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capitolo iii - metodologia e disegno della ricerca - Unitn-eprints.PhD ...

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organizzative, ma si attivano processi di ri-produzione del sistema ideologico-culturale<br />

sotteso all’organizzazione. La terza sezione del <strong>capitolo</strong> è infine dedicata all’analisi delle più<br />

rilevanti categorie politiche in uso, imperniate su un pervasivo paradigma lavorista, dai tratti<br />

accumulativi, familisti e privatistici del lavoro.<br />

Secondo un’architettura opposta e speculare, di cui verranno in seguito discusse le ragioni (si<br />

veda a tal proposito il terzo <strong>capitolo</strong>, dedicato alla <strong>metodologia</strong> e al <strong>disegno</strong> <strong>della</strong> <strong>ricerca</strong>),<br />

l’itinerario analitico approntato per la sezione di Metropolis – anch’esso composto di tre<br />

sezioni – prende avvio proprio dove termina quello di Contrada, vale a dire dall’analisi delle<br />

categorie interpretative politiche, oggetto <strong>della</strong> prima sezione del <strong>capitolo</strong>. Entro una cornice<br />

metropolitana, caratterizzata da un’elevata frammentarietà e complessità sociale, i codici e i<br />

repertori ideologico-culturali dei/lle militanti appaiono fortemente diversificati e, per taluni<br />

aspetti, persino contraddittori. A tale disomogeneità viene data una ricomposizione<br />

attraverso una serie di costruzioni ideologiche e simboliche, che ruotano attorno<br />

all’identificazione di una comunità, di partito e territoriale al contempo. La seconda sezione<br />

prende in esame i processi identitari e le pratiche politiche che, attraverso il continuo ricorso<br />

al dispositivo simbolico del confine, danno corpo alla visione comunitaria, territoriale e di<br />

partito al contempo. Infine, il <strong>capitolo</strong> prende in esame le pratiche e i valori attorno ai quali<br />

viene organizzata e rappresentata la militanza, a loro volta in rapporto di costruzione e<br />

rafforzamento reciproco con il piano ideologico-culturale.<br />

L’ultimo <strong>capitolo</strong> cerca infine di operare una ricomposizione interpretativa dei principali<br />

elementi analitici emersi: le analogie e le differenze tra le due sezioni vengono riorganizzate e<br />

interpretate, tanto su un piano ideologico-culturale, quanto su un piano di forme<br />

organizzative, alla luce dei due assi analitici sottesi al lavoro nel suo complesso, vale a dire la<br />

collocazione territoriale e organizzativa entro l’asse centro-periferia. Come si vedrà, le due<br />

sezioni per molti versi tratteggiano fisionomie di partito ben distinte, che evidenziano un<br />

rapporto opposto e speculare tra territorio e politica, le due polarità concettuali entro le quali<br />

si dispiega il programma leghista. Tali divergenze trovano tuttavia una ricomposizione ed<br />

una sostanziale coerenza identitaria ed ideologica entro due principali costruzioni concettuali<br />

che, per ampiezza e capacità strutturante, assumono i contorni di due veri e propri paradigmi<br />

interpretativi politico-culturali, da me identificati nel concetto di comunità territoriale<br />

corporativa e di partecipazione impolitica.<br />

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