Le lettere lucenti nel Corano - Visit WordPress

1.3 LE SCIENZE DEL CORANO
Al tempo in cui il Profeta e i suoi stretti compagni erano ancora in
vita, i qurayshiti non avvertirono il bisogno di compiere studi sul Corano,
anche perché il Profeta vietava loro di scrivere su argomenti riguardanti il
Corano, imponendo loro di limitarsi a riportare il messaggio sacro stesso:
«Non scrivete nulla su di me, e se qualcuno ha già scritto qualcosa
è tenuto a cancellarla. Narrate invece su di me senza alcun problema
e guai a chi dice delle menzogne, chi lo fa finirà all’inferno» 39 .
È così che le scienze del Corano ai tempi del Profeta erano orali e mai
scritte, per paura che i fedeli confondessero il Corano con la sunnah e gli
ahadīth.
Ma quando la giovane comunità musulmana cominciò ad allargarsi,
soprattutto nel periodo di ‘Uthmān, gli arabi cominciarono a varcare le
frontiere di culture a loro sconosciute; allora ‘Uthmān chiese agli
redattori compagni del Profeta di cominciare a scrivere le copie del
Corano in una unica maniera e di leggerlo secondo una unica lettura,
quindi bruciare le vecchie copie.
Il passaggio ad una scrittura unica del Corano fu la prima scienza sul
libro, che venne chiamata in arabo la scienza della scrittura ‘Uthmāniyah.
‘Alī Ibn Abī Tālib si era invece concentrato sulla verifica della sintassi
e della grammatica, chiedendo al famoso grammatico arabo Abū Aswad
Al-Dua’lī di stabilire alcuni fondamentali regole per conservare la
perfezione della lingua araba. ‘Alī può essere considerato il padre della
seconda scienza coranica: la grammatica del testo sacro.
Il resto delle scienze sul Corano comparvero dal terzo secolo dell’hiğra in
poi, si parla quindi di:
39
Un hadīth documentato nello Sahīh
di muslim.
13
- L’interpretazione del Corano:
I pionieri di questa scienza erano: Shu‘bah Ibn Al-Hağğāğ, Sufiān Ibn
‘Uyayna 40 , e l’iracheno Wakī‘ Ibn Al-Ğarrāh, poi Ibn Ğarīr Al-Tabarī,
morto nel 922, i cui libri sull’interpretazione del Corano venivano
considerati i migliori.
- I motivi della rivelazione:
‘Alī Ibn Al-Madanī il maestro di Al-Bukhārī era il più famoso sheikh ed
esperto di questa scienza chiamata “i motivi della rivelazione”, durante il
terzo secolo dell’hiğrah.
- Le letture del Corano
Gli shuyūkh di questa scienza nel terzo secolo erano invece Mohammad
Ibn Al-Dāris, e Mohammad Ibn Khalaf Al-Marzabān.
Nel quarto secolo i fuqahā’ di questa scienza erano: Abū Bakr Al-Anbārī,
con il suo libro ‘Ağā’ib ‘ulūm Al-Qur’ān 41 , in cui illustra i setti modi di
lettura del Corano esistenti, la scrittura del Corano, il numero delle sure
e dei versetti.
L’altro grande faqīh fu Abū Al-Hasan Al-Ash‘arī, con il suo libro Al-
Kanz fī ‘ulūm Al-Qur’ān 42 ; il grande faqīh, lo sheikh Abū Bakr Al-
Siğistānī, con il suo libro Gharā’ib Al-Qur’ān 43 e tanti altri dotti ancora,
che comparvero per tutto questo periodo sino al X secolo dopo la hiğrah
del Profeta, quando gli ‘ulamā’ decisero di concentrarsi sulla
classificazione del Corano, la sua storia e le sue scienze. Furono scritti al
riguardo dei capolavori come ad esempio Manāhil Al-M‘rifa fī ‘ulūm Al-
Qur’ān 44 di ‘Abd Al-‘Azīm Al-Zarqānī, oppure I‘ğāz Al-Qur’ān 45 del
40
Il faqīh e lo scienziato degli ahādīth di Bassora, veniva chiamato anche Abī Bastām, si incontrava
con Anas Ibn Mālik e aveva sentito narrare gli ahādīth da quasi quattrocento dei seguaci del Profeta.
41
Le meraviglie delle scienze del Corano
42
“Il tesoro nelle scienze del Corano”
43
“Le stranezze del Corano”
44
“Le risorse della sapienza nelle scienze del Corano”
45
“L’inimitabilità del Corano”
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