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PROTEZIONE DEI RIFUGIATI: Guida al diritto internazionale ... - Unhcr

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Inoltre, i paesi d’asilo devono individuare e proteggere quella piccola minoranza di persone<br />

che non può far ritorno <strong>al</strong> paese d’origine, compresi coloro che hanno gravi motivi,<br />

derivanti da passate persecuzioni. Coloro che non desiderano tornare dovrebbero<br />

avere accesso <strong>al</strong>le procedure d’asilo.<br />

La protezione temporanea non deve continuare troppo a lungo, anche se le circostanze<br />

che l’hanno originata non sono migliorate perché le condizioni minime di protezione<br />

non dovrebbero essere prolungate a tempo indeterminato. Gli Stati dovrebbero ricorrere<br />

<strong>al</strong>le loro abitu<strong>al</strong>i procedure d’asilo, ovvero disciplinare in qu<strong>al</strong>che modo la residenza<br />

dei beneficiari. L’UNHCR può offrire consigli su questioni qu<strong>al</strong>i l’opportunità della<br />

protezione temporanea, il trattamento da accordare ai beneficiari e quando e come<br />

mettere fine a t<strong>al</strong>e protezione.<br />

“La Conferenza esorta la comunità internazion<strong>al</strong>e a fornire,<br />

in maniera appropriata e tempestiva, assistenza umanitaria<br />

e sostegno ai paesi nei qu<strong>al</strong>i affluiscono rifugiati e sfollati<br />

e, in particolare, a fornire cure e mezzi di sussistenza<br />

<strong>al</strong>le popolazioni.”<br />

99esima Conferenza dell’Unione Interparlamentare, aprile 1998<br />

“In situazioni caratterizzate da afflussi in massa i richiedenti<br />

asilo dovrebbero essere ammessi nello Stato nel qu<strong>al</strong>e hanno<br />

cercato originariamente rifugio e, se t<strong>al</strong>e Stato è incapace<br />

di accoglierli in maniera duratura, esso dovrebbe comunque<br />

ammetterli <strong>al</strong>meno su base temporanea e fornire loro<br />

protezione conformemente ai principi elencati di seguito.”<br />

Conclusione N. 22 (1981) del Comitato Esecutivo dell’UNHCR<br />

Proteggere le persone che non corrispondono <strong>al</strong>la<br />

definizione di rifugiato: la protezione sussidiaria<br />

Alcuni individui necessitano di protezione internazion<strong>al</strong>e anche se, dopo l’esame delle<br />

loro istanze, è evidente che essi non soddisfano i criteri contenuti nella definizione<br />

di rifugiato della Convenzione. Si tratta gener<strong>al</strong>mente di persone in fuga da conflitti armati,<br />

gravi disordini interni o <strong>al</strong>tre forme di grave pericolo che non hanno tuttavia <strong>al</strong>cun<br />

legame con le clausole della Convenzione. Queste persone rientrano nella definizione<br />

<strong>al</strong>largata di rifugiato contenuta nella Convenzione dell’OUA e nella Dichiarazione di<br />

Cartagena, e sono anch’esse di competenza dell’UNHCR. A queste persone dovrebbe<br />

essere attribuito, per tutto il tempo necessario, uno status form<strong>al</strong>e e leg<strong>al</strong>e con diritti<br />

e doveri ben precisi. I parlamentari possono rivolgersi <strong>al</strong>l’UNHCR per indicazioni<br />

nel determinare l’opportunità di porre fine <strong>al</strong>la cosiddetta “protezione sussidiaria” per i<br />

rifugiati.<br />

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