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Corsi brevi - Siapec

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nell’angiomixoma e nei neurotecomi, mentre localizzazione<br />

profonda hanno di solito il liposarcoma mixoide, il condrosarcoma<br />

mixoide extrascheletrico, il sarcoma sinoviale<br />

mixoide e le varianti mixoidi di altri sarcomi fusocellulari come<br />

il leiomiosarcoma e i tumori maligni delle guaine dei nervi<br />

periferici.<br />

I parametri istologici principali per la diagnosi dei tumori<br />

mixoidi sono fondamentalmente l’architettura di crescita, il<br />

pattern vascolare, la cellularità e la citologia; la combinazione<br />

di questi parametri rappresenta la chiave diagnostica più<br />

importante sia nei confronti di lesioni benigne che maligne.<br />

Tumori mesenchimali e lesioni<br />

pseudotumorali in età pediatrica<br />

R. Alaggio<br />

Servizio di Anatomia Patologica, Azienda Ospedaliera, Padova<br />

Le neoplasie mesenchimali dell’età pediatrica per le caratteristiche<br />

morfologiche e cliniche, hanno meritato l’attribuzione<br />

di “borderland between embriology and pathology” coniata<br />

da Willis. La loro classificazione si basa su due principi:<br />

identificazione della cellula “di origine” ed equazione tra<br />

immaturità di tale cellula e malignità. Tale criterio può rivelarsi<br />

una trappola diagnostica per il patologo nell’ area grigia<br />

rappresentata dal vasto gruppo di “tumori” di difficile inquadramento<br />

nosologico costituita da neoplasie vere e proprie,<br />

pseudoneoplasie ed amartomi. Le caratteristiche clinico-radiologiche<br />

di crescita infiltrativa e destruente o la presenza di<br />

mitosi ed atipie citologiche, non rappresentano criteri diagnostici<br />

di malignità, essendo presenti anche in molte lesioni<br />

pseudosarcomatose. Il ruolo delle tecniche ancillari appare limitato:<br />

l’immunoistochimica è importante per la conferma<br />

della linea differenziativa delle cellule costituenti la lesione,<br />

ma inutile ai fini del corretto inquadramento; la caratterizzazione<br />

biomolecolare è importante in casi isolati con specifiche<br />

traslocazioni. La diagnosi finale è quindi frutto della capacità<br />

“investigativa” del patologo in grado di integrare la<br />

clinica ed i dettagli morfologici talora sfuggenti. In questa revisione<br />

saranno esaminati due gruppi di lesioni: quelle simulanti<br />

sarcomi per la presenza di cellule immature ed i veri<br />

“pseudosarcomi” miofibroblastici.<br />

Lesioni con cellule mesenchimali “immature”<br />

Lipoblastoma: il lipoblasto, cellula diagnostica di liposarcoma<br />

in età adulta, è l’elemento talora predominante nel lipoblastoma,<br />

una neoplasia benigna del tessuto adiposo dei primi<br />

3 anni di vita. La diagnosi differenziale con il liposarcoma<br />

mixoide è talora impossibile. L’età è un criterio diagnostico<br />

importante, tuttavia, seppur raramente, il liposarcoma<br />

può insorgere nei primi anni di vita. Le indagini biomolecolari<br />

con l’identificazione della traslocazione tipica del liposarcoma<br />

mixoide t(12;16)(q13;p11) sono fondamentali in casi<br />

selezionati.<br />

Rabdomioma Fetale (RF) ed Amartoma Rabdomiomatoso<br />

(AR): una popolazione di elementi rabdomioblastici in diverse<br />

fasi di maturazione è la caratteristica morfologica del RF,<br />

facilmente confuso con un rabdomiosarcoma embrionale<br />

(ERMS). Le mitosi o l’anaplasia focale sono più frequenti<br />

nell’ERMS, ma possono essere raramente presenti nel RF.<br />

Rispetto al RF l’amartoma rabdomiomatoso, una lesione del<br />

derma superficiale molto rara, con componente muscolare<br />

striata, non mostra elementi immaturi, ma può essere confuso<br />

con un ERMS dermico ben differenziato.<br />

CORSI BREVI - SLIDE SEMINARS<br />

Tumore melanotico neuroectodermico dell’infanzia (MNE-<br />

TI): in una piccola biopsia il MNETI, lesione disembriogenetica<br />

che ricapitola lo sviluppo della retina, può essere facilmente<br />

confuso con un PNET o con un Neuroblastoma per<br />

la predominante popolazione di piccole cellule, talora con<br />

differenziazione neuroblastica e sottile feltro fibrillare di<br />

neuropilo. L’architettura lobulare con gruppi di cellule separati<br />

da setti fibrosi, la presenza di pigmento nelle cellule più<br />

grandi alla periferia dei lobuli sono diagnostici di MNETI.<br />

Lesioni Miofibroblastiche: Neoplasie e Pseudotumori<br />

Le caratteristiche morfologiche delle fibromatosi infantili,<br />

delle miofibromatosi e dei fibrosarcomi e di alcuni degli<br />

“pseudo-sarcomi” come fasciti, miositi e tumore miofibroblastico<br />

infiammatorio, sfumano le une nelle altre rendendo<br />

talora ardua la diagnosi. I criteri diagnostici differenziali si<br />

basano su: caratteristiche differenziative degli elementi miofibroblastici<br />

(in senso fibroblastico o mioide), disposizione<br />

degli elementi (fasci allungati e sfuggenti, a “spina di pesce”,<br />

nodulare), presenza o meno di pattern bifasico, componente<br />

infiammatoria.<br />

Fascite nodulare: l’elevata variabilità morfologica rende<br />

questa lesione l’emblema degli pseudotumori e la causa più<br />

frequente di “errori” diagnostici per la spiccata cellularità e<br />

le numerose mitosi. La presenza di elementi miofibroblastici<br />

con stroma mixoide ed aspetti tipo “cellula in coltura”, combinati<br />

ad una componente infiammatoria e ad emazie stravasate<br />

sono caratteristiche diagnostiche importanti. In alcuni<br />

casi tali aspetti sono estremamente focali e difficili da identificarsi<br />

senza un’attenta ricerca, così come può essere assente<br />

il tipico pattern bifasico con area centrale ipocellulare-mixoide<br />

ed area periferica ipercellulare infiltrativa.<br />

Tumore miofibroblastico infiammatorio (IMT): nato come<br />

pseudo-tumore, l’IMT va definendosi come vera lesione neoplastica,<br />

a variabile potenziale di aggressività, specialmente<br />

se a sede addominale, che lo rende parte di un unico spettro<br />

di lesioni con il Fibrosarcoma Infiammatorio. Le caratteristiche<br />

morfologiche con i tre pattern descritti da Coffin: similfascite,<br />

simil-fibromatosi, simil-cicatriziale dimostrano la<br />

difficoltà di diagnosi differenziale, complicata dalla presenza<br />

di cellule talora mostruose ed alto indice mitotico che possono<br />

suggerire un sarcoma. La componente infiammatoria è un<br />

importante criterio diagnostico, come la positività immunoistochimica<br />

per ALK nei miofibroblasti, presente nel 40% dei<br />

casi.<br />

Miofibromatosi: la miofibromatosi infantile, sia solitaria che<br />

multifocale è caratterizzata da miofibroblasti allungati, con<br />

abbondante citoplasma eosinofilo che conferisce un aspetto<br />

“mioide” alle cellule, disposte frequentemente a formare i<br />

cosiddetti noduli mioidi, che tendono alla erniazione intravascolare.<br />

Non sempre evidente un pattern bifasico con centro<br />

riccamente vascolare con tipico pattern emangiopericitomatoso<br />

e periferia fibrosa ipocellulare. Il trattamento è chirurgico,<br />

con prognosi favorevole.<br />

Fibromatosi desmoide extra-addominale (Fibromatosi Infantile):<br />

la Fibromatosi Infantile è una lesione ad alta cellularità,<br />

con miofibroblasti allungati e margini poco delineati, disposti<br />

in fasci sottili, commisti a collageno, senza noduli mioidi<br />

e senza pattern emangiopericitomatoso, con tipica crescita<br />

infiltrativa alla periferia. La diagnosi differenziale tra fibromatosi<br />

e fibrosarcoma sia infantile che adulto si basa prevalentemente<br />

su cellularità minore, minori atipie e minore probabilità<br />

di necrosi nella fibromatosi.<br />

Fibrosarcoma Congenito-Infantile (CIFS) ed Adulto (AF): Il<br />

CIFS rappresenta un’“area grigia” tra Fibromatosi e AF.<br />

Morfologicamente indistinguibile dall’AF quando mostra fa-

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