10.06.2013 Views

Come eravamo - Campo de'fiori

Come eravamo - Campo de'fiori

Come eravamo - Campo de'fiori

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

quei pochi anni di attività , tra i palchi di<br />

mezzo pianeta (arrivando a realizzare fino<br />

200 concerti all’anno) e sedute in studi di<br />

registrazione , riuscendo ad incidere ore<br />

ed ore di nastri con materiale, per qualità,<br />

composito , che costituirà , dopo la sua<br />

morte, avvenuta il 18 settembre del 1970<br />

,in circostanze “chiarite a metà” ,in una<br />

stanza del Samarkand Hotel di Notting<br />

Hill a Londra , un “giacimento sonoro” da<br />

sfruttare per innumerevoli pubblicazioni .<br />

Molti “sciacalli” si sono radunati nel corso<br />

degli anni intorno alla “polpa musicale<br />

Hendrixiana” e non lasceranno<br />

“R.I.P.osare “ per un paio di decenni il<br />

nostro Jimi , fino a quando , nei ’90 ,la<br />

famiglia Hendrix , il padre Al e la sorellastra<br />

Janie in testa , fonda la società<br />

“Experience Hendrix” , che ,contando<br />

anche sulle collaborazioni del fedelissimo<br />

tecnico del suono di Jimi , Eddie Kramer, e<br />

di un giornalista e storico della musica<br />

pop/rock , John McDermott , inizia un’opera<br />

puntuale di difesa , catalogazione ,<br />

restauro,acquisizione di documenti, intentando<br />

non poche controversie legali per<br />

la tutela del patrimonio artistico ed economico<br />

del proprio congiunto. Le diverse<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori 9<br />

centinaia di ragazzi che accorsero al teatro<br />

Brancaccio per assistere alle 4 esibizioni<br />

della “The Jimi Hendrix Experience” , distribuite<br />

tra pomeriggio e sera di venerdi<br />

24 e sabato 25 maggio ,ebbero modo di<br />

conoscere molto di ciò che il “vento anticipatore<br />

“dei resoconti della stampa aveva<br />

“ soffiato” quanto a tenuta musicale e<br />

scenica di Hendrix ,come ad esempio il<br />

suo repertorio di “trucchi” con la sue<br />

diverse chitarre , ora suonate con i denti<br />

o al di sopra della testa , battute sul palcoscenico<br />

a “concludernel’esistenza”<br />

, sfregate contro<br />

l’asta del microfono<br />

ad ottenerne<br />

stridori lancinanti<br />

,con emissioni<br />

ritoccate dalle circuitazioni<br />

dei tanti<br />

effetti “sottomessi”<br />

ai suoi<br />

piedi ; e , non<br />

ultime , le espressioni<br />

facciali di Jimi<br />

,solidali,per intensità<br />

, con le pressioni<br />

canalizzate<br />

giù per le sue dita<br />

sulla tastiera ad<br />

architettare<br />

armonie-melodie …rumore per la realizzazione<br />

di quell’ alchimia musicale di blues<br />

, rhythm’n’blues ,psichedelia messa a<br />

punto in anni e anni di dura gavetta nei<br />

club del “chitlin circuit”: locali sparsi negli<br />

States ,frequentati in prevalenza da gente<br />

di colore,con ribalta offerta alla musica e a<br />

piatti di “raffinata gastronomia” a base<br />

di ….. frattaglie di porco ! Due giorni<br />

intensissimi per Hendrix e soci che , tra un<br />

concerto e l’altro ebbero modo di visitare il<br />

Colosseo e far tardi al …proprio concerto<br />

(!) , partecipare ad una jam session “all<br />

night long “ memorabile coinvolgendo<br />

diversi musicisti del “giro Romano e non “<br />

, al Titan ,il club Romano che con il suo<br />

promoter , Massimo Bernardi , aveva<br />

organizzato , fondamentalmente con (e<br />

per) grande passione , il tour Italiano del<br />

“Chitarrista” ; la platea si tentò di “preriscaldata”<br />

con esibizioni di artisti nostrani<br />

che ,per la verità, furono mal sopportate<br />

dal pubblico già ampiamente “fuori giri”<br />

per l’ aspettativa della materializzazione<br />

di Hendrix: Jimi stesso ,nel corso di uno<br />

dei suoi show ,dovette fermarsi e chiedere<br />

al pubblico di…tacere , tanto era sovrastante<br />

sulla musica l’eccitazione della pla-<br />

di Carlo Cattani<br />

tea !<br />

< Che emozione quella volta che ballai<br />

al Brancaccio di Roma prima di un<br />

concerto di Jimi Hendrix e lui mi<br />

passò a due millimetri di distanza: se<br />

uno non è stato fan, figurarsi se può<br />

capire i bisogni dei suoi fans ! ><br />

…..Sono affermazioni di un Renato Zero<br />

, all’epoca quasi diciottenne e ai “primi<br />

metri ” della sua “long way to the top”,<br />

che figurava , come ballerino, nel cast di<br />

quegli artisti ingaggiati dall’organiz-<br />

zazione del Titan a far da “antipasto” alla<br />

platea rumoreggiante . Sotto il palco del<br />

teatro Brancaccio , un luogo dimostratosi<br />

poco adatto alla “fame di energia” di<br />

Hendrix ,tanto da dover spegnere luci e<br />

lucette, finanche quelle dei bagni , per<br />

“far fare merenda e cena“ ai suoi amplificatori<br />

, tra i ragazzi ,arrivati anche da<br />

fuori Roma con viaggi “traversi” pur di non<br />

mancare all’evento,c’era un allora quattordicenne<br />

Roberto Ciotti ,il “NOSTRO”<br />

ChitarrAutore in Blues , che ,come si<br />

apprende dalla sua recente autobiografia<br />

; ”UNPLUGGED-una vita senza fili”<br />

(Castelvecchi editore ) : . Ritroveremo Hendrix e<br />

Roberto Ciotti ,di cui nel frattempo sarà<br />

uscito in edicola il primo DVD+ CD “Live<br />

in Rome “ , sul n° 52 . < Jimi era<br />

capace di frantumare una chitarra<br />

nuovissima senza nessun indugio.Ma<br />

Jimi amava le sue chitarre,e quelle<br />

più vecchie non le rompeva mai >(Eric<br />

Barret ,tecnico di palco di Hendrix) .

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!