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PATHOLOGICA 2004;96:211<br />
Dermatopatologia infiammatoria: approccio<br />
diagnostico per patterns<br />
Dermatopatologia infiammatoria: approccio<br />
diagnostico per patterns<br />
D. Massi, G. Massi *<br />
Dipartimento di Patologia Umana ed Oncologia, Università<br />
di Firenze; * Dipartimento di Patologia, Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore, Roma<br />
Nel 1978 A. Bernard Ackerman pubblicò il volume intitolato<br />
Histologic Diagnosis of Inflammatory Skin Diseases: A<br />
Method by Pattern Analysis nel quale per la prima volta veniva<br />
introdotto nello studio della dermatopatologia infiammatoria<br />
un metodo diagnostico basato sull’analisi morfologica<br />
di patterns di reazione tissutale 1 . Il metodo consiste<br />
nell’esaminare la distribuzione dell’infiltrato infiammatorio<br />
e le modificazioni epidermiche integrando tali reperti e riconducendoli<br />
a 9 patterns principali 1 . L’applicazione di un<br />
metodo algoritmico all’analisi di tali patterns è indispensabile,<br />
sebbene talora non sufficiente, al fine di poter formulare<br />
una diagnosi specifica. Nel corso degli anni, il metodo<br />
algoritmico basato sull’analisi di patterns è stato costantemente<br />
perfezionato, soprattutto in funzione delle correlazioni<br />
clinico-patologiche 2 . In particolare, è stato approfondito<br />
lo studio di quelle dermatiti che nel corso della loro<br />
spontanea evoluzione sviluppano lesioni elementari diverse<br />
corrispondenti a patterns istopatologici eterogenei 2 3 . Il metodo<br />
algoritmico deve essere inteso come una guida alla<br />
diagnosi specifica ed applicato con una certa flessibilità tenendo<br />
presente che in alcune circostanze alcuni reperti possono<br />
non essere specifici, ma solo “compatibili” con un determinato<br />
quadro clinico 3 4 . Nel corso dello slide seminar<br />
saranno illustrati casi riconducibili a 4 principali patterns di<br />
reazione, quali: i) pattern di interfaccia o lichenoide; ii) pattern<br />
spongiotico; iii) pattern vescicolo-bolloso; e iv) pattern<br />
granulomatoso.<br />
Pattern di interfaccia<br />
Il pattern di interfaccia o lichenoide è caratterizzato da un<br />
danno dello strato basale epidermico e/o da un infiltrato infiammatorio<br />
che oscura la giunzione dermo-epidermica. Il<br />
danno dello strato basale si può manifestare come degenerazione<br />
vacuolare basale e/o con la comparsa di cheratinociti<br />
picnotici andati incontro a morte cellulare per apoptosi<br />
(corpi di Civatte). Al fine di formulare una diagnosi specifica<br />
nell’ambito delle dermatiti di interfaccia è necessario<br />
prendere in considerazione l’entità e la tipologia del danno<br />
dello strato basale epidermico, la composizione e distribuzione<br />
dell’infiltrato infiammatorio e la presenza di altre<br />
modificazioni istopatologiche peculiari quali la presenza di<br />
abbondante incontinentia pigmenti. Alcune dermatosi sono<br />
più tipicamente associate ad un infiltrato lichenoide (lichen<br />
planus, lichen nitidus, lichen striatus, reazione lichenoide<br />
da farmaci, cheratosi lichenoide, lichen sclero-atrofico)<br />
mentre altre si caratterizzano per un più marcato danno<br />
dell’interfaccia (lupus eritematoso, dermatomiosite, poichilodermia,<br />
eritema multiforme, pitiriasi lichenoide,<br />
aGVHD).<br />
Moderatori: D. Massi (Firenze) e G. Massi (Roma)<br />
Pattern spongiotico<br />
Il pattern di reazione spongiotico è caratterizzato da edema<br />
intraepidermico intercellulare. All’esame istopatologico si riconosce<br />
per la presenza di un allargamento degli spazi intercheratinocitari<br />
ed allungamento delle strutture desmosomiali.<br />
La spongiosi può manifestarsi in foci microscopici o costituire<br />
lesioni vescicolo-bollose. La cronicizzazione di lesioni<br />
spongiotiche si associa alla comparsa di una iperplasia epidermica<br />
psoriasiforme, spesso in conseguenza del grattamento,<br />
con progressiva riduzione dell’edema intercellulare. Nell’ambito<br />
delle dermatiti spongiotiche la caratterizzazione<br />
dell’infiltrato infiammatorio (linfoistiocitario vs. eosinofilo<br />
vs. neutrofilo) associato può essere di aiuto nella definizione<br />
dello specifico quadro clinico.<br />
Pattern vescicolo-bolloso<br />
In presenza di una lesione vescicolo-bollosa a livello intraepidermico<br />
e giunzionale la diagnosi specifica si basa sul riconoscimento<br />
di: i) livello anatomico del distacco; ii) meccanismo<br />
patogenetico responsabile del distacco, e iii) caratterizzazione<br />
dell’infiltrato infiammatorio. Il livello anatomico<br />
del distacco può essere subcorneo, nel contesto dello strato<br />
spinoso, soprabasale o subepidermico. Il meccanismo responsabile<br />
del distacco può essere spongiosi, edema intracellulare<br />
e degenerazione balloniforme o acantolisi (diminuita<br />
coesione intercellulare). Per un accurato inquadramento delle<br />
dermatiti vescicolo-bollose subepidermiche oltre ai dati<br />
clinici è fondamentale l’integrazione con i dati laboratoristici<br />
(immunofluorescenza, immunoistochimica per lo studio<br />
dei costituenti della membrana basale), microscopia elettronica,<br />
ed immunoelettromicroscopia.<br />
Pattern granulomatoso<br />
Le dermatiti granulomatose sono caratterizzate dalla presenza<br />
nel derma e/o ipoderma di aggregati di cellule epitelioidi commiste<br />
a cellule giganti, linfociti, plasmacellule e fibroblasti.<br />
Sulla base delle caratteristiche citoarchitetturali si distinguono<br />
5 tipologie di granuloma: i) tuberculoide, ii) sarcoideo, iii) necrobiotico<br />
(a palizzata), iv) suppurativo e v) da corpo estraneo.<br />
La diagnosi specifica nell’ambito delle dermatiti granulomatose<br />
si basa sul riconoscimento della tipologia e distribuzione dei<br />
granulomi, sulla presenza di aspetti peculiari quali necrosi centrale,<br />
suppurazione o necrobiosi ed infine sulla documentazione<br />
di corpi estranei o microrganismi.<br />
Attraverso un approccio eminentemente pratico sarà illustrato<br />
il metodo diagnostico algoritmico privilegiando quegli aspetti<br />
che possono essere di ausilio nella pratica diagnostica, con particolare<br />
riferimento alle correlazioni clinico-patologiche.<br />
Bibliografia<br />
1 Ackerman AB. Histologic Diagnosis of Inflammatory Skin Diseases:<br />
A Method by Pattern Analysis. Philadelphia: Lea & Febiger, 1978.<br />
2 Ackerman AB, et al. Histologic Diagnosis of Inflammatory Skin Diseases:<br />
An algorithmic method based on pattern analysis. (Second<br />
Edition). Baltimore: William & Wilkins, 1997.<br />
3 Weedon D, Strutton G. Skin Pathology (Second Edition). London:<br />
Churchill Livingstone, 2002.<br />
4 Massi G, Chiarelli C. Atlante di Dermatopatologia. Milano: Masson,<br />
1995.