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Come eravamo - Campo de'fiori

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34<br />

Le storie<br />

di<br />

Max<br />

...continua dal numero 51<br />

L’esperienza con la Ricordi dura solamente<br />

due anni, dal 1968 al 1970. La casa discografica,<br />

proprio prima della rottura, però,<br />

le fa incidere Notte nera, un 45 giri a bassa<br />

tiratura, destinato alla finale di<br />

Canzonissima ‘70, alla quale non riuscirà<br />

mai ad arrivare. Troppe delusioni e troppo<br />

poco successo per un’artista che aveva<br />

raggiunto grandi ed immediate soddisfazioni<br />

e che aveva tutte le carte in regola<br />

per poterne guadagnare altre! E’ così che<br />

Rita decide di far ritorno alla RCA, la prima<br />

etichetta che si era interessata a lei. Dopo<br />

aver vinto il concorso canoro Festival degli<br />

sconosciuti di Ariccia, nel 1962, infatti, la<br />

RCA, che aveva avuto modo di apprezzare<br />

il talento della giovanissima<br />

cantante, le propone un provino<br />

presso i propri studi di registrazione.<br />

Rita si presenta interpretando<br />

Le mille bolle blu e<br />

Coriandoli, di Mina e Tango del<br />

mare, un vecchio brano riportato<br />

al successo da Betty Curtis.<br />

Arriva subito il contratto da<br />

parte della casa discografica e<br />

la giovane cantante inizia ad<br />

incidere già alla fine dell’estate<br />

di quello stesso anno.<br />

Mina, indirettamente, le porta<br />

fortuna per una seconda volta.<br />

La pantera di Cremona, infatti,<br />

era stata scelta dagli autori per<br />

far parte del cast del programma<br />

televisivo Studio Uno di<br />

quell’anno, ma la diva annuncia<br />

di essere incinta e non può<br />

accettare la proposta. Bisogna,<br />

dunque, trovare una sostituta e<br />

l’obbiettivo si sposta sulla in<br />

erbe Rita, ammirata, qualche<br />

mese prima, in una puntata<br />

della trasmissione televisiva di<br />

Enzo Trapani, Alta pressione, al<br />

fianco di Gianni Morandi, anche<br />

lui agli esordi. Alla Pavone viene<br />

affidato uno spazio di pochi<br />

minuti, dove deve esibirsi insie-<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Rita Pavone<br />

di Sandro Anselmi<br />

me ad un gruppo di ragazzini e<br />

ragazzine, tra i quali c’era un<br />

ancora sconosciuto Renato<br />

Zero, che indossano delle particolari<br />

camice con il collo alto ed<br />

inamidato, dal quale deriva,<br />

appunto, il nomignolo di<br />

Collettoni. Hanno il compito di<br />

aprire lo show, ballando sulle<br />

note di un twist, intitolato<br />

Abbiamo sedici anni, cantato da<br />

Gianni Morandi e Roby Ferrante,<br />

un’altra giovane promessa, il cui<br />

futuro, però, sarà tragicamente<br />

stroncato da un incidente stradale.<br />

Prima che la morte lo<br />

cogliesse prematuramente,<br />

riesce a scrivere, per Rita, il<br />

brano Alla mia età, che insieme<br />

a <strong>Come</strong> te non c’è nessuno e<br />

Cuore, versione italiana di<br />

Heart, interpretata da Wayne<br />

Newton, portano Rita ad essere<br />

una stella internazionale e<br />

diventano il suo lasciapassare<br />

nel mondo, nonostante la difficoltà<br />

ad affermare la musica italiana<br />

negli altri Paesi, dove si<br />

prediligono la musica e i cantanti<br />

nazionali.

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