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Inoltre le grazie passano per le mani di Maria<br />
e quindi anche la perseveranza.<br />
Nell'ufficio dell'Immacolata è messa sul labbro<br />
di Maria quell'espressione scritturale: «Quelli che<br />
lavorano per me non peccheranno, coloro che mi<br />
illustrano avranno la vita eterna» (Ecli 24,30s).<br />
S. Francesco Borgia dubitava assai della perseveranza<br />
di coloro i quali non hanno una viva divozione<br />
alla Madonna. Un giorno trattenendosi con<br />
i novizi, si accorse che parecchi di essi erano<br />
freddi verso Maria. Avvertì allora il maestro, perché li<br />
tenesse d'occhio; avvenne difatti che quelli<br />
perdettero la vocazione e se ne ritornarono nel mondo.<br />
Molti curano di far bene la confessione, ma<br />
poco prevedono le difficoltà che seguiranno per<br />
vincere le nuove tentazioni.<br />
La perseveranza è la vera fortezza; cambia in<br />
virtù i buoni atti e le buone disposizioni. Ma la<br />
fortezza è dono dello Spirito Santo: e Maria la<br />
ottiene a chi gliela chiede.<br />
Nell'ufficio della Madonna della Neve, la<br />
Chiesa mette sulle labbra di Maria l'espressione: Mea<br />
est fortitudo: Mia è la fortezza.<br />
S. Andrea Corsini, da giovane, si era dato ad<br />
una vita disordinata, scandalosa: la madre lo<br />
riprese, narrandogli un sogno fatto prima che egli<br />
nascesse, nel quale aveva immaginato il figlio<br />
prima splendido come angelo, poi lupo rapace ed<br />
infine agnellino di Gesù Cristo.<br />
Andrea si convertì; entrato in una chiesa dei<br />
Carmelitani, dopo aver pianto a lungo ai piedi<br />
della Vergine, si confessò e, con molte istanze,<br />
domandò di farsi religioso.