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80<br />

ildentistamoderno<br />

ottobre 2008<br />

P conservativa<br />

dolorosa e la ricostruzione pre-endodontica<br />

in cemento vetroionomerico, che consentirà<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mettere il paziente con un restauro<br />

provvisorio che garantisca un corretto sigillo<br />

e punto <strong>di</strong> contatto. Quin<strong>di</strong>, in una successiva<br />

seduta, possibilmente entro 7-14 giorni, si<br />

esegue la terapia endodontica in adeguate<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> isolamento del campo e <strong>di</strong><br />

riferimento per gli stop endodontici.<br />

A <strong>di</strong>stanza, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> sole tre settimane<br />

dall’intervento <strong>di</strong> allungamento <strong>di</strong> corona<br />

– tempo necessario per eseguire la<br />

terapia canalare, adeguato per evitare<br />

una successiva colonizzazione batterica<br />

dello spazio endodontico e sufficiente per<br />

ottenere una ri-epitelizzazione dei tessuti<br />

parodontali – si procede all’esecuzione<br />

del build-up adesivo in composito sotto<br />

<strong>di</strong>ga, previa rimozione della ricostruzione<br />

provvisoria, e applicazione <strong>di</strong> un strato <strong>di</strong><br />

flowable in spessore controllato 0,5 mm<br />

(figure 29 e 30). Si esegue la preparazione per<br />

intarsio a copertura cuspidale totale (figura<br />

31) e, quin<strong>di</strong>, si rileva un’impronta<br />

<strong>di</strong> precisione. In laboratorio viene eseguito<br />

il manufatto che, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> una<br />

settimana, viene cementato adesivamente<br />

(figure 32 e 33). Il ripristino della corretta<br />

morfologia dei profili <strong>di</strong> emergenza e dei<br />

punti <strong>di</strong> contatto interprossimali, i margini<br />

ben rifiniti e lucidati con assenza <strong>di</strong> soluzione<br />

<strong>di</strong> continuità e un corretto controllo <strong>di</strong><br />

placca, sono imprescin<strong>di</strong>bile garanzia per<br />

la durata nel tempo del restauro e per la<br />

corretta maturazione dei tessuti parodontali<br />

marginali.<br />

Terzo caso – III grado c) intervento<br />

<strong>di</strong> allungamento con impronta<br />

<strong>di</strong>fferita a 8-12 settimane<br />

Nei casi <strong>di</strong> riabilitazioni conservative<br />

complesse, con necessità <strong>di</strong> intervenire<br />

contestualmente su uno o più quadranti,<br />

occorre un approccio <strong>di</strong>fferente da quelli<br />

sopraesposti. Un approccio che consenta<br />

<strong>di</strong> eseguire su più elementi tutte le<br />

fasi ricostruttive provvisorie, le terapie<br />

endodontiche e i trattamenti chirurgici<br />

parodontali necessari, in modo da finalizzare<br />

il caso in un’unica fase ricostruttiva con<br />

restauri conservativi ed eventuali restauri<br />

protesici. Questi ultimi, come descritto in<br />

letteratura, richiedono tempi più lunghi<br />

(almeno 2-3 mesi) per la maturazione dei<br />

tessuti e la stabilizzazione dei margini<br />

gengivali nei settori posteriori.<br />

A tale scopo, viene presentato un ultimo<br />

caso <strong>di</strong> una paziente <strong>di</strong> 32 anni che<br />

necessita <strong>di</strong> una riabilitazione estesa ai<br />

quattro quadranti come ben evidente<br />

dalle ra<strong>di</strong>ografie bite-wing destra e sinistra<br />

(figure 34 e 35). Verranno in particolar modo<br />

descritte le fasi riabilitative dei quadranti <strong>di</strong><br />

destra 1 e 4. A livello del primo quadrante<br />

51. Preparazione protesica dell’elemento 3.5 e fixture in titanio a sostituire l’elemento 3.6<br />

precedentemente estratto.<br />

52. Corona in ceramica su Zirconio cementata sul moncone naturale <strong>di</strong> 3.5 e corona metalloceramica<br />

cementata su pilastro in titanio avvitato al supporto implantare dell’elemento 3.6.

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