IL PROF. DOMENICO SINISCALCO - NUOVO MINISTRO DELL ...

ture di uso corrente negli aeroporti.
Detti controlli sono divenuti di particolare
rilevanza a seguito del varo
nel gennaio 2002 del progetto C.S.I.
(Container Security Iniziative), per il
quale sono divenuti di prioritaria importanza
quelli del corretto funzionamento
dei mercati e della sovranità
nazionale, ma attualmente è soprattutto
finalizzato ad evitare che
armi di distruzione di massa o materiali
utilizzabili nel compimento di atti
terroristici possano entrare nei
Paesi interessati dagli accordi( negli
U.S.A. come negli altri Paesi).
In particolare l’attività di prevenzione
e controllo si sostanzia in
quattro operazioni principali: la
identificazione di container potenzialmente
ad alto rischio; l’attività di
pre-screening del container nei luoghi
di partenza; l’uso di tecnologia
dedicata finalizzata a non rallentare
i flussi commerciali, mediante impianti
a raggi X e/o a raggi gamma;
lo sviluppo e l’uso di sistemi “intelligenti”
per i container dichiarati “sicuri”
mediante l’uso di sigilli antimanomissioni,
ad esempio.
L’accordo siglato con l’Agenzia
delle Dogane tende a realizzare sinergie
fra Guardia di finanza e Dogane
mediante la operatività - secondo
un protocollo operativo e nei
porti aderenti alla iniziativa - di Uffici
operativi integrati per l’analisi dei rischi
da applicare alla esportazione
di merci ed in particolare per ciò che
riguarda la ricerca e la valutazione
di informazioni relative a soggetti interessati
alle spedizioni via mare
verso gli USA. In realtà l’iniziativa
C.S.I., dopo un accordo siglato in
data 7 novembre 2002 con il Governo
degli Stati Uniti, ha avuto una fase
pilota dal dicembre 2003 nei porti
di Genova e La Spezia, con possibilità
di estenderla ai porti di Gioia
Tauro, Napoli e Livorno.
Il Report 2003 come sintesi significativa
dei risultati operativi conseguiti
dalla Guardia di finanza,
ma anche riassuntiva della Storia
della Guardia di finanza, dei suoi
compiti istituzionali e delle strut-
ture ordinative moderne adeguate
al complesso dei suoi compiti.
Un cenno particolare va fatto sulla
pubblicazione citata (redatta sotto
la direzione responsabile del Capo di
Stato Maggiore e con l’apporto di un
eccezionale Comitato di redazione),
che il Comandante Generale ha presentato
degnamente come un Rapporto
annuale, che, attraverso testi e
tabelle di agevole lettura ed una significativa
documentazione fotografica,
propone all’attenzione delle Istituzioni
e di una opinione pubblica
sempre più interessata e partecipe
alle attività del Corpo, il contributo
fondamentale che la Guardia di finanza
fornisce nel creare la cornice
di sicurezza e garanzia delle relazioni
economiche, del libero mercato e
del risparmio. Essa mira a far conoscere
il Corpo per quello che veramente
è: una forza di Polizia specialistica,
che, sviluppando attività diverse
fra loro per metodologie operative
ed impiego di mezzi, genera una “utilità
finale” essenzialmente rappresentata
dalla salvaguardia della sicurezza
economica e finanziaria del
Paese e della Unione Europea.
Per completezza di informazione
e per soddisfare la curiosità di
quanti aspirano a conoscere di più
sulla pregevole e completa pubblicazione,
indichiamo sinteticamente
il contenuto: dopo taluni cenni sulla
storia, gli obiettivi, la struttura organizzativa,
le risorse umane e il controllo
di gestione, la pubblicazione
affronta tre temi fondamentali: la
funzione di polizia economica e finanziaria
nelle sue più varie esecuzioni
operative, gli altri compiti di
polizia e l’attività di concorso non
meno impegnative, ed, infine lo
scenario internazionale che commenta
la collaborazione offerta in
tale campo e l’impegno del Corpo
nelle missioni di pace; concludendo
con cenni sulla comunicazione istituzionale
e il riconosciuto impegno
nello sport, con risultati ottenuti
onorevolmente anche nelle Olimpiadi
di Atene da nostri atleti.
Di particolare interesse l’esame
della attuale rinnovata struttura or-
ganizzativa, di cui la parte meno nota
appare l’articolazione dei Reparti
Speciali, costituiti da: Comando Reparti
Speciali, che assolve funzioni
di comando, coordinamento e controllo
nei confronti di unità specializzate
nelle investigazioni extratributarie,
economiche, finanziarie e aeronavali;
e Comando Unità Speciali
e Comando Investigazioni Economico-Finanziarie,
da cui dipende l’attività
di Unità Speciali connotate da
elevato tasso di specializzazione
per l’investigazione in determinate
materie, per corrispondere ad Autorità
istituzionali centrali (ad esempio
le Autority, le Commissioni parlamentari
di inchiesta,l’Ispettorato della
Funzione pubblica, ecc.), ovvero
per conferire efficacia ai controlli attraverso
un dispositivo unitario.
Considerazioni finali
La sommaria panoramica (tratta
principalmente dal “Report 2003” dal
“Finanziere”, dalla “Rivista del Corpo”
e direttamente dalla partecipazione
ad appositi Convegni) delle nuove attività
operative del Corpo - lascia intendere
ovviamente pure che per ciascuna
di esse è richiesto uno specialistico
sforzo addestrativo (assicurato
egregiamente da tutti i nostri Istituti di
istruzione) da sempre e tradizionalmente
ritenuto essenziale per poter
operare - come sempre - con onore e
con competenza sulle nuove direttrici
apertesi per il Corpo in Italia e in
campo internazionale. Con l’ausilio
anche di nuove tecnologie e di nuovi
mezzi informatici: a questo proposito
citiamo da ultimo anche la realizzazione
presso il Comando Generale
del FOCAL POINT, ovvero del Centro
Nazionale di Gestione e Supervisione
della Rete in ponte radio del
Corpo, che comprende tecnologie di
avanguardia per supervisionare, monitorare
e telecontrollare la rete interna
di telecomunicazione.
Insomma, da quanto precede
emerge sempre più una Guardia di
finanza più viva e più nuova, che
non finirà mai di stupire i nostri anziani
soci.
Fiamme Gialle 7-8 / 2004 23