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GAL SILA GRECA – BASSO JONIO COSENTINO - Terre Jonicosilane

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➜ CENTO FONTANE:<br />

L’ACQUA CHE RIEMERGE<br />

ALL’IMPROVVISO<br />

A Mirto, nel comune di<br />

Crosia, a circa 400 metri<br />

dal mare e ad 8 metri di<br />

quota, affiora una delle<br />

più grandi sorgenti<br />

dell’Italia meridionale a<br />

livello di piana alluvionale.<br />

Parliamo della sorgente di<br />

Cento Fontane, un fronte<br />

acquifero lungo più di 200<br />

metri che scaturisce dal<br />

terreno incoerente, in<br />

corrispondenza di un<br />

gradino morfologico,<br />

alimentato dalla falda<br />

subalvea del Trionto.<br />

Prima delle trasformazioni<br />

urbanistiche iniziate a<br />

partire dal decennio<br />

1950-1960, esisteva un<br />

intero sistema di zone<br />

umide, a tratti paludose e<br />

salmastre, con flora e<br />

fauna caratteristica di<br />

questi ambienti, solo in<br />

parte conservate.<br />

La sorgente aveva una<br />

portata di 152 L/sec.<br />

(misurata il 28-07-1934).<br />

In una stampa della<br />

Calabria Citeriore del<br />

1657, tratta dall’opera di<br />

Matteo Greuter, questo<br />

fronte acquifero è<br />

segnalato come<br />

“Cento Fontanelle”,<br />

ma anche “Cento Fonti”<br />

in altre cartografie<br />

antiche.<br />

giatore inglese che ne scrisse entusiasticamente<br />

dopo averlo percorso agli inizi del XX secolo,<br />

nel suo tragitto da Acri a Longobucco. La<br />

millenaria erosione della valle ha portato alla<br />

luce aspetti geologici di grande interesse, tra<br />

cui gli importanti filoni di galena argentifera.<br />

Il fiume si snoda in anse che si susseguono tra<br />

strette e ripide pareti rocciose, con il greto<br />

spesso invaso da massi levigati dai colori bizzarri<br />

di origine granitica, metamorfica e sedimentaria.<br />

I costoni, grigi o tendenti al bianco<br />

in prossimità delle formazioni calcareo-marnose<br />

nel tratto medio del bacino idrografico,<br />

diventano addirittura rossastri nei tratti “marmorei”<br />

di Longobucco (le quarzareniti di timpa<br />

Rossa).<br />

La diversa resistenza agli agenti atmosferici e<br />

all'erosione ha creato un contrasto molto netto<br />

tra il paesaggio montano e quello della bassa<br />

collina e della pianura costiera, dove la scarsa<br />

copertura forestale, prevalentemente macchia<br />

mediterranea, e le ricche coltivazioni di<br />

uliveti ed agrumeti, creano un intreccio equilibrato<br />

e dinamico di colori e profumi. Alla foce<br />

dei fiumi si aprono spiagge ciottolose che<br />

diventano poi di sabbia finissima, costantemente<br />

lambite dalla carezza delle onde. Il mare<br />

ha fondali che rimangono poco profondi,<br />

che degradano lentamente lungo ampi “giardini”<br />

di Posidonia oceanica, principalmente tra<br />

la foce del Trionto ed il Nicà. Qui la costa del<br />

Basso Jonio Cosentino ha anche località insignite<br />

con la prestigiosa bandiera blu, che tiene<br />

in considerazione non solo l’acqua incontaminata,<br />

ma anche le attrezzature delle spiagge, la<br />

ricettività e la qualità dei servizi offerti.<br />

Una delle più belle spiagge della Costa degli<br />

Achei è sicuramente quella di Lido Sant’Angelo,<br />

a Rossano: una lunga lingua di sabbia dorata,<br />

incastonata tra la costa e la macchia mediterranea.<br />

I fondali marini degradano dolcemente<br />

verso la profondità, rendendo l’acqua<br />

cristallina e ricca di fauna, l’ideale per nuotate<br />

rinfrescanti e per gli appassionati di pesca. Ma<br />

la spiaggia non è l’unica attrattiva, si possono<br />

fare stupende passeggiate verso le pendici della<br />

Sila, attraversando i meravigliosi boschi di castagni<br />

secolari.<br />

Le sorgenti pietrificanti:<br />

i travertini di Vurganivura<br />

La natura a volte può costruire paesaggi fantastici<br />

in luoghi che non ti aspetti e con ingredienti<br />

che si combinano per caso. Immaginate<br />

un rilievo carbonatico molto fratturato<br />

(colle d’Avri), in un contesto prevalentemente<br />

granitico e metamorfico (la Sila); aggiungete<br />

una persistente circolazione d’acqua<br />

ricca in bicarbonato di calcio che scambia<br />

anidride carbonica con l’aria e con gli orga-

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