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EDILIZIA CITTÀ DI GALLARATE SPACCI AZIENDALI - Varese Mese

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S <strong>E<strong>DI</strong>LIZIA</strong><br />

UPI - UNIONE PICCOLI IMPREN<strong>DI</strong>TORI<br />

Spiragli di ripresa<br />

Uno dei settori su cui puntare è quello del “contenimento energetico”<br />

«Le attività di un’associazione strutturata<br />

come la nostra si sviluppano su dierenti<br />

livelli di intervento, a volte connesse, ma<br />

sempre alla pari per impegno - esordisce così<br />

nel corso di un’intervista Mariolino Deplano,<br />

segretario generale dell’Unione piccoli imprenditori<br />

(Upi) con sede a Busto Arsizio -.<br />

Nel promuovere e tutelare gli interessi degli<br />

associati appartenenti alla più vasta provenienza<br />

settoriale, le condotte che svolgiamo sono<br />

improntate forzatamente a “geometria variabile”,<br />

dovendo noi tener conto oltre che della<br />

diversità settoriale, anche della diversa organizzazione<br />

strutturale che le imprese presentano. È<br />

evidente come le esigenze in capo a un’azienda<br />

artigiana, a volte composta dal singolo imprenditore,<br />

siano certamente diverse da quelle presenti in aziende<br />

più complesse dello stesso settore, o come a parità dieriscano<br />

sostanzialmente con la variazione del settore merceologico,<br />

ma proprio in questa frammentazione sta il valore aggiunto<br />

che l’associazione produce. La Upi (Claai - Confederazione<br />

delle libere associazioni artigiane italiane) aggregando queste<br />

necessità per omogeneità le può elaborare con il ne di<br />

produrre risposte concrete in termini di rete; è indubitabile<br />

come la capacità contrattuale di chi come noi rappresenta gli<br />

interessi di circa 5.000 imprese sia enormemente più elevata<br />

di quella della singola azienda e quindi come aumenti il rendimento<br />

e l’ecacia nel soddisfare tali presupposti bisogni e<br />

qualunque essi siano».<br />

Upi ha contribuito in modo decisivo per consentire alle<br />

aziende associate la partecipazione a Ediltek…<br />

«Pare che negli ultimi anni ci sia una sorta di contaminazione<br />

che spinge tutti quelli che ricoprono ruoli, a essere<br />

particolarmente generosi nell’offrire soluzioni teoriche su<br />

come arontare o uscire dal dicile momento. Noi abbiamo<br />

provato a spezzare questo status cercando di essere, oltre<br />

tutto, propositivi nei fatti. Il comparto dell’edilizia<br />

in particolare è tra i settori quello che<br />

più di altri manifesta segnali di forti dicoltà:<br />

le motivazioni sono tante, ma se è vero che il<br />

comparto sore storicamente della mancanza<br />

di dinamiche nalizzate alla ricerca e all’innovazione<br />

è altrettanto vero che la crisi in corso<br />

sta imprimendo un mutamento sostanziale.<br />

Dalla domotica alla sostenibilità ambientale,<br />

le parole d’ordine oggi ricorrenti parlano di<br />

sicurezza, ecienza energetica, manutenibilità,<br />

e quindi eccellenza tecnologica: con questa<br />

consapevolezza, in un settore composto per<br />

lo più da piccole imprese con frammentazione<br />

del ciclo produttivo e con esperienze operative<br />

spesso fidelizzate a partenariato stabile, abbiamo<br />

ritenuto opportuno spingere le imprese a cimentarsi<br />

al confronto/raronto e la Ediltek, negli ultimi anni molto<br />

attenta a tutto quello che è innovazione e tecnologia, ci è sembrata<br />

l’occasione giusta. Abbiamo perciò riconfermato e messo<br />

a disposizione delle 500 aziende nostre socie operanti nel<br />

comparto, un massimale di 100.000 euro da utilizzare come<br />

contributo alle spese di partecipazione, contribuzione che ha<br />

impattato sulla singola impresa per un valore standardizzato<br />

di 600 euro, elevato alle aziende aventi sede nel comune di<br />

Busto Arsizio a 900. Una dierenza di trattamento non dettata<br />

da elementi discriminanti, ma una sorta di riconoscimento<br />

a un territorio nel quale siamo nati e cresciuti sino ad arrivare<br />

ai livelli attuali»<br />

Opportunità ed elementi di positività. Se ne riscontrano<br />

nel settore nonostante il momento dicile?<br />

«La crisi nel settore edile è, nel nostro territorio, molto<br />

pesante ed è dovuta a una serie di concause connesse principalmente<br />

a un mercato immobiliare sovraollato, ma anche<br />

dalle difficoltà finanziarie congiunturali complessive degli<br />

istituti di credito, con conseguente contrazione a concedere<br />

mutui per l’acquisto. In aggiunta va anche sottolineato che,<br />

sul versante delle iniziative private, la complessità e la dimensione<br />

delle iniziative sul mercato escludono molte imprese dal<br />

mercato stesso, per carenza dimensionale e operativa. Grossi<br />

spiragli a breve non ne vediamo, anche se quello del “contenimento<br />

energetico” è un settore dove si può immaginare che<br />

l’attuale crisi trovi una qualche iniziale via di uscita».<br />

Nelle foto: Mariolino Deplano, segretario<br />

generale dell’Upi (foto Silvio Brancaleon);<br />

a lato una panoramica dello stand Upi presso la fiera<br />

dell’edilizia Ediltek 2011 (foto Silvio Brancaleon)<br />

V 28 NOVEMBRE 2011

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