hierapolis di frigia fra tarda antichità ed xi - Bretschneider Online
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162<br />
e quello al piano superiore si presentassero come<br />
una “casa a torre”.<br />
Per quanto riguarda il materiale e<strong>di</strong>lizio reimpiegato<br />
dalle strutture tardo antiche, si tratta per<br />
la maggior parte <strong>di</strong> materiali lapidei <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni<br />
legati con malta e <strong>di</strong>sposti in corsi regolari<br />
sub-orizzontali, con frequente presenza <strong>di</strong> pezzi<br />
architettonici in marmo (colonne in particolare) e <strong>di</strong><br />
<strong>fra</strong>mmenti <strong>di</strong> sculture in marmo: un sostegno <strong>fra</strong>mmentario<br />
<strong>di</strong> trapeza in marmo è stato riciclato nel<br />
muro ES 171 che, costruito sopra lo strato <strong>di</strong> crollo<br />
della “Casa dei capitelli ionici”, sbarrava il corridoio<br />
<strong>di</strong> ingresso A 27 che ancora era visibile nel<br />
suo ingombro complessivo e che è forse da collegare<br />
a strutture abitative vicine a quelle della Casa<br />
occidentale, non più documentabili. Sono riutilizzati<br />
anche gran<strong>di</strong> parallelepipe<strong>di</strong> in calcare che vengono<br />
collocati in opera orizzontalmente, come nel<br />
caso della soprelevazione del muro ES 90. Nel complesso<br />
la tecnica costruttiva impiegata nelle abitazioni<br />
me<strong>di</strong>o bizantine è buona con allettamento dei<br />
blocchi lapidei con malta; gli allineamenti sono regolari<br />
e notevoli gli spessori dei muri.<br />
4.6.4. Le pavimentazioni<br />
Le pavimentazioni per lo più sono costituite da<br />
battuti <strong>di</strong> argilla cruda, ma si trovano anche alcuni<br />
esempi <strong>di</strong> tipo più elaborato. Per uno dei vani<br />
della casa occidentale, A 1254, è accertato l’uso <strong>di</strong><br />
pezzi <strong>di</strong> reimpiego posti in opera irregolarmente e<br />
non in modo uniforme (tav. XLII, a): vengono riciclate<br />
lastre <strong>fra</strong>mmentarie <strong>di</strong> marmo, tavelle <strong>di</strong> terracotta<br />
nella parte orientale del vano, mentre lastre,<br />
blocchi <strong>di</strong> pietra e un battuto <strong>di</strong> argilla si estende<br />
per la restante parte del vano. In questo ambiente<br />
c’era un focolare realizzato con tavelle <strong>di</strong> terracotta<br />
e due sponde costituite da blocchi <strong>di</strong> travertino, appoggiato<br />
sul piano pavimentale ai pie<strong>di</strong> del muro<br />
orientale ES 1326 (tav. XLVIII, a). I livelli pavimentali<br />
degli altri ambienti dovevano essere probabilmente<br />
in argilla cruda, mentre una parte <strong>di</strong> quello<br />
in A 1255 era costituito da un livello <strong>di</strong>sgregato <strong>di</strong><br />
<strong>fra</strong>ntumi <strong>di</strong> intonaci, malta sbriciolata, terra e calce<br />
polverizzata.<br />
138 Come US 602, US 605, US 607.<br />
139 Rappresentati da US 572/1 e US 579/1.<br />
ANNAPAOLA ZACCARIA RUGGIU - DANIELA COTTICA [RdA 31<br />
Le soglie sono in pietra, spesso <strong>di</strong> reimpiego (cfr.<br />
tav. XLVIII, b): quelle <strong>di</strong> passaggio interno nelle case<br />
sono piuttosto strette come è verificato nella casa<br />
orientale tra le <strong>di</strong>verse stanze che sono comunicanti<br />
tra loro e nella casa occidentale tra il vano A 1264<br />
e A 1254 ( fig. 3). Nelle case orientali tutti i livelli<br />
d’uso sono in argilla battuta.<br />
4.6.5. Aree esterne: cortili e vie<br />
Allo stato attuale delle ricerche, sembra che<br />
una sola fosse la porta <strong>di</strong> entrata dall’esterno delle<br />
case e che un solo ambiente costituisse lo spazio<br />
<strong>di</strong> accesso; per la casa occidentale è attestato che<br />
in questo fosse collocato il focolare. L’area esterna<br />
che fronteggia queste costruzioni, non appare occupata<br />
da altre abitazioni e si presenta, in modo<br />
molto chiaro per la casa occidentale, come un’estesa<br />
zona dal livello abbastanza irregolare, non uniforme,<br />
formata da terra, <strong>fra</strong>mmenti <strong>di</strong> laterizi e da<br />
pietrame, costipati e pressati con emergenze qua e<br />
là <strong>di</strong> blocchi affioranti. Questo livello è stato realizzato<br />
spianando, asportando e sistemando i cumuli<br />
<strong>di</strong> macerie della parte più occidentale della<br />
“Casa dei capitelli ionici”. I lavori <strong>di</strong> spostamento,<br />
asportazione e sistemazione dei crolli condotti insieme<br />
a lavori <strong>di</strong> livellamento con gettate <strong>di</strong> terra<br />
e materiali <strong>di</strong> risulta, sono rappresentati da <strong>di</strong>verse<br />
unità stratigrafiche 138 , sulle quali sono state poi<br />
stesi uniformemente altri strati 139 , fino a raggiungere<br />
a nord i cumuli del crollo delle strutture della<br />
“Casa dei capitelli ionici”, che tuttavia, malgrado<br />
la presenza <strong>di</strong> abitazioni, vennero lasciati visibili<br />
( fig. 3).<br />
La zona aperta realizzata con lo spianamento<br />
<strong>di</strong> macerie doveva essere usata come un cortile o<br />
come un’area <strong>di</strong> fruizione collettiva (mancano per<br />
ora evidenze <strong>di</strong> altre case presenti), analogamente<br />
a quanto avvenne nell’area sistemata sopra i crolli<br />
della “Casa del cortile dorico”, nel settore orientale<br />
dell’isolato, dove due abitazioni si <strong>di</strong>sponevano<br />
su uno spazio aperto, da interpretare come un<br />
cortile, sul quale forse convergevano le strade qui<br />
in<strong>di</strong>viduate <strong>ed</strong> anch’esse databili all’età me<strong>di</strong>o bizantina.