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GAL SILA GRECA – BASSO JONIO COSENTINO - Terre Jonicosilane

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IL PASTO<br />

È SERVITO<br />

PARLARE DI ENOGASTRONOMIA NEL TERRITORIO JONICO<strong>SILA</strong>NO DEL <strong>BASSO</strong> <strong>JONIO</strong> <strong>COSENTINO</strong> significa, in<br />

primo luogo, parlare di incontri. Sono davvero tante le culture che hanno portato qualcosa sulla tavola silana:<br />

dalle melanzane degli spagnoli ai legumi dei romani, dalle spezie dei bizantini alle salse piccanti degli<br />

angioini fino al peperoncino rosso degli arabi.<br />

Questa straordinaria propensione a stabilire relazioni,<br />

legami forti, che uniscono realtà diverse,<br />

diventa ancor più evidente nella perdita<br />

di confini geografici tra la cucina di terra, che<br />

appartiene ai borghi dell’interno, e la cucina<br />

di mare, anima dei piccoli centri sulla costa.<br />

Una contaminazione che trova le sue origini<br />

in un consistente spopolamento, tutt’oggi in<br />

corso, iniziato a partire dagli anni ’50 del secolo<br />

scorso, dei paesi montani e collinari, a<br />

vantaggio degli insediamenti urbani marini.<br />

Così non è difficile assaggiare la “sardella”<br />

tra boschi e pascoli come non è impensabile<br />

trovare un invitante arrosto di agnello sul litorale<br />

che profuma di<br />

Mediterraneo.<br />

Tradizioni radicate<br />

nel<br />

tempo, ormai<br />

parte<br />

del quotidiano,<br />

frutto di<br />

uno scambio virtuoso<br />

tra aree a vocazione<br />

differente. Una cucina<br />

capace di veicolare connessioni, sobria ed essenziale,<br />

da sempre sincronizzata con il ciclo<br />

delle stagioni e con il calendario di ricorrenze<br />

locali, ma pronta a stupire non appena si<br />

presenta l’occasione di festeggiare, di offrire<br />

ospitalità o, molto più semplicemente, di stare<br />

insieme.<br />

I primi, custodi del tempo<br />

Qui in Sila Greca, dove la<br />

pasta si fa rigorosamente a<br />

mano, ogni piatto porta in tavola<br />

un aspetto diverso della complessa<br />

cultura enogastronomica locale, riuscendo<br />

a valorizzare una risorsa sempre più rara:<br />

il tempo. Tempo per lavorare l’impasto di<br />

acqua e farina di grano duro, per creare le forme<br />

tradizionali utilizzando le dita o il ferro<br />

della calza. E ancora tempo per seguire passo<br />

dopo passo la cottura della carne da sugo, che<br />

conferisce un sapore unico ai primi dell’area<br />

Nella pagina a lato,<br />

dall’alto: il pesce fresco<br />

è uno dei protagonisti<br />

assoluti dei secondi delle<br />

terre <strong>Jonicosilane</strong>;<br />

crustoli, giurgiulena,<br />

torrone di mandorle, fritti<br />

a vento, coccia e la pasta<br />

a confetti sono soltanto<br />

alcune tra le infinite<br />

delizie della cucina locale.<br />

Su questa pagina, in alto:<br />

tra i luoghi ideali dove<br />

assaporare i piatti tipici<br />

delle terre <strong>Jonicosilane</strong><br />

ci sono gli accoglienti<br />

agriturismi.<br />

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