EDILIZIA CITTÀ DI GALLARATE SPACCI AZIENDALI - Varese Mese
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S <strong>E<strong>DI</strong>LIZIA</strong><br />
OR<strong>DI</strong>NE DEGLI ARCHITETTI - LA QUALITÀ SALVERÀ IL FUTURO DELLA PROFESSIONE<br />
Progettare le città del futuro<br />
“Il territorio muterà ma nel segno dell’architettura”<br />
Aggiornamento continuo,<br />
supportato attraverso iniziative<br />
di valore come quelle<br />
legate all’introduzione della Scia<br />
(Segnalazione certificata inizio<br />
attività) oppure all’istituto della<br />
mediazione. Questo e numerose altre<br />
iniziative sono il frutto dell’impegno<br />
dell’Ordine degli Architetti<br />
di <strong>Varese</strong>, con l’obiettivo di contribuire<br />
alla formazione di gure professionali<br />
in linea con l’evoluzione<br />
dei tempi e in grado di sostenere la<br />
sfida che il comparto oggi lancia.<br />
Innovazione, nuove tecnologie,<br />
eco sostenibilità e abitare di qualità<br />
sono tematiche cui l’Ordine<br />
varesino pone grande attenzione.<br />
L’architettura ha più declinazioni,<br />
e quella di qualità può sorprendere<br />
e aascinare poiché non è mai univoca né prevedibile, ha avuto<br />
modo di dichiarare recentemente Laura Gianetti, presidente<br />
dell’Ordine che, nel corso di un’intervista, delinea la situazione<br />
del comparto dal punto di vista della professione rappresentata.<br />
Quali sono le prospettive per il futuro?<br />
«Le prospettive nel prossimo futuro del settore immobiliare in<br />
generale, e del settore “casa” in particolare - spiega Laura Gianetti<br />
-, coinvolgono in misura sempre maggiore il tema della “qualità”,<br />
che è da sempre al centro di tutte le attività dell’Ordine Architetti<br />
di <strong>Varese</strong>».<br />
Qualità architettonica del progetto, come richiederla ?<br />
«La qualità architettonica, strettamente connessa alla qualità<br />
del progetto, è per ogni architetto la meta a cui giungere alla ne<br />
di un percorso ricco di imprevisti e a volte di disaccordi tra cliente<br />
e impresa. A oggi la qualità architettonica non può più essere<br />
considerata un valore aggiunto per le abitazioni del futuro in un<br />
mercato che, non c’è dubbio, non sarà più quello di prima. Se<br />
una volta, in grazia di un mercato che ha da sempre considerato il<br />
“mattone” l’investimento migliore e più sicuro, era possibile collocare<br />
quasi ogni tipo di immobile, da oggi non sarà più così».<br />
Come si rapporta l’architetto rispetto alla situazione economica<br />
odierna?<br />
«Il mondo dell’architettura e dell’edilizia in genere in questo momento<br />
è in una fase di stallo. La seria crisi economica che stiamo<br />
attraversando ha reso gli acquisti molto più oculati e selettivi. In un<br />
primo momento pensavo che questa crisi potesse essere anche un<br />
motivo di stimolo per chi fa la nostra<br />
professione. Oggi penso che<br />
si debba fare qualcosa, perché il<br />
momento è veramente dicile».<br />
Come muterà il vostro lavoro,<br />
se muterà?<br />
«Il nostro lavoro non sarà più<br />
quello di prima, occorrerà inventarsi<br />
nuovi modelli di progettazione,<br />
nuove idee da proporre alle<br />
Amministrazioni, dovremmo rivedere<br />
tutta la catena produttiva<br />
del progetto. Gli incentivi per la<br />
riqualificazione del nostro territorio<br />
dovranno giungere in tempi<br />
brevi. Siano un tassello dell’economia<br />
che non si può fermare».<br />
Come si pone la riforma degli<br />
Ordini introdotta dal recente Decreto Sviluppo nella risoluzione<br />
della crisi?<br />
«La riforma degli Ordini professionali introdotta dal recente<br />
Decreto sviluppo, imporrà una maggior consapevolezza, da<br />
parte dell’iscritto, di essere artece di un processo importante<br />
per la società. Senza ombra di dubbio l’obbligo di formazione<br />
permanente che molto probabilmente la riforma ci imporrà<br />
porterà maggiori costi per il professionista, ma ritengo che possa<br />
essere utile. Il tempo da dedicare all’aggiornamento è sempre più<br />
ristretto, forse imponendocelo avremo anche maggior tempo per<br />
riettere sulla qualità del progetto. Il nostro Consiglio nazionale<br />
ha lavorato molto e molto sta lavorando con le parti politiche per<br />
poter incidere sulle loro scelte. Siamo una grande categoria che<br />
può richiedere delle certezze per la propria attività».<br />
Cosa si augura per il fututro?<br />
«Di imparare in misura sempre maggiore dagli altri stati europei.<br />
L’architettura per loro è in prima posizione rispetto a<br />
qualsiasi scelta. Non c’è politica che riesca a risolvere il tema del<br />
progetto. Saremo chiamati a un uso più consapevole e oculato<br />
del territorio, delle risorse. Dovremo utilizzare materiali ecocompatibili,<br />
e si dovranno consegnare sempre più edifici in<br />
“classe A”, a impatto zero. Un altro tema importante sarà quello<br />
della riqualicazione degli immobili datati e il loro recupero dal<br />
punto di vista del risparmio energetico. Il territorio muterà ma<br />
nel segno dell’architettura».<br />
Nella foto Laura Gianetti, presidente<br />
dell’Ordine Architetti di <strong>Varese</strong><br />
NOVEMBRE 2011 V 23