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GAL SILA GRECA – BASSO JONIO COSENTINO - Terre Jonicosilane

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➜ IL MUSEO<br />

DELLA GINESTRA<br />

Chiamata la città “degli<br />

argenti e dei telai”,<br />

Longobucco è sempre<br />

stata un luogo di grande<br />

interesse per la<br />

tradizione della<br />

lavorazione tessile. Nel<br />

corso dei secoli le donne<br />

che vi abitarono<br />

divennero talmente<br />

esperte nella lavorazione<br />

dei tessuti, come la seta<br />

cruda, cascami e lana,<br />

che i loro manufatti,<br />

ancora oggi, sono<br />

considerati vere e<br />

proprie opere d’arte. A<br />

Longobucco troviamo il<br />

Museo della Ginestra<br />

“Eugenio Celestino”, che<br />

espone diversi manufatti<br />

tessili lavorati, quali<br />

copriletti, tappeti, arazzi<br />

e che documenta l’intero<br />

ciclo di lavorazione dalla<br />

pianta sino ai filati.<br />

Sulla doppia pagina<br />

in senso orario:<br />

paramenti sacri al Museo<br />

di Rossano; arte<br />

contemporanea e<br />

moderna si incontrano alla<br />

Pinacoteca di<br />

Bocchigliero; ancora arte<br />

sacra al Museo di<br />

Rossano.<br />

30<br />

In basso: l’artista<br />

Domenico Fontana,<br />

curatore della Pinacoteca<br />

di Bocchigliero.<br />

l’arcivescovo Andrea Cassone inaugurò la<br />

nuova sede, formata da dieci sale, di cui una<br />

riservata all’oggetto più prezioso che il Museo<br />

custodisce: il Codex Purpureus Rossanensis.<br />

L’attuale organizzazione degli spazi espositivi<br />

del Museo ha seguito criteri moderni, mirati<br />

a sfruttare adeguatamente gli spazi e a valorizzarne<br />

i contenuti. Al suo interno, oltre all’importante<br />

Codex, si possono ammirare<br />

oggetti di notevole importanza storica ed artistica,<br />

come uno specchio greco in bronzo<br />

del V secolo a.C., la tavola a fondo oro della<br />

Pietà risalente al XV secolo di scuola veneta,<br />

la Sfera Greca, ostensorio cesellato in stile gotico<br />

di fine XV secolo. Nel progetto “Parco<br />

tematico del bizantino” è rientrata l’idea di<br />

creare un Museo multimediale del Codex,<br />

presso palazzo San Bernardino, con tanto di<br />

touch screen, tramite cui è possibile consultare<br />

virtualmente il “Rossanensis”, ingrandendo<br />

ogni suo piccolo particolare, oltre alla<br />

possibilità di selezionare file audio in diverse<br />

lingue. In un angolo del Museo è posta un’opera<br />

pressoché sconosciuta fino a poco tempo<br />

fa: la “Tavoletta della Pace”, una miniatura<br />

che raffigura il matrimonio mistico di<br />

Santa Caterina d’Alessandria, che il padre<br />

gesuita Heinrich Pfeiffer, docente di storia<br />

dell’arte alla Pontificia Università Gregoriana<br />

di Roma, ha attribuito recentemente al<br />

miniaturista croato del Cinquecento Giulio<br />

Clovio.<br />

Arte contemporanea a Bocchigliero<br />

Nel comune di Bocchigliero oltre ai tesori antichi,<br />

si possono ammirare patrimoni artistici<br />

contemporanei, come quelli custoditi nella<br />

Pinacoteca Comunale di Arte moderna e<br />

contemporanea. Nell’antico palazzo Tucci, rilevato<br />

dall’Amministrazione Comunale e destinato<br />

a Museo di Arte Contemporanea, sono<br />

esposte opere di artisti contemporanei calabresi<br />

e bocchiglieresi, quali Alfredo Granata,<br />

Flaccavento e Franco Santoro. L’androne<br />

del palazzo è dedicato a Domenico Fontana,<br />

noto artista locale, oltre che studioso e responsabile<br />

del Museo. Le sue sculture e i suoi<br />

dipinti, raccolti negli spazi espositivi del Museo,<br />

rappresentano le diverse figure che hanno<br />

popolato la storia del paese, creando una<br />

raffigurazione della storia e della società bocchiglierese.<br />

Il centro di documentazione sul brigantaggio<br />

Il fenomeno del brigantaggio era molto diffuso<br />

nella Sila Greca e nel Basso Jonio Cosentino<br />

dal XVIII al XIX secolo. Fu un fenomeno sociale<br />

complesso e diffuso, costituito prevalentemente<br />

dalla resistenza attiva di massa di<br />

gruppi di operai, artigiani e contadini che,

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