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In basso:
Trento, manifestazione studentesca
in Piazza Duomo, 1976
strazione audio e video.
Quanto ai temi privilegiati, dentro gli eventi
della seconda guerra mondiale, il Progetto
intende dar spazio alle esperienze di pri-
gionia; ai momenti delle difficili scelte: la
scelta della resistenza armata o meno e
l’arruolamento di migliaia di giovani tren-
tini nel Corpo di polizia territoriale voluto
dal Reich tedesco; la memoria delle stragi
operate dall’esercito tedesco sul territorio
trentino.
Altri temi del Progetto riguardano poi, tra
guerra e dopoguerra, il dramma degli
esuli istriani che giungono in Trentino con
il loro carico di memorie dolorose.
Infine il Progetto prende in considerazione
la memoria di un periodo cruciale tra gli
anni Cinquanta e anni Sessanta, quando
un deciso mutamento economico e socia-
le trascina con sé stili di vita, identità, lin-
gue e culture. Uno dei risultati più concreti
del Progetto Memoria sarà la creazione
di “archivi” dove saranno rappresentate
esperienze collettive plurime.
Il Progetto Memoria è dunque il mezzo per
far nascere una comunità di voci più gran-
de, una comunità che altrimenti sarebbe
rimasto improbabile. E più questa comu-
nità è numerosa, più è chiamata a rappre-
sentare la realtà di una società, tenendo
viva e feconda la dialettica tra memoria
e storia, storicizzando, in altre parole, i
documenti di memoria, studiando la loro
intenzionalità, la loro formazione, il loro
continuo trasformarsi.
Le prime realizzazioni del
Progetto Memoria
Il 2005 è stato un anno di rodaggio, di
presentazione e di approfondimento sugli
elementi costitutivi del Progetto. Il Progetto
è stato formalmente presentato al pubbli-
co in una intensa giornata di informazione
e di riflessione comune il 16 giugno. Per
aprire la discussione, ancorandola ad un
contesto più ampio di quello locale, si è te-
nuta una tavola rotonda con l’antropologo
Pietro Clemente, lo storico Mario Isnenghi
e il responsabile dell’ICOM per l’Italia, Da-
niele Jalla.
Le iniziative riconosciute dal Progetto
Memoria sono state molteplici: alcune
di carattere locale, raccolte di memorie
e di immagini relative ad una determina
esperienza, poi elaborate da una mostra
che ha coinvolto la comunità di riferimen-
to (una sorta di restituzione di ciò che la
comunità stessa ricorda…), altre più am-
biziose, come il Progetto attivato insieme
alla Fondazione Stava 1985 teso a racco-
gliere le interviste ai sopravvissuti, ai testi-
moni oculari, ai famigliari delle vittime, ai
soccorritori impegnati in quella tragedia.
Ultimati nel 2005 un video-documentario
sulla storia e la memoria del lavoro: “Era
tutto Michelin”, che ha raccolto le voci di
chi in quel grande stabilimento di Trento,
oggi chiuso, ha lavorato e ha vissuto la
maggior parte della propria esistenza. E’
stata poi realizzata, segno che il Progetto
non si rivolge solo al Trentino, la mostra
che valorizza lo straordinario archivio di