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Le lettere lucenti nel Corano - Visit WordPress

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Dalā’il Al- khayrāt wa Shawāriq Al-Anwār è uno dei libri più<br />

famosi e più letti dai fedeli musulmani, la copia più antica è custodita<br />

presso il palazzo reale marocchino 71 e fa parte del patrimonio religioso<br />

e sacro che i re marocchini tramandano di generazione in generazione<br />

durante una solenne cerimonia.<br />

Il libro fu scritto durante i quattordici anni del ritiro spirituale di Al-<br />

Ğazūlī dentro la khalwa dove si è tenuto il dibattito sulla questione delle<br />

<strong>lettere</strong> introduttive.<br />

‘Abd Al-Ghānī Al Nābulsī, <strong>nel</strong> suo libro Ğāme‘ Al Karāmāt, racconta un<br />

aneddoto molto interessante che spiega la scelta di Al-Ğazūlī di scrivere<br />

Dalā’il Al-khayrāt: «mentre lo sheikh Al-Ğazūlī si preparava a pregare, si<br />

diresse al pozzo per le abluzioni, ma non avendo trovato il secchio,<br />

cominciò a rif<strong>lettere</strong> su come risolvere il problema. Quindi vide<br />

comparire dalla terrazza superiore della casa una giovane ragazza che gli<br />

chiese chi fosse; egli si presentò dicendo di essere Abū Sulaymān Al-<br />

Ğazūlī e la ragazza rispose: «mi meraviglio che un uomo lodato in cielo<br />

non sappia come prendere l’acqua dal pozzo». Non appena la ragazza<br />

ebbe sputato dentro il pozzo, questo cominciò a traboccare d’acqua e Al-<br />

Ğazūlī poté fare le sue abluzioni. Una volta finito, lo sheikh chiese alla<br />

ragazza il segreto di un simile prodigio e come avesse ottenuto da Dio<br />

una grazia simile; ella rispose che ciò era stato possibile grazie alle sue<br />

numerose preghiere in favore del Profeta Muhammad (S.’A.W.S.).<br />

Quindi Al-Ğazūlī giurò di scrivere un libro di preghiere per il Profeta,<br />

Dalā’il Al-khayrāt ».<br />

Immediatamente dopo la sua composizione, il libro fu molto apprezzato<br />

sia dalla dinastia sa‘diyyah che da quella ‘alawita, come conforto e aiuto<br />

durante le battaglie contro i nemici di allora, portoghesi prima e francesi<br />

dopo.<br />

71 Altre copie del testo si trovano in Egitto presso Dār Al-Kitāb e in America presso la Libreria del<br />

Congresso a Washington.<br />

37<br />

Il grande valore dato al libro consolidò il ruolo e l’importanza della<br />

zāwiyah al-ğazūliyyah anche in ambito politico e militare. Al tempo della<br />

dinastia sa‘diyyah Al-Ğazūlī era considerato il simbolo del trionfo<br />

militare per la fama dei suoi discepoli di essere grandi capi carismatici,<br />

che portarono alla nascita di un movimento di risveglio musulmano in un<br />

periodo critico e difficile della storia marocchina.<br />

Dalā’el Al-khayrāt è tutt’oggi un libro ampiamente criticato e soggetto di<br />

insoddisfazione e sdegno da parte di molti fuqahā’, come si evince in un<br />

famoso libro intitolato Waqafāt ma‘a al-kitāb al-musammā dalā’el Al-<br />

Khayrāt 72 , in cui sono criticati, in particolar modo, gli ahādīth che Al-<br />

Ğazūlī ha inserito <strong>nel</strong> suo libro di preghiere, descrivendoli come testi<br />

deboli e senza isnād 73 sicura.<br />

<strong>Le</strong> critiche della corrente saudita wahhabita erano invece molto più dure:<br />

il libro per i wahhabiti è miscredenza e pura eresia, perché esagera<br />

<strong>nel</strong>l’esaltazione del Profeta e <strong>nel</strong> considerarlo un mezzo di intercessione<br />

presso Iddio.<br />

A tali critiche e accuse si è cercato di rispondere in questo modo:<br />

- pregare per il Profeta ed esaltarlo è un dovere richiesto da<br />

Dio stesso che, <strong>nel</strong> suo Libro sacro, dice: «In verità Iddio e<br />

gli angeli Suoi pregano per il Profeta. O voi che credete!<br />

Pregate anche voi per lui e salutatelo di saluto» 74 ;<br />

- il concetto dell’intercessione, o come viene chiamato in<br />

arabo al-shafā‘ah, è uno dei più importanti dell’Islam, non si<br />

tratta di miscredenza satanica e ciò va ricercato <strong>nel</strong>le sue<br />

principali fonti: <strong>Corano</strong> e gli ahadīth;<br />

72<br />

Mohammed Ibn ‘Abd Al-Rahmān Al Maghrāwī, Riflessioni sul libro chiamato “I segni del bene”.<br />

Dār Al-Ma‘rifa, pg.23, Casablanca.<br />

73<br />

Isnād, ovvero la catena di testimoni mediante i quali si è trasmesso il racconto del Profeta e che si<br />

seguono all’indietro in serie continua fino al testimone che primo ha veduto o udito il Profeta. A.<br />

Bausani, L’Islam, Garzanti, 1999, pg 38.<br />

74<br />

Il <strong>Corano</strong>, sura delle Schiere, versetto 56.<br />

38

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