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della CARTA GEOLOGICA D'ITALIA alla scala 1:50.000

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Il sistema multifalda del Gran San Bernardo occupa una posizione strutturale intermedia all’interno del<br />

Dominio Pennidico e si estende, con relativa continuità, lungo tutta la parte esterna dell’arco alpino<br />

occidentale partendo dal Vallese fino a Briançon dove viene coperta da terreni meso-cenozoici<br />

sovrascorsi; esso torna poi ad affiorare più a sud nei pressi di Acceglio, fino alle coste liguri.<br />

La Falda del Gran San Bernardo è costituita da un basamento pre-Triassico, una successione di<br />

parascisti talora carboniosi associati a prodotti vulcanici (Permo-Carbonifero), una successione di<br />

carbonati triassici simili a quelli appartenenti al dominio Austroalpino, una successione di sedimenti<br />

pelagici di età Giurassico-Cretaceo. Nell’arco alpino occidentale, il basamento <strong>della</strong> Falda del Gran San<br />

Bernardo affiora in corrispondenza <strong>della</strong> Zona di Acceglio, del Massiccio d’Ambin, <strong>della</strong> Zona di Sapey,<br />

<strong>della</strong> Vanoise meridionale o Massiccio di Chasseforêt, <strong>della</strong> Vanoise settentrionale o Massiccio del M.<br />

Pourri-Bellecôte e, più estersamente, d<strong>alla</strong> Val d’Aosta (Massiccio del Ruitor) al Vallese.<br />

1.3.1. - Il basamento pre-mesozoico<br />

Il basamento pre-mesozoico viene suddiviso in due complessi, uno polimetamorfico ed uno<br />

monometamorfico (BOCQUET, 1974). Il primo è costituito da una sequenza di parascisti, presumibilmente<br />

pre-cambriani, associati a rocce magmatiche sia acide che basiche. Vi si distinguono tre principali eventi<br />

metamorfici prealpini ad un primo evento in facies eclogitica (THÉLIN et alii, 1990) seguono due eventi di<br />

medio grado, uno di più alta pressione, con blastesi di cianite (BAUDIN, 1987) e l’altro di bassa pressione<br />

osservato sia nel basamento del Ruitor (BOCQUET, 1974) sia nel basamento brianzonese ligure<br />

(CORTESOGNO, 1984). Il basamento monometamorfico è costituito da successioni che poggiano sullo<br />

zoccolo polimetamorfico e considerate di età compresa tra il Carbonifero superiore ed il Permiano<br />

superiore (Zona Houillère). In base alle osservazioni fatte nella Vanoise settentrionale (GUILLOT &<br />

RAOULT, 1984) e nel Massiccio d’Ambin (GAY, 1970a, b) il contatto tra il basamento monometamorfico<br />

e quello polimetamorfico sembra essere primario.<br />

1.3.2. - Le coperture meso-cenozoiche<br />

Le successioni sedimentarie meso-cenozoiche <strong>della</strong> Falda del Gran San Bernardo (Zona Brianzonese<br />

<strong>della</strong> letteratura francese) testimoniano l’evoluzione di un bacino subsidente interessato da un regime<br />

tettonico regionale a carattere distensivo (STAMPFLI & MARTHALER, 1990)<br />

La successione stratigrafica mostra una sorprendente omogeneità lungo tutto l’arco alpino, dalle Alpi<br />

liguri ai Grigioni, tanto che la definizione di Brianzonese deriva principalmente d<strong>alla</strong> peculiarità delle<br />

sequenze mesozoiche più che dalle caratteristiche del basamento.<br />

La successione è caratterizzata da quarziti basali di età triassica inferiore, che testimoniano<br />

l’ingressione marina sul continente. Esse sono seguite da una successione di piattaforma carbonatica che<br />

si sviluppa attraverso tre cicli principali: il primo (Anisico) è caratterizzato d<strong>alla</strong> deposizione di calcari, il<br />

secondo (Anisico-Ladinico) d<strong>alla</strong> deposizione di dolomie chiare e dolomie scure ed il terzo (Ladinico<br />

superiore) è costituito da dolomie subtidali. Nel Trias superiore la subsidenza subisce un temporaneo<br />

arresto, come testimoniato da depositi lagunari ed evaporitici e da una lacuna stratigrafica,<br />

corrispondente a gran parte del Liassico, talvolta testimoniata da depositi residuali indicanti l’emersione<br />

<strong>della</strong> piattaforma triassica o di parte di essa. Lo sprofondamento definitivo <strong>della</strong> piattaforma carbonatica<br />

avviene tra il Dogger ed il Malm, periodo in cui incomincia la deposizione a carattere pelagico (sequenze<br />

calcaree e siliceo-marnose). Le pelagiti del Cretaceo superiore-Paleocene contengono notevoli volumi di<br />

brecce a testimonianza di un’intensa attività tettonica sin-sedimentaria. L’evoluzione sedimentaria<br />

continua fino all’Eocene con la deposizione dei calcari nummulitici e delle sequenze torbiditiche del<br />

Priaboniano che segnano la fine <strong>della</strong> sedimentazione.<br />

1.3.3. - Il Massiccio d’Ambin<br />

Il Massiccio d’Ambin affiora come una larga antiforme nelle Alpi Cozie a cavallo del confine tra Italia<br />

e Francia. Esso emerge in corrispondenza di una grande culminazione assiale al di sotto di vari elementi<br />

tettonici appartenenti <strong>alla</strong> Falda Piemontese. ARGAND (1911) e HERMANN (1938) associarono il

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