GAL SILA GRECA – BASSO JONIO COSENTINO - Terre Jonicosilane
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di; “La Fonte Battesimale”, opera anonima in<br />
stile romanico-normanno. Ma la più prestigiosa<br />
è l’icona lignea a rilievo raffigurante una<br />
Madonnina nera col Bambino, detta “dei Carbonai”.<br />
L’opera, sistemata sull’altare della cappella<br />
dell’Assunta, fu realizzata da artisti silani<br />
intorno al XII-XV secolo.<br />
I monasteri Normanni, Gotici,<br />
Rinascimentali, Barocchi<br />
Dopo il 1060 cominciò il processo di latinizzazione<br />
religiosa imposto dai Normanni di<br />
Roberto il Guiscardo nei territori della Sila Greca.<br />
Tale processo non fu affatto facile ed ebbe<br />
non poche resistenze, specie a Rossano, tanto<br />
che durò a lungo, fino al 1460, quando, alla<br />
morte dell’ultimo pastore greco, fu nominato<br />
dal Papa il primo arcivescovo latino-cattolico di<br />
questa diocesi nella persona di Matteo Saraceno.<br />
Nel corso di quei quattro secoli si diede un<br />
forte impulso all’edificazione di chiese e monasteri<br />
di spiritualità occidentale-latina e di religiosità<br />
devozionale prevalentemente mariana,<br />
come a Longobucco (Madonna dei Carbonai),<br />
Bocchigliero (S. Maria de Jesu), Campana<br />
(Madonna di Costantinopoli), Scala Coeli e<br />
Terravecchia (Madonna del Carmine), Mandatoriccio<br />
(Madonna dei Fiori), Calopezzati (Madonna<br />
del Rimedio), Caloveto (Matrice di S.<br />
Giovanni Calibyta), Cariati (chiesa degli Osservanti).<br />
Il primo monastero latino di Rossano è<br />
quello intitolato a S. Bernardino da Siena, voluto<br />
da Matteo Saraceno, elegante ed imponente,<br />
a segnare la discontinuità con il passato<br />
greco-bizantino della città.<br />
La chiesa e il chiostro sono di stile neo-gotico,<br />
con forti influenze rinascimentali del Cinquecento,<br />
come il sepolcro marmoreo di Oliverio<br />
di Somma, e barocche del Seicento nell’altare<br />
del crocefisso ligneo e negli splendidi arredi di<br />
legno intarsiato.<br />
L’architettura e l’arte religiose del Cinquecento<br />
rinascimentali sono rappresentate dalla Matrice<br />
di S. Clemente di Paludi, dagli ex monasteri di<br />
S. Francesco di Paola ora seminario arcivescovile<br />
e di S. Maria delle Grazie extra moenia di<br />
Rossano. Il barocco del sec. XVII è rappresentato<br />
dalla chiesa Matrice e dal Convento dei<br />
Riformati di Calopezzati, dal Convento dei<br />
Monaci e dalla chiesa Matrice di Longobuc-<br />
DA VISITARE<br />
appunti di viaggio<br />
◗ Museo Diocesano di Arte Sacra<br />
Comune di Rossano<br />
Via Largo Duomo 5 (accanto alla<br />
Cattedrale)<br />
Proprietà. Diocesi di Cosenza<br />
Gestione. Cooperativa Neilos<br />
0983.525263 / 340.4759406<br />
Fax 0983.525263<br />
neilos@tiscalinet.it<br />
www.artesacrarossano.it<br />
Orari di apertura.<br />
Apertura invernale (16/09 al 30/06)<br />
09:30/12:30 <strong>–</strong> 15:00/18:00.<br />
co, dalla chiesa della Madonna del Carmine<br />
di Caloveto, dalle chiese di S. Antonio e della<br />
Madonna delle Grazie di Campana, dal<br />
palazzo vescovile e dal Seminario di Cariati,<br />
dalla Matrice di Cropalati, dalla Matrice dei<br />
SS. Pietro e Paolo di Mandatoriccio, dalla<br />
Matrice di S.Maria delle Grazie di Pietrapaola,<br />
dalla Matrice di S. Maria Assunta di<br />
Scala Coeli, dalla Matrice di Terravecchia,<br />
dalla Matrice di Bocchigliero, dagli ex monasteri<br />
dei Cappuccini (S. Maria di Costantinopoli)<br />
e di S. Domenico e dalle chiese di<br />
S. Nilo e di S. Martino di Rossano. ■<br />
Festivi 10:00/12:00 <strong>–</strong> 16:00/18:00<br />
Apertura estiva (01/07 al 15/09)<br />
09:30/13:00 <strong>–</strong> 16:30/20:00 tutti i giorni<br />
Giorno di chiusura. Lunedì, nel periodo<br />
invernale (16/09 al 30/06)<br />
Ingresso. A pagamento<br />
Visite guidate. Previste<br />
Come arrivare. A.3 Salerno <strong>–</strong> Reggio<br />
Calabria, uscire allo svincolo di Sibari e<br />
proseguire per le SS.534-SS.106 fino a<br />
Rossano.<br />
◗ Museo dell’Artigianato silano e<br />
della Difesa del Suolo<br />
Informazioni, orari, come arrivare:<br />
vedi a pagina 31<br />
➜ LE MADONNE NERE<br />
Il culto delle Madonne<br />
nere ha sempre suscitato<br />
un grande interesse. La<br />
sua diffusione in<br />
Occidente è molto antica<br />
e viene associata a<br />
legami con l’Oriente, in<br />
particolare all’epoca delle<br />
Crociate.<br />
La ragione dell’origine del<br />
colore più scuro che si<br />
nota nella carnagione<br />
delle raffigurazioni<br />
presenti in questo<br />
territorio, si pensa sia<br />
legata ad una specifica<br />
scelta teologica secondo<br />
cui i personaggi sacri,<br />
come la Madonna, ma<br />
anche i Santi e Gesù<br />
Cristo, sono<br />
rappresentati come<br />
evocazioni spirituali e non<br />
come corpi materiali.<br />
Questo culto ha portato<br />
alla nascita di tradizioni e<br />
miracoli tramandati nei<br />
secoli.<br />
Dall’alto: la Madonna<br />
Nera dei Carbonari a<br />
Longobucco; interno della<br />
Chiesa Madre di<br />
Longobucco.<br />
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