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8 dicembre 1854, Pio IX: Regina sine labe<br />
originali concepta;<br />
24 dicembre 1883, Leone XIII: Regina<br />
sacratissim i rosarii;<br />
22 Aprile 1903, Leone XIII Mater boni consilii;<br />
16 novembre 1915, Benedetto XV: Regina pacis;<br />
1 novembre 1950, Pio XII: Regina in coelum<br />
assumpta.<br />
Come le altre litanie, anche quelle lauretane<br />
s'aprono con invocazioni a Gesù Cristo ed alle tre<br />
persone della SS. Trinità, e si chiudono con le<br />
parole di S. G. Battista «Agnello di Dio, che togli i<br />
peccati del mondo» (Io 1,29).<br />
La prima parte delle invocazioni celebra la<br />
dignità di Maria come madre di Dio e il privilegio<br />
della sua verginità.<br />
Sancta Maria: ricorda la santità eminente di<br />
Maria ripiena di Spirito Santo; ed inoltre la<br />
dolcezza del nome di Maria che è il più grande<br />
dopo quello di Gesù.<br />
Sancta Dei genitrix: la Chiesa esprime la sua<br />
fede, cioè che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo,<br />
che in lui vi è una sola persona, che Maria vien<br />
chiamata ed è vera madre di Dio.<br />
Sancta virgo virginum: Maria è vergine, ma la<br />
sua verginità è privilegiata: perché attirò col suo<br />
esempio tante anime a imitarla, e perché è<br />
verginità unita all'ufficio di madre.<br />
Mater Christi: Madre del Messia, l’unto del<br />
Signore. Si consacravano con l'olio i re, i sacerdoti,<br />
i profeti; ora Gesù Cristo è il profeta, è il<br />
sacerdote eterno, è il re supremo.