GAL SILA GRECA – BASSO JONIO COSENTINO - Terre Jonicosilane
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➜ MUSEO ARCHEOLOGICO<br />
DELLA SIBARITIDE E SCAVI<br />
Un itinerario sui popoli<br />
Brettio ed Enotrio non potrà<br />
considerarsi completo senza<br />
una visita al Museo<br />
Archeologico di Sibari.<br />
Qui sono conservati molti<br />
reperti rinvenuti durante gli<br />
scavi effettuati sui siti: in<br />
particolare due vetrine sono<br />
dedicate rispettivamente alla<br />
Tomba del Guerriero di<br />
Cariati e al sito di<br />
Castiglione di Paludi.<br />
Il Museo merita una visita<br />
anche per altre importanti<br />
collezioni, come quella sul<br />
popolo dei Romani. Per<br />
raggiungerlo, dalla Sila<br />
Greca basta immettersi sulla<br />
SS.106 in direzione Taranto<br />
e poco prima di Sibari<br />
seguire le indicazioni per il<br />
Museo Archeologico.<br />
Località Casa Bianca Sibari -<br />
Contrada Casone<br />
87011 Sibari <strong>–</strong> Frazione<br />
del comune Cassano Allo<br />
Jonio, CS<br />
Proprietà e gestione. Statale<br />
Tel. 0981.79391 / 2<br />
www.retemuseale.provincia.<br />
cs.it<br />
Orari. Museo: 9:00/19:30<br />
Scavi: 9:00/un’ora prima del<br />
tramonto<br />
Giorno di chiusura. Lunedì<br />
82<br />
➜ LA GROTTA DEL<br />
PRINCIPE<br />
All’interno del paese di<br />
Pietrapaola si trova<br />
un’affascinante<br />
testimonianza di arte<br />
rupestre: la Grotta del<br />
Principe. Il sito si<br />
raggiunge direttamente<br />
dal centro abitato tramite<br />
una scalinata intagliata<br />
direttamente nella roccia<br />
della Rupe del Salvatore.<br />
Il nome probabilmente<br />
deriva dal fatto che, al<br />
contrario della maggior<br />
parte delle grotte che<br />
sorgono nelle vicinanze,<br />
questa è particolarmente<br />
grande e curata. È<br />
possibile individuare tre<br />
differenti ambienti,<br />
caratterizzati dalla<br />
presenza di aperture che<br />
sembrano finestre,<br />
nicchie e persino<br />
colonnine, capitelli e<br />
figure umane intagliate<br />
nella pietra.<br />
al Medioevo ed è ancora possibile vedere le<br />
antiche mura che un tempo proteggevano<br />
l’abitato. Meritano una visita anche la Chiesa<br />
della Beata Vergine del Carmelo e una<br />
grotta in località Castelluccio, nei pressi del<br />
paese, dove sono stati rinvenuti alcuni fossili<br />
marini ed una particolare scultura a forma<br />
di animale.<br />
Continuando a percorrere la statale SS.108ter,<br />
si prosegue l’itinerario verso ovest in direzione<br />
di Mandatoriccio. Dopo circa 6,5 chilometri<br />
si lascia la SS.108ter e si imbocca la SS.383<br />
continuando a seguire le indicazioni per Mandatoriccio,<br />
che si raggiunge dopo altri 4 chilometri.<br />
Il comune offre la possibilità di compiere interessanti<br />
passeggiate naturalistiche, come<br />
quella che si snoda lungo un antico sentiero<br />
brettio e che porta alla sorgente di Cessia; oppure<br />
il sentiero della Montagnella, che offre<br />
una camminata rilassante tra pioppi e castagni<br />
e la suggestiva vista su Campana, Scala Coeli e<br />
Pietrapaola. Per gli appassionati di antichi mestieri,<br />
da non perdere una visita all’artigiano<br />
locale Vito Carlino in Via Nazionale 118,<br />
molto conosciuto, non solo in Italia, per la vasta<br />
produzione di pipe artigianali in erica della<br />
Sila.<br />
Seguendo la SS.205 si ritorna verso la costa dove,<br />
imboccando la SS.106 in direzione Rossano,<br />
si incontrano le indicazioni per Pietrapaola,<br />
che si raggiunge percorrendo la SP.199.<br />
Appena si arriva in prossimità del mare si può<br />
ammirare sulla sinistra la Torre (o Castello)<br />
dell’Arso (comune di Mandatoriccio), una<br />
splendida struttura difensiva in pietra dell’XI secolo<br />
a base quadrata con le caratteristiche “facciate<br />
a vela”. Una volta sulla costa, si può fare anche<br />
una velocissima deviazione per visitare il<br />
borgo di San Morello, che si raggiunge in pochi<br />
minuti, immettendosi sulla SS.106 in direzione<br />
Reggio Calabria e seguendo le indicazioni<br />
per Scala Coeli/San Morello. Si tratta di un paesino<br />
molto caratteristico, che sorge su una piccola<br />
altura, dalla quale lo sguardo abbraccia tutta<br />
la costa e le località vicine. Terminata la visita,<br />
si torna indietro sulla SS.106 in direzione Taranto<br />
e si raggiunge Pietrapaola, paese che sorge<br />
su un territorio molto ricco dal punto di vista<br />
naturalistico e ben conservato. Abbondante è la<br />
vegetazione, dominano gli uliveti nelle vallate e<br />
sulla costa, pini, castagni e querce sulle alture, ed<br />
interessanti sono anche i torrenti Laurenzana<br />
e Acquaniti, oltre ai fondali marini di Posidonia<br />
oceanica. Il paese è dominato da due grandi<br />
rocce, la Timpa del Castello e la Rupe del<br />
Salvatore. Su quest’ultima sorge la “Grotta del<br />
Principe”, un bellissimo esempio di architettura<br />
rupestre. Tutto il territorio, sia dentro sia attorno<br />
al paese, è costellato da numerose grotte,<br />
scavate nelle arenarie e utilizzate in passato dai<br />
monaci bizantini.