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capitolo iii - metodologia e disegno della ricerca - Unitn-eprints.PhD ...

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Tornando all’oggetto specifico di interesse <strong>della</strong> presente trattazione, le formazioni partitiche<br />

organizzate attorno all’espressione del conflitto centro-periferia verranno qui di seguito<br />

denominate etnoregionaliste. Non si tratta di una scelta terminologica immune da potenziali<br />

critiche, dal momento che vi sono altre etichette sotto le quali possono essere categorizzati i<br />

fenomeni politici che presenterò qui di seguito, tra cui etnonazionalismo, nazionalismo,<br />

regionalismo (Tronconi, 2009) 4 .<br />

Nonostante gli elementi di ambiguità presenti nel termine, questa scelta terminologica ha a<br />

mio giudizio il vantaggio di “unire due aspetti essenziali del fenomeno in questione: il<br />

sentimento di appartenenza e di solidarietà verso una comunità contrassegnata da un qualche<br />

tipo di confine culturale, a cui rimanda la radice ethnos, e la concentrazione territoriale a<br />

livello substatale” (Ivi, p. 27). Questa declinazione del fenomeno politico include alcuni<br />

partiti del panorama dell’Europa occidentale, escludendone altri. Non rientrano infatti nei<br />

criteri sopra esposti i partiti il cui territorio di comunità etnico-nazionale coincida con quello<br />

statale (ad esempio il Front National francese o il Movimento Sociale Italiano); parimenti,<br />

sono esclusi dalla definizione i partiti concentrati territorialmente in un ambito regionale, che<br />

tuttavia non prevedano come aspetto saliente del proprio progetto politico la rappresentanza<br />

di interessi etnici (si veda a titolo d’esempio l’esperienza <strong>della</strong> Pds tedesca, presente per<br />

ragioni organizzative solo nei Länder <strong>della</strong> ex DDR) (Tronconi, 2009).<br />

I partiti etnoregionalisti possono essere suddivisi in diversi tipi anche a seconda del loro<br />

grado di radicalità: partiti protezionisti, orientati alla difesa di identità culturali; partiti<br />

autonomisti, che richiedono uno speciale grado di autonomia all’interno di un quadro<br />

statuale unitario; partiti nazionalfederalisti, volti alla riorganizzazione dello Stato unitario in<br />

senso federale; partiti eurofederalisti, che richiedono autonomia o indipendenza basandosi<br />

sul concetto politico di Europa delle regioni; partiti separatisti, che lottano per la piena<br />

indipendenza; partiti irredentisti, il cui obiettivo è quello di essere annessi ad un altro Stato<br />

nazionale (Ibidem).<br />

Anche la questione del posizionamento di queste formazioni sull’asse destra sinistra appare<br />

complessa. Da questo punto di vista i partiti etnoregionalisti tendono spesso ad eludere un<br />

posizionamento netto, ben rappresentando, come abbiamo visto, l’indebolimento del cleavage<br />

destra-sinistra, dal punto di vista macro del mutamento socio-politico. Ricerche comparate<br />

sull’Europa occidentale (Tronconi, 2009; de Winter, 1998) mostrano tuttavia come la<br />

maggioranza di questi partiti si attesti su posizioni moderate, pur coprendo un ampio spettro<br />

4 Per una rassegna delle possibili definizioni dei concetti di etnia, regione, stato e nazione si rimanda a Tronconi<br />

(2009) e Connor (1995).<br />

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