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hierapolis di frigia fra tarda antichità ed xi - Bretschneider Online

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172<br />

incisi, il corpo è in genere costolato <strong>ed</strong> il fondo è<br />

piano. Interessante è segnalare la presenza <strong>di</strong> alcuni<br />

coperchi tipici <strong>di</strong> contesti databili <strong>fra</strong> il VI secolo<br />

e l’occupazione finale dell’insula agli inizi del VII.<br />

La loro morfologia è contrad<strong>di</strong>stinta dalla forma a<br />

campana del corpo 200 , con presa a bottone <strong>di</strong> notevoli<br />

<strong>di</strong>mensioni (cfr. fig. 7 a, c): <strong>di</strong> fatto l’oggetto in<br />

questione, se capovolto, assomiglia ad un bicchiere.<br />

Le sue <strong>di</strong>mensioni e le peculiarità delle rifiniture<br />

interne sembrano renderlo perfettamente adatto<br />

ad appoggiarsi alle anfore domestiche <strong>di</strong> cui sopra<br />

(cfr. fig. 4 g-h) 201 , ma non a chiudere ermeticamente:<br />

sembra dunque almeno ipotizzabile un duplice<br />

uso <strong>di</strong> tali manufatti come coperchi/bicchieri analogamente<br />

ad alcune bottiglie con simili coperchi/<br />

bicchieri tuttora prodotte in fornaci <strong>di</strong> tipo tra<strong>di</strong>zionale<br />

nelle colline attorno a Denizli (cfr. in<strong>fra</strong> tav.<br />

XXX, a, b).<br />

5.3. I contesti post terremoto <strong>di</strong> metà VII secolo<br />

Nell’insula 104 il paesaggio urbano subì profon<strong>di</strong><br />

cambiamenti attorno alla metà del VII secolo<br />

d.C.: le più tarde monete attestate nei livelli <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>struzione delle case dell’insula 104 si datano al<br />

regno dell’imperatore Eraclio e simili dati vengono<br />

da interventi <strong>di</strong> scavo in altri settori dell’abitato. Lo<br />

stu<strong>di</strong>o degli elementi in crollo relativi alla <strong>di</strong>struzione<br />

delle case tardoantiche ha <strong>di</strong>mostrato che fu<br />

un sisma, verificatosi attorno o dopo la metà del<br />

VII secolo, a causarne la <strong>di</strong>struzione.<br />

Le indagini archeologiche presso l’insula 104<br />

hanno anche rivelato che l’area al momento del si-<br />

ANNAPAOLA ZACCARIA RUGGIU - DANIELA COTTICA [RdA 31<br />

sma era già in gran parte abbandonata <strong>ed</strong> in corso<br />

<strong>di</strong> spoliazione e che l’isolato non venne rioccupato<br />

stabilmente fino al X secolo: solo in quest’epoca<br />

infatti è certa la presenza <strong>di</strong> nuove strutture<br />

abitative. Hierapolis dunque, come molti altri siti<br />

dell’Asia Minore, dalle vicine Lao<strong>di</strong>cea <strong>ed</strong> Afro<strong>di</strong>sias,<br />

ad Efeso, Sar<strong>di</strong>s, Sagalassos etc., nel corso del<br />

VII secolo subì trasformazioni considerevoli, percepibili<br />

attraverso lo stu<strong>di</strong>o del paesaggio urbano<br />

antico come pure dei contesti ceramici. Proprio i<br />

mutamenti nella morfologia del vasellame, in associazione<br />

alle variazioni del quadro <strong>di</strong>stributivo degli<br />

impasti e congiuntamente all’apparire <strong>di</strong> nuove<br />

forme e tecnologie decorative, rivelano e presuppongono<br />

cambiamenti socio-economici e culturali<br />

<strong>di</strong> vasta portata, attestati e riconoscibili per il X secolo<br />

ma per i quali tuttavia al momento non possiamo<br />

rintracciare né le origini precise, né le <strong>di</strong>namiche<br />

evolutive.<br />

Nei livelli <strong>di</strong> cenere combusta 202 relativi al riutilizzo<br />

dell’ambiente A 1361 quale fienile si sono rinvenute<br />

ceramiche residue <strong>di</strong> età romana e tardoantica,<br />

accanto ad alcuni esemplari (cfr. fig. 9 a-b) che<br />

sembrano anticipare tipi morfologici che saranno<br />

in seguito tipici dei livelli relativi alla costruzione<br />

e <strong>di</strong>struzione 203 delle case me<strong>di</strong>o bizantine 204 . Al<br />

contempo nei livelli <strong>di</strong> crollo soprastanti l’incen<strong>di</strong>o<br />

del fienile 205 appaiono i primi <strong>fra</strong>mmenti <strong>di</strong> ceramica<br />

micacea sovra<strong>di</strong>pinta 206 (cfr. fig. 9 c, f, i-m),<br />

assieme a morfologie ancora una volta precorritrici<br />

<strong>di</strong> tipi ben attestati nelle fasi successive, come le<br />

anforette con anse a nastro ( fig. 9 g) 207 <strong>ed</strong> i pithoi<br />

( fig. 9 e) 208 .<br />

200 Il corpo può avere pareti perfettamente <strong>di</strong>ritte o leggermente svasate cfr. fig. 7 a, c. Anche il collo delle anfore può avere<br />

pareti più o meno <strong>di</strong>ritte.<br />

201 Queste avevano una capacità variabile <strong>fra</strong> i 34 <strong>ed</strong> i 44.5 litri.<br />

202 Si tratta degli strati US 760/1 <strong>ed</strong> US 853.<br />

203 Ad esempio la pentola in fig. 9 a è confrontabile con il simile vaso in fig. 10 b (il pezzo proviene dal riempimento <strong>di</strong> una<br />

fossa al <strong>di</strong> sotto della case <strong>di</strong> X secolo = orizzonte 4) e con la pentola illustrata in Cottica 1998, Fig. 2, n. 9 dai livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione<br />

delle case me<strong>di</strong>o bizantine. L’olla in fig. 9 b (dai livelli <strong>di</strong> cenere combusta nel fienile) è invece confrontabile con il<br />

vaso in fig. 11 d (dai livelli d’uso delle case me<strong>di</strong>evali).<br />

204 Per un approfon<strong>di</strong>mento sui materiali relativi a queste fasi <strong>ed</strong> al passaggio <strong>fra</strong> l’occupazione tardoantica e le case <strong>di</strong> X secolo<br />

d.C. si v<strong>ed</strong>a: Cottica 2006.<br />

205 Si tratta degli strati US 843 e US 687/1-3. Per quanto riguarda le profonde mo<strong>di</strong>fiche dell’area successivamente alla <strong>di</strong>struzione<br />

del VII secolo e la sua trasformazione in senso agricolo, cfr. Zaccaria Ruggiu 2006b, pp. 383, 389.<br />

206 Per la ceramica micacea sovra<strong>di</strong>pinta, tipica degli orizzonti me<strong>di</strong>o bizantini a Hierapolis cfr. in<strong>fra</strong> sezione 5.4 e per una dettagliata<br />

presentazione della classe cf. Cottica 2007b.<br />

207 Questo pezzo è confrontabile con quelli in fig. 10 g (dal riempimento <strong>di</strong> una fossa al <strong>di</strong> sotto della case <strong>di</strong> X secolo = orizzonte<br />

4) e in fig. 13 g (il <strong>fra</strong>mmento illustrato proviene dalla pulizia <strong>di</strong> una sezione nell’area dello scavo delle case me<strong>di</strong>evali<br />

orientali <strong>ed</strong> è rappresentativo <strong>di</strong> molti altri <strong>fra</strong>mmenti, meno conservati, provenienti dai livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione delle case <strong>di</strong> X<br />

secolo).<br />

208 Il <strong>fra</strong>mmento in questione è confrontabile con i pezzi illustrati in fig. 11 b (dai livelli d’uso delle case me<strong>di</strong>evali) <strong>ed</strong> in fig.<br />

13 a, c (dagli orizzonti 7 <strong>ed</strong> 8).

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