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RE ARTù E LA RICERCA DEL SACRO GRAAL - Comune di Parma

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talmente virtuosa da trovare grazia presso Dio che mi <strong>di</strong>ede la<br />

conoscenza verso il futuro ed adesso ti <strong>di</strong>co che la madre<br />

peccaminosa è andata ad avvertire l’antico amante che la loro<br />

tresca è stata scoperta. Quin<strong>di</strong> il peccatore si andrà ad uccidere,<br />

annegandosi in un fiume lì vicino in preda al rimorso”. Tutto<br />

quello che Merlino pre<strong>di</strong>sse si avverò all’istante ed i due furono<br />

rilasciati e la povera ragazza si ritirò in un convento, immersa<br />

in un alone <strong>di</strong> santità e Merlino restò con lei fino ai sette anni,<br />

quando le suore compagne della madre lo mandarono altrove a<br />

stu<strong>di</strong>are.<br />

Capitolo 2<br />

Negli stessi anni, a Londra, il re Costante passò a miglior vita,<br />

lasciando il trono ai due figli ancora troppo piccoli, che si<br />

chiamavano Moine ed Uterpendragon, affidandoli alle cure del<br />

siniscalco Vortigen. Purtroppo Vortigen era un essere infido ed<br />

invi<strong>di</strong>oso del potere dei due bambini, a tal punto che contattò<br />

un sicario, dandogli queste precise istruzioni: ”Pren<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

sorpresa i due principini, mentre dormono nei loro letti ed<br />

ucci<strong>di</strong>li tagliandogli la gola ad entrambi, in modo da non farti<br />

sentire da alcuno”, ma il piccolo Uterpendragon si svegliò in<br />

tempo per fuggire in Gallia.<br />

Venutolo a sapere, Vortigen or<strong>di</strong>nò: ”Fate costruire una torre<br />

che mi avverta per tempo se quel piccolo moccioso ritorno in<br />

patria”, ma la torre crollava sempre, anche dopo <strong>di</strong>verse volte<br />

che costruita sempre più robusta. Nel frattempo il tra<strong>di</strong>tore si<br />

era fatto incoronare dal popolo britannico e vi regnava da vero<br />

tiranno, venuto a sapere del ripetersi del problema, Vortigen<br />

fece chiamare gli astrologi <strong>di</strong> corte e li informò dell’accaduto,<br />

dopo essersi consultanti, questi <strong>di</strong>ssero: ”Bisogna impastare del<br />

cemento col sangue <strong>di</strong> un bambino nato sette anni fa senza<br />

padre”<br />

Dopo tale profezia, Vortigen mandò molti emissari per cercare<br />

il bambino giusto, finché due <strong>di</strong> loro non s’imbatterono in<br />

Merlino, questi come li vide, gli rivolse la parola, <strong>di</strong>cendo<br />

32<br />

accolti con enorme gioia e rispetto; finalmente i festeggiamenti<br />

iniziali terminarono ed Erèc, Enide e Ghivrèt poterono, così<br />

ristorarsi per qualche ora, finché Artù non li mandò a chiamare<br />

davanti a tutta la corte e si fece raccontare tutte le ultime<br />

avventure che avevano avuto nel frattempo, infine i tre<br />

compagni accontentarono il desiderio d’Artù e rimasero a corte.<br />

Un brutto giorno, però, re Lac, padre d’Erèc, morì e quando il<br />

buon cavaliere lo venne a sapere fece in modo <strong>di</strong> offrire le<br />

dovute donazioni, con annesse orazioni e messe per ricordare<br />

l’adorato padre; fatto quanto poteva per ricordare il padre, Erèc<br />

andò da re Artù e <strong>di</strong>sse: ”Mio signore è giunto il momento <strong>di</strong><br />

rimettere tutti i miei posse<strong>di</strong>menti nelle vostre mani, in modo<br />

che possiate farne quanto vi sembra giusto in questo frangente”<br />

”Buon Erèc la cosa migliore che posso fare per voi è quella <strong>di</strong><br />

restituirvi quanto v’appartiene e d’incoronarvi re al posto <strong>di</strong><br />

vostro padre, con la preghiera <strong>di</strong> continuare a risiedere presso <strong>di</strong><br />

me, una volta che abbiate sistemato tutto quanto nel vostro<br />

reame, che in questo momento verserà in un caos veramente<br />

orrendo. Ora non devo far altro che decidere quanto ci avverrà<br />

e la cosa migliore da fare è <strong>di</strong> fare il tutto a Nantes per le<br />

imminenti feste natalizie”. Il giorno fissato per il grande<br />

avvenimento, a Nantes v’era una gran folla <strong>di</strong> baroni, cavalieri<br />

e regnanti giunti su invito d’Artù stesso, sia per rendere<br />

omaggio alla nuova <strong>di</strong>gnità d’Erèc. Una volta che furono tutti<br />

ai propri posti, si <strong>di</strong>ede inizio alla cerimonia con l’investitura <strong>di</strong><br />

quattromila cavalieri, i quali ricevettero da Artù in persona<br />

ricchissimi regali, infine Erèc ed Enide furono incoronati con<br />

enorme sfarzo davanti a tutti gli intervenuti.<br />

Parte Parte <strong>di</strong>ciassettesima: <strong>di</strong>ciassettesima: la la fine fine della della Ta Tavola Ta vola Rotonda.<br />

Rotonda.<br />

Capitolo 65<br />

Passò il tempo ed un giorno re Artù ricevette un’ambasceria <strong>di</strong><br />

Roma, la quale, arrivata alla sua presenza, iniziò a <strong>di</strong>re: ”Sire,<br />

siete colpevole agli occhi del Senato <strong>di</strong> Roma d’avergli<br />

sottratto vasti territori dal suo impero; c’è stato or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong><br />

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