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70<br />
ildentistamoderno<br />
ottobre 2008<br />
P conservativa<br />
37. Chirurgia ossea resettiva, contestuale alla rimozione dei restauri preesistenti, e detersione<br />
delle lesioni cariose con esposizione pulpare a livello <strong>di</strong> 1.7.<br />
38. Ripreparazione delle cavità a tre mesi e<br />
valutazione degli spessori dentali residui.<br />
applicato a casi <strong>di</strong> restauri multipli,<br />
riabilitazioni a quadranti, casi complessi<br />
con eventuale protesizzazione <strong>di</strong> alcuni<br />
elementi. È importante sottolineare che,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla sequenza<br />
operativa utilizzata, il confine dente-<br />
restauro a livello cervicale, a guarigione<br />
e maturazione dei tessuti, potrà essere<br />
leggermente intrasulculare, ma dovrà essere<br />
39. Build-up e definizione delle preparazioni<br />
per intarsi a copertura cuspidale.<br />
raggiungibile e quin<strong>di</strong> deterso con il filo<br />
interdentale nelle manovre quoti<strong>di</strong>ane <strong>di</strong><br />
igiene orale domiciliare 47 .<br />
Casi clinici esemplificativi<br />
della classificazione<br />
proposta<br />
Viene fornita un’adeguata documentazione<br />
clinica per supportare quanto affermato<br />
relativamente alla classificazione proposta,<br />
con approfon<strong>di</strong>mento degli aspetti clinici e<br />
delle sequenze operative peculiari <strong>di</strong> ogni<br />
singolo <strong>di</strong>fferente approccio terapeutico.<br />
Primo caso – I grado:<br />
ri-allocazione coronale del margine<br />
Una paziente <strong>di</strong> 36 anni presentava,<br />
a carico degli elementi 4.5, 4.6 e 4.7,<br />
incongrui restauri in oro con segni <strong>di</strong><br />
reintervento altrettanto inadeguati<br />
(figura 1). Dopo la rimozione dei restauri<br />
e l’accurata rimozione dei tessuti cariosi<br />
esitano cavità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni molto<br />
ampie con pareti non sostenute (figura 2).<br />
Il moderno approccio adesivo consente<br />
<strong>di</strong> riabilitare questi elementi senza<br />
protesizzarli in prima istanza mantenendone<br />
inoltre la vitalità.<br />
È evidente la necessità <strong>di</strong> eseguire<br />
restauri in<strong>di</strong>retti a ricoprimento cuspidale.<br />
Nonostante l’elevato grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione<br />
e la mancanza parziale o totale <strong>di</strong>