Relazione Preliminare - Comune di Volla

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RELAZIONE PRELIMINARE PIANO URBANISTICO COMUNALE zone e in termini di eventuali compensazioni volumetriche, di cessione di aree per parcheggi e attrezzature, e infine legate alla realizzazione di piani attuativi. Le regole della trasformazione: La normativa dovrà permettere la utilizzazione ottimale di tutte le risorse disponibili (prime fra queste il patrimonio edilizio esistente e tutte le aree residue già incluse nell'abitato) e di consentire la immediata operatività del Piano generale senza dover ricorrere necessariamente ai Piani esecutivi. L‟intero corpus normativo dovrà essere strutturato con l‟obiettivo di: accelerare l‟attuazione del piano facilitando l'intervento diretto e finalizzandolo al raggiungimento di soddisfacenti standard abitativi sia attraverso il disegno di dettaglio della viabilità minore sia attraverso norme di autoregolazione (volumi aggiuntivi in cambio della cessione gratuita delle aree di uso pubblico ricadenti nel lotto, ecc.); incentivare il recupero del patrimonio edilizio, favorendo la riutilizzazione delle aree già urbanizzate attraverso l‟ampliamento altimetrico e planimetrico degli edifici esistenti (a condizione che non aumenti il carico urbanistico), e la loro sopraelevazione (a condizione che siano rispettate le norme antisismiche e le visuali libere dei vicini); disincentivare l‟abusivismo edilizio attraverso norme che da una parte consentono di ampliare le abitazioni a condizione che non aumenti il carico di utenza sul territorio (che viene controllato attraverso il numero di abitazioni e non attraverso il volume), dall‟altra trasformano l‟eventuale violazione del piano da parte di un proprietario in una corrispondente riduzione delle unità immobiliari realizzabili dagli altri proprietari del comparto (in modo da trasformare l‟abuso urbanistico in una lesione di un diritto reale, tutelato molto più efficacemente dalla legislazione e profondamente radicato nella cultura della comunità); migliorare la qualità dell'intervento nell'edificato attraverso prescrizioni capaci di garantire il recupero delle regole antiche della costruzione, dell'uso delle risorse locali e dell'inserimento nell'ambiente attraverso procedure di autovalutazione (verifica di compatibilità); controllare la qualità dell'ambiente urbano di nuova realizzazione e di quello rurale attraverso la definizione di norme relative alle distanze e agli arretramenti capaci di 56
RELAZIONE PRELIMINARE PIANO URBANISTICO COMUNALE incentivare la produzione di un tessuto compatto e ricco quanto quello antico, ma adatto alle esigenze attuali di comfort abitativo e di accessibilità; ridurre la vulnerabilità degli edifici in rapporto ai rischi vulcanico e sismico attraverso specifiche norme che a) prescrivano di dimensionare le coperture in modo che resistano ai sovraccarichi derivanti da un‟eruzione vulcanica sub-pliniana, b) consentano di collegare gli edifici tra loro per coprire con strutture orizzontali sismoresistenti le aree di passaggio pubblico e c) eliminino o completino i tompagni del piano terra che generano la pericolosa “colonna corta”. ridurre i consumi energetici della città incentivando sia il miglioramento delle qualità di coibenza degli involucri edilizi che l‟installazione di impianti solari, termici o fotovoltaici. Le modalità d'intervento La normativa che disciplina le modalità di attuazione del Piano sarà perciò elaborata con il criterio di: limitare i Piani esecutivi obbligatori alle sole aree nelle quali le caratteristiche dell'edificazione (ad esempio edifici ravvicinati) o della proprietà fondiaria (lotti piccolissimi) rendono impossibile lo sfruttamento edilizio delle aree senza un intervento urbanistico preventivo; investire con Piani esecutivi pubblici le aree edificate da ristrutturare (i nodi della viabilità portante urbana) o quelle in cui le attrezzature pubbliche da realizzare sono prevalenti (Centro Città, Interventi qualificanti). stimolare la comunità ad una tutela attiva delle risorse ambientali, storiche e culturali di cui dispone prevedendo che in tutti quei casi in cui l'intervento diretto risulti particolarmente delicato (tessuto edificato di pregio, prossimità di monumenti o edifici notevoli, aree di notevole valore ambientale, ecc.) si allarghi il ventaglio ed aumenti l'entità delle trasformazioni possibili se il progetto viene corredato da uno studio di dettaglio della compatibilità dell'intervento a farsi con il contesto ambientale (fisico e umano) esistente; predisporre i criteri standards e gli strumenti operativi da utilizzare a tal fine affinché lo studio degli effetti prodotti sull'ambiente risulti tecnicamente rigoroso e non sia esposto ad una valutazione discrezionale dell'Amministrazione. 57
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