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tova e la Soprintendenza per i beni artistici
e storici della Provincia autonoma di Tren-
to. La mostra intende ripercorrere l’intera
vicenda creativa del Romanino e valoriz-
zarne il singolare linguaggio espressivo
alla luce degli studi più recenti sulla cultu-
ra del primo Cinquecento. Pur mantenen-
do al centro dell’iniziativa l’antica residen-
za vescovile, con il suo vasto e prezioso
apparato decorativo, la mostra si propone
di riunire a Trento molte delle opere più
significative del Romanino e di ricostruire il
contesto della sua attività, indagandone le
relazioni con la pittura italiana del suo tem-
po, ci saranno opere di Tiziano, Savoldo,
Moretto, Altobello Melone e Callisto Piaz-
za ma anche i rapporti con la grafica e la
pittura tedesca e con artisti quali: Albrecht
Dürer, Albrecht Altdorfer, ed altri ancora.
Gli affreschi del Castello, con i loro temi di
carattere allegorico, biblico, erotico e mi-
tologico, verranno presentati al pubblico,
dopo la recente conclusione di importan-
ti restauri, che hanno interessato alcune
delle più belle sale dell’antica residenza
vescovile e le loro decorazioni rinascimen-
tali, alla cui realizzazione contribuirono,
per la parte pittorica, oltre al Romanino, a
Dosso Dossi e al fratello Battista, altri va-
lenti pittori, come Marcello Fogolino e Bar-
tolomäus Dill Riemenschneider. In stretto
rapporto con gli affreschi saranno inserite
nel percorso espositivo opere pittoriche
e grafiche di artisti della prima metà del
Cinquecento, particolarmente significative
per la comprensione dell’opera di Roma-
nino, e della sua originale ricezione della
pittura nordica e dell’arte del Manierismo.
A sinistra:
Castello del Buonconsiglio
Loggia del Romanino