Come eravamo - Campo de'fiori
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46<br />
Giochi Antichi<br />
La Morra<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Quante volte da bambini abbiamo sentito parlare di questo gioco, con<br />
il quale i nostri nonni avevano trascorso interi pomeriggi e serate, in<br />
mancanza di meglio, ma che forse era molto meglio di come li si trascorre<br />
oggi. Abbiamo cercato di farcelo spiegare, facendo le prime<br />
prove proprio con loro e poi sfidando gli amici di scuola, magari durante<br />
la ricreazione. Ma la morra è uno dei giochi più antichi e semplici<br />
del mondo, come testimoniano anche le raffigurazioni ritrovate in una<br />
tomba egizia, dove il defunto stende il braccio con un numero, contrapposto<br />
ad un altro giocatore, o una pittura vascolare greca, dove a<br />
giocare sono Paride ed Elena. Nel mondo latino è Cicerone a dare per<br />
iscritto la testimonianza dell’esistenza di questo gioco, indicandolo con<br />
il nome di “micatio”, dal verbo “micare”, ossia protendere e più precisamente<br />
“micare digites”, quindi stendere le dita. Successivamente fu<br />
molto praticato dai soldati nelle trincee durante la Grande Guerra, e poi dagli anziani e dai giovani di tutti i paesi, tanto da assumere<br />
un nome diverso da luogo a luogo e da dialetto a dialetto.Il gioco consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati<br />
con le dita dai giocatori, che simultaneamente tendono il braccio, mostrando il pugno o stendendo un numero di dita a scelta.<br />
Solitamente i giocatori gridano, quasi a voler intimorire l’avversario, un numero da 2 a 10, la morra, usando spesso forme dialettali,<br />
storpiandoli o modificandoli, fino a ridurli ad un monosillabo. Il giocatore che indovina il numero conquista il punto, e vince chi arriva<br />
prima al punteggio deciso a priori. Se entrambi i partecipanti indovinano la somma, il gioco continua e nessuno guadagna il punto. Si<br />
può giocare uno contro uno o a squadre, dove il fattore fortuna viene messo da parte per far posto ad abilità e strategie.<br />
Forse sarebbe meglio abbandonare per un po’ la play station e farsi una bella partita a morra!<br />
Questo è il Miguel<br />
Bosè nostrano, alias<br />
Carlo Casaluce che<br />
emulo dell’originale<br />
ne segue le orme di<br />
cantante (vedi locandina<br />
accanto).<br />
Il sosia<br />
Miguel Bosè<br />
Se assomigliate a un personaggio famoso, portate le vostre foto in<br />
redazione ed esse verranno pubblicate .