Come eravamo - Campo de'fiori
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18<br />
di<br />
Sandro Anselmi<br />
E’ una storia d’altri<br />
tempi quella che vi<br />
voglio raccontare, una<br />
di quelle storie che<br />
spesso vengono pubblicate<br />
sulle pagine di<br />
questa rivista, sempre<br />
attenta ai ricordi del<br />
passato, che possono<br />
essere di grande insegnamento<br />
per questo<br />
nostro misero presente. La protagonista è<br />
una anziana signora di ottant’anni, di<br />
Fabrica di Roma, conosciuta da tutti per il<br />
suo mestiere di sarta, un mestiere oggi<br />
quasi completamente scomparso perchè<br />
affidato ai macchinari della tecnologia<br />
moderna. Lucia Francola aveva appreso<br />
l’arte del taglio e cucito a Roma, dove<br />
aveva vissuto per qualche anno insieme<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Una “Fabrica” di ricordi<br />
Personaggi, storie e immagini di Fabrica di Roma<br />
Lucia Francola, mani di fata<br />
1961 - In alto da sx: Maria Pia Pulcinelli, Rosanna Pulcinelli, Marilena Narduzzi, Laura Fortuna, Lucia Francola, Angela Alessi.<br />
In basso da sx: Silvana Pulcinelli, Nadia Ricci, Anna Grandi, Lucia Beccaccioli, Rina Tabacchini, Ione.<br />
alla sua famiglia, prima di trasferirsi a<br />
Fabrica di Roma. Una volta stabiltasi qui, si<br />
crea intorno a lei una cerchia di giovani<br />
apprendiste, desiderose di imparare il<br />
mestiere per crearsi un proprio futuro.<br />
Lucia era ricercata in tutta la provincia e la<br />
sua specialità erano gli abiti da sposa.<br />
Accoglie le sue allieve nella propria casa e<br />
arriva ad averne addirittura una venticinquina,<br />
tutte munite di quella particolare<br />
borsetta legata in vita, che le caratterizzava,<br />
contenente tanti fili colorati e utilissima<br />
per appuntare gli immancabili spilli da<br />
sarta. Si inizia quasi per gioco, per passatempo.<br />
Prima una, poi due, poi tre, fino a<br />
che non si diffonde completamente la voce<br />
e si viene a formare una vera e propria<br />
scolaresca casalinga! C’è tanta allegria.<br />
Chiacchiere e risa per alleggerire quei<br />
momenti comunque impegnativi, dove<br />
bisogna mettere a frutto le proprie capacità<br />
mentali di apprendimento e stare molto<br />
attente a non tagliar male le stoffe, prendere<br />
bene le misure, non pungersi con<br />
l’ago...... ricorda con simpatia e nostalgia<br />
il nipote di Lucia, Giovanni, nostro fedele<br />
collaboratore, come, ancora bambino, di<br />
tanto in tanto, gironzolava tra le ragazze,<br />
in cerca di quelle piccole calamite nere,<br />
utilizzate per raccogliere gli spilli a fine<br />
giornata, che tanto lo attraevano. Già da<br />
allora si faceva avanti in lui la curiosità per<br />
questi fenomeni naturali, tutti da studiare!<br />
Quello di Lucia è stato un servizio veramente<br />
utile! Molte di quelle ragazze, cresciute<br />
sotto i suoi occhi, ancora oggi possono<br />
ringraziarla per aver messo a loro<br />
disposizione tutte le sue conoscenze, la<br />
sua maestria, la sua passione!