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Caso 3<br />
Paziente di sesso maschile, dell’età di 45 anni, residente nello<br />
stato di Parà in Brasile, con presenza di una lesione cutanea<br />
alla gamba. La lesione è costituita da una placca iperpigmentata,<br />
a superficie verrucosa, e parziale cicatrizzazione<br />
centrale che conferisce alla lesione un aspetto anulare. L’esame<br />
istologico di un prelievo bioptico cutaneo effettuato sul<br />
bordo della lesione evidenzia un’epidermide con ipercheratosi<br />
ed acantosi irregolare alternata ad aree di atrofia. Nel derma<br />
è presente un denso infiltrato infiammatorio granulomatoso<br />
costituito da linfociti, plasmacellule, istiociti, cellule<br />
epitelioidi e cellule giganti. All’interno dei granulomi sono<br />
presenti corpi sferici raggruppati, di colorito marrone, del<br />
diametro di circa 10 µm, alcuni dei quali presentano una separazione<br />
settale centrale. Sulla base della provenienza geografica,<br />
delle caratteristiche cliniche della lesione e dei riscontri<br />
anatomo-patologici, incluso l’osservazione di corpi<br />
rotondi, marroni, con aspetti di fissazione binaria, viene posta<br />
diagnosi di cromomicosi.<br />
La cromomicosi è una micosi profonda di cute e sottocute<br />
causata da diverse specie di funghi appartenenti alla famiglia<br />
delle Dematiaceae. Questi funghi sono caratterizzati dalla colorazione<br />
marrone e da una capacità di riprodursi per fissione<br />
binaria o multipla. La malattia ha una distribuzione ubiquitaria,<br />
ma compare più frequentemente nelle aree tropicali<br />
e subtropicali. Il contagio avviene dopo traumatismo con<br />
CORSI BREVI - SLIDE SEMINARS<br />
frammenti vegetali contaminati. L’infezione si estende progressivamente<br />
per contiguità, a partire dal punto di entrata,<br />
determinando la formazione di lesioni cutanee verrucose.<br />
L’evoluzione della malattia è molto lenta, potendo, nel corso<br />
di alcuni anni, causare la comparsa di lesioni cutanee che interessano<br />
vaste aree della superficie corporea. L’infezione rimane<br />
quasi sempre limitata a cute e sottocute, e solo in rarissimi<br />
casi, al pari di altre micosi profonde, può interessare organi<br />
interni. La diagnosi si pone sulla base dell’osservazione<br />
dei funghi nei preparati istologici di biopsie cutanee, sia dopo<br />
colorazione con ematossilina-eosina, che con l’utilizzo di<br />
altre colorazioni (PAS, Gomori-Grocott, Fite-Faraco). L’esame<br />
colturale di materiale biologico prelevato dalle lesioni<br />
può confermare la diagnosi e consentire l’identificazione della<br />
specie di fungo che causa l’infezione.<br />
Bibliografia<br />
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