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82<br />
ildentistamoderno<br />
ottobre 2008<br />
P conservativa<br />
(figura 36), risolta l’urgenza endodontica<br />
relativa all’elemento 1.5 sintomatico, ed<br />
eseguita la fase <strong>di</strong> preparazione iniziale, il<br />
primo step è stata la chirurgia ossea resettiva<br />
a livello degli elementi 1.5, 1.6 e 1.7, al fine<br />
<strong>di</strong> ristabilire una corretta ampiezza biologica<br />
previa rimozione intraoperatoria dei<br />
precedenti restauri e accurata rimozione dei<br />
tessuti cariosi (figura 37).<br />
Eseguite le suture, è stato isolato il<br />
campo con <strong>di</strong>ga <strong>di</strong> gomma e, quin<strong>di</strong>, si è<br />
proceduto con la pulpotomia <strong>di</strong> 1.7 e le<br />
ricostruzioni provvisorie dei due elementi in<br />
cemento vetroionomerico, in modo tale che<br />
garantissero un sigillo e un corretto punto <strong>di</strong><br />
contatto interprossimale. In una successiva<br />
seduta è stata completata la terapia<br />
endodontica dell’elemento 1.7.<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre mesi dalla chirurgia,<br />
contestualmente alla riabilitazione del quarto<br />
quadrante, si rimuovono i restauri provvisori,<br />
si ridetergono le cavità (figura 38) e si<br />
procede quin<strong>di</strong> ai build-up e alle successive<br />
preparazioni per intarsi con configurazioni e<br />
geometrie che tengano conto della quantità<br />
e <strong>di</strong>sposizione dei tessuti sani residui (figura<br />
39). È evidente l’aspetto ideale dei tessuti<br />
marginali giunti a maturazione (figura<br />
40) e la semplicità con cui è possibile ora<br />
rilevare una corretta impronta <strong>di</strong> precisione.<br />
Sviluppati i modelli, vengono quin<strong>di</strong> realizzati<br />
gli intarsi con tecnica in<strong>di</strong>retta e cementati<br />
adesivamente in un’unica seduta a <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni (figure 41 e 42).<br />
A livello, invece, del quarto quadrante (figura<br />
43) – trattato contestualmente – è stato<br />
possibile eseguire, dapprima, le ricostruzioni<br />
pre-endodontiche e, successivamente, i<br />
trattamenti canalari degli elementi 4.6 e 4.7<br />
e i restauri <strong>di</strong>retti su 4.4 e 4.5. In seguito, si è<br />
proceduto con la chirurgia ossea resettiva dei<br />
molari con lembo doppio misto vestibolare e<br />
spessore totale linguale (figura 44).<br />
Gli elementi 4.6 e 4.7, isolati sotto<br />
<strong>di</strong>ga e rimossi i materiali da restauro<br />
provvisori ed eventuali residui cariosi,<br />
sono <strong>di</strong>fferentemente valutati in funzione<br />
ricostruttiva: a livello <strong>di</strong> 4.6, build-up e<br />
preparazione per intarsio adesivo tipo<br />
overlay; a livello <strong>di</strong> 4.7, ricostruzione<br />
pre-protesica in composito rinforzato<br />
con perno in fibra e preparazione per<br />
corona totale: questo perché la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
53-54. Ra<strong>di</strong>ografie bite wing finali destra e sinistra.<br />
sostanza e l’assenza <strong>di</strong> smalto erano molto<br />
estesi a livello cervicale e coinvolgevano<br />
parzialmente, oltre alla zona del box, anche le<br />
pareti assiali (figure 45 e 46).<br />
L’overlay adesivo su 4.6 è stato costruito<br />
e cementato contestualmente agli intarsi<br />
del primo quadrante e al provvisorio