07.06.2013 Views

CIRCOLARE N. 15 La nuova disciplina dei ritardi di pagamento ...

CIRCOLARE N. 15 La nuova disciplina dei ritardi di pagamento ...

CIRCOLARE N. 15 La nuova disciplina dei ritardi di pagamento ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>La</strong> <strong>nuova</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> <strong>dei</strong> <strong>ritar<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>pagamento</strong> nelle transazioni commerciali<br />

© ASSONIME- vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo<br />

PAG. 30<br />

Il passaggio, peraltro, ad un regime fiscale <strong>di</strong> rilevazione per cassa degli interessi<br />

moratori appare opportuno non solo alla luce della <strong>nuova</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> civilistica in commento,<br />

sulla quale torneremo tra poco, ma anche in considerazione della recente riforma del <strong>di</strong>ritto<br />

societario e, in particolare, del nuovo assetto che assumerà il bilancio d’esercizio dal quale<br />

dovranno essere eliminati gli inquinamenti fiscali 4 . In quest’ottica, merita considerare che i<br />

motivi <strong>di</strong> inquinamento non sono rappresentati solo dall’appostazione <strong>di</strong> valori non<br />

rispondenti a quelli economici (come, ad esempio, nel caso <strong>di</strong> ammortamenti eccedenti quelli<br />

effettivi), ma anche dagli irrigi<strong>di</strong>menti della normativa fiscale che <strong>di</strong>a preferenza a particolari<br />

sistemi contabili <strong>di</strong> rilevazione delle poste <strong>di</strong> bilancio a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> altri ugualmente accettati<br />

dalla prassi contabile (come, appunto, accade per gli interessi moratori). D’altra parte, lo<br />

stesso articolo 71 del Tuir - consentendo il sostanziale rinvio per cassa della tassazione degli<br />

interessi, attraverso lo stanziamento <strong>di</strong> svalutazioni o accantonamenti <strong>di</strong> pari importo - non<br />

opera alcuna indagine <strong>di</strong> merito sulla effettiva bontà economica <strong>di</strong> tali svalutazioni (si pensi,<br />

ad esempio, agli interessi nei confronti <strong>di</strong> debitori sicuramente solventi) e, quin<strong>di</strong>, utilizza un<br />

criterio anch’esso forfettario e sganciato dai principi <strong>di</strong> bilancio. A questo punto, la <strong>nuova</strong><br />

tecnica <strong>di</strong> rinvio della tassazione per cassa potrebbe coerentemente trovare attuazione come<br />

principio generale e nell’ottica, per l’appunto, del <strong>di</strong>sinquinamento del bilancio 5 .<br />

Questa stessa impostazione potrebbe risolvere la problematica, parallela e<br />

complementare, che si pone per il debitore.<br />

Sotto il profilo contabile, non c’è dubbio che il debitore debba rilevare gli interessi<br />

passivi <strong>di</strong> mora maturati nell’esercizio e imputarli al conto economico in corrispondenza <strong>di</strong><br />

voci <strong>di</strong> debito da iscrivere nel passivo dello stato patrimoniale. Anche sotto il profilo fiscale è<br />

la competenza che segna il momento <strong>di</strong> imputazione a red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> tali interessi; essi<br />

costituiscono componenti negativi fiscalmente deducibili secondo le regole dettate in via<br />

generale per il riconoscimento degli interessi passivi dall’articolo 63 del Tuir e l’inosservanza<br />

delle descritte regole <strong>di</strong> rilevazione ed imputazione al red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> periodo degli interessi <strong>di</strong><br />

mora, in conformità a quei principi <strong>di</strong> competenza che presiedono anche alla determinazione<br />

del red<strong>di</strong>to d’impresa e che risultano enunciati nelle <strong>di</strong>sposizioni degli artt. 56 e 75 del Tuir,<br />

può essere causa <strong>di</strong> gravi conseguenze in sede <strong>di</strong> accertamento da parte degli Uffici. In<br />

particolare, il debitore che abbia omesso <strong>di</strong> rilevare per competenza gli interessi passivi <strong>di</strong><br />

mora potrebbe, in base alle regole enunciate nel citato articolo 75 del Tuir, vedersi preclusa<br />

la possibilità <strong>di</strong> esercitare il <strong>di</strong>ritto alla detrazione <strong>di</strong> tali oneri dal red<strong>di</strong>to d’impresa in perio<strong>di</strong><br />

d’imposta successivi.<br />

Prescindendo, comunque, da questi problemi de iure condendo e tornando alla<br />

situazione attuale, merita soffermare l’attenzione su alcune tematiche che proprio la <strong>nuova</strong><br />

<strong><strong>di</strong>sciplina</strong> in qualche modo accentua.<br />

4 Si ricorda che la legge 3 ottobre 2001, n. 366, recante delega per la riforma del <strong>di</strong>ritto societario, ha<br />

posto tra i principi e i criteri <strong>di</strong>rettivi cui si ispira la <strong>nuova</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> (articolo 6) quello <strong>di</strong> “eliminare le<br />

interferenze prodotte nel bilancio dalla normativa fiscale del red<strong>di</strong>to d’impresa anche attraverso la<br />

mo<strong>di</strong>fica della relativa <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>…”. In applicazione <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>rettiva, il decreto legislativo 17 gennaio<br />

2003, n. 6 - le cui <strong>di</strong>sposizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2004 – ha, tra l’altro, mo<strong>di</strong>ficato<br />

l’originario testo dell’articolo 2426 del co<strong>di</strong>ce civile, eliminando la previsione contenuta nel richiamato<br />

comma 2, che consentiva <strong>di</strong> operare svalutazioni e accantonamenti al solo fine <strong>di</strong> consentire alle<br />

imprese <strong>di</strong> utilizzare le opportunità fiscali loro riconosciute dalla relativa <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> <strong>di</strong> determinazione<br />

del red<strong>di</strong>to.<br />

5 Ricor<strong>di</strong>amo che a questo fine il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha costituito, con decreto 3<br />

ottobre 2001, una apposita commissione con il compito, tra gli altri, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre “schemi <strong>di</strong><br />

intervento normativo necessari per il coor<strong>di</strong>namento tra i contenuti della riforma del <strong>di</strong>ritto societario e<br />

la <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> fiscale”.<br />

CIRC. N. <strong>15</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!