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semio 5.indd - Andrea Valle - Università degli Studi di Torino

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2. PRESENTAZIONE DEI CONTRIBUTI<br />

I testi qui raccolti, tutti redatti nel 2005, partono, in un modo o nell’altro, da una<br />

propria originale prospettiva che non ricalca il filo rosso della socio<strong>semio</strong>tica<br />

per come si è sviluppata negli anni Novanta, ma <strong>di</strong> cui non mancano i riflessi<br />

per le poste teoriche che ha saputo mettere in luce. Inoltre, la raccolta offre<br />

approcci e accenti alquanto <strong>di</strong>versificati, tanto da costruire un tessuto <strong>di</strong> voci<br />

non sovrapponibili, ma che nell’insieme vanno a costituire un quadro <strong>di</strong> mobilitazione<br />

della ricerca <strong>semio</strong>tica nel suo complesso. In questo senso, nel presente<br />

numero <strong>di</strong> Semiotiche il lettore non troverà alcun programma comune in vista <strong>di</strong><br />

una socio<strong>semio</strong>tica (o <strong>semio</strong>tica delle pratiche), al punto che alcuni contributi<br />

criticano dall’esterno le stesse basi su cui è costituita la relativa specificità <strong>di</strong><br />

questo in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> ricerca. Quello che il lettore potrà sperabilmente trovare è<br />

uno spirito con<strong>di</strong>viso nel praticare la <strong>semio</strong>tica, basato sul rifiuto <strong>di</strong> riduzionismi,<br />

soprattutto quando, come in questo caso, si ha la sensazione <strong>di</strong> inoltrarsi<br />

in terreni malcerti, almeno rispetto al proprio ambito <strong>di</strong>sciplinare. L’auspicio è<br />

così che anche questa serie <strong>di</strong> saggi possa testimoniare allora della vocazione<br />

con cui è nata la rivista Semiotiche sotto l’impulso <strong>di</strong> Gian Paolo Caprettini,<br />

vale a <strong>di</strong>re quella <strong>di</strong> uscire da atteggiamenti <strong>di</strong> scuola per un confronto libero,<br />

trasversale ma anche vivamente contrastato delle posizioni registrabili oggi nel<br />

nostro campo <strong>di</strong>sciplinare.<br />

La natura originaria dei contributi qui raccolti è <strong>di</strong>versa; alcuni hanno un<br />

impianto più strettamente saggistico, altri sono testi <strong>di</strong> relazioni convegnistiche<br />

lasciate nella loro originaria stesura per la lettura. I loro punti <strong>di</strong> convergenza<br />

tematici sono il testo e le pratiche; l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una o <strong>di</strong> entrambe le<br />

nozioni viene declinato come ri<strong>di</strong>segnamento <strong>di</strong> un’intera problematica <strong>di</strong>sciplinare.<br />

In questo senso, il percorso argomentativo che i contributi raccolti<br />

hanno in comune sfocia generalmente in una ra<strong>di</strong>calizzazione consequenziale<br />

a queste assunzioni concettuali <strong>di</strong> base, implicate, del resto, in qualsivoglia<br />

approccio <strong>semio</strong>tico.<br />

Proprio perché in passato siamo già intervenuti in maniera sistematica sulla<br />

relazione tra testo e pratiche (Basso 2002), non vogliamo qui surrettiziamente<br />

rischiare <strong>di</strong> imporre una lettura privilegiata sui saggi qui contenuti e abbiamo<br />

preferito allargare il paesaggio attuale della ricerca, giustapponendo anche<br />

<strong>di</strong>rezioni teoriche che qui potrebbero non trovare <strong>di</strong>rettamente manifestazione.<br />

La ricchezza del momento attuale sta proprio nella pluralità <strong>di</strong> vedute e nella<br />

qualità dei <strong>di</strong>versi contributi.<br />

Per tale ragione ci siamo limitati ad offrire al lettore solo una breve sintesi<br />

dei no<strong>di</strong> teorici affrontati <strong>degli</strong> articoli, senza entrare nel merito o nei meriti<br />

<strong>di</strong> essi.<br />

Per quanto sia importante ragionare sulla testualità, resta poi il fatto che l’analisi<br />

testuale <strong>di</strong> singoli casi non consente alla <strong>semio</strong>tica <strong>di</strong> porsi in <strong>di</strong>alogo con le altre<br />

scienze umane rispetto a questioni che riguardano le trasformazioni storiche<br />

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