modo semplicistico con cui, per troppo tempo, si era<br />
liquidata la dosimetria (nun se po’ fà…) a fronte delle gravi responsabilità che ogni giorno ci assumiamo<br />
nei confronti dei pazienti. Mango ha messo i puntini sugli “i” sui diritti dei medici-nucleari italiani e sui<br />
doveri di formazione che la nostra associazione deve assumersi in questo settore. Salvatori ha chiarito in<br />
due distinti interventi le differenze esistenti tra Italia e Regno Unito, e da lì i poi è iniziato un vivacissimo<br />
ping-pong con ripetuti interventi di Chiesa, Giovannella, Tosti Balducci, Giubbini, Maffioli. Signore e<br />
Asteriadis, oltre alle repliche di Testori, Castellani e Mango, che ha allargato lo scenario sismico alla<br />
Germania, alla Svizzera, alla Grecia, insomma all’intero vecchio continente, Chiesa ha fornito una<br />
efficace sintesi del dibattito nella “mail” del 23 marzo; fenomenale la conclusione, “in cauda venenum”,<br />
con l’aforisma di sapore “maschilista” citato da De Palma: dosimetry is like sex, when it is good, it is<br />
very good, when it is bad, is better than nothing…<br />
Il titolo al Capitolo 2 di questo romanzo epistolare potrebbe essere: la sostenibile leggerezza dei<br />
milliSievert o, in alternativa, quando non tornano i conti. I lettori sceglieranno il titolo preferito a seconda<br />
di una loro prevalente simpatia per le argomentazioni rigorosamente scientifiche, che hanno avuto nella<br />
“mail” del prof.Galli il momento centrale, o per la “vis polemica” che ha ispirato gli interventi di altri<br />
colleghi, a cui ha dato volentieri manforte anche chi scrive. Ha aperto Manzara, genovese di Roma, che<br />
ha allegato, a una “mail” del 4 maggio, un articolo recentemente pubblicato una rivista italiana (Recenti<br />
progressi in Medicina, novembre 2006) : La sostenibilità della diagnosi per immagini in Cardiologia.<br />
Niente di nuovo, ha poi precisato Galli, lo stesso autore aveva già acceso gli animi dei medici nucleari,<br />
non solo italiani, pubblicando un lavoro con analoghe considerazioni nel 2003 su una rivista americana<br />
(Am.J.Med.), trovando nella replica di Abbott e Zaret una “immediata e pungente risposta”. Ma, come<br />
per il battito di ali della farfalla del precedente capitolo, anche qui il cerino acceso da Manzara ha trovato<br />
paglia facile e Bonazza, che è intervenuto più volte, ha espresso tutto il suo profondo turbamento,<br />
proponendo di volta in volta, mi si perdoni le metafore, l’arresto o la beatificazione dell’amico cardiologo<br />
Picano, per poi “crollare” confessando: ma tutti gli esami che facciamo sono utili? Sambuceti aveva già<br />
confessato: io so di non avere la competenza necessaria per poter spiegare tutti gli aspetti del problema a<br />
chi, per differenze di vita e di professione è preoccupato dell’equazione-orco radiazioni-cancro-morte. E<br />
mentre Testori porta avanti la purificazione della memoria, Schiavo prova a rivestire il re con i<br />
pregiatissimi panni della appropriatezza e della “clinical governance”, adombrando la presenza di un<br />
conflitto di interessi in quanti “contano i toraci perché non gli tornano i conti”. Spadafora silura<br />
l’ecostress a colpi di SSS. Mango, Chianelli, Spadafora, Tosti Balducci e Mansi sollecitano, a loro volta,<br />
la discesa in campo della nostra Associazione, attraverso i suoi gruppi di studio, per raccogliere tutti gli<br />
<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno III, n 3 , 2007 pag. 24/77