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della CARTA GEOLOGICA D'ITALIA alla scala 1:50.000

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Questa unità tettonostratigrafica è costituita al suo interno da tre unità geometriche sovrapposte da<br />

piani di sovrascorrimento a basso angolo, questi ultimi contrassegnati da brecce tettoniche a spese di<br />

dolomie. L’unità strutturale intermedia forma una grande piega coricata Est-vergente, ad asse NNE-SSW,<br />

ben visibile sul versante orientale <strong>della</strong> catena dei Re Magi. Nel suo insieme, questa unità non mostra<br />

evidenze di riequilibrazione metamorfica. E’ tuttavia presente una debole foliazione di natura tettonica,<br />

definita dall’orientazione preferenziale dimensionale (OPD) <strong>della</strong> mica bianca, osservabile solo in rari<br />

livelli arricchiti in silicati.<br />

La successione stratigrafica è costituita da:<br />

Micascisti (mcr)<br />

Visibili in due affioramenti lungo il contatto tettonico <strong>alla</strong> base dell’unità (Comba <strong>della</strong> Gorgia e quota<br />

2.545 ad Est di Pian dei Morti), sono costituiti da micascisti cloritico-albitici a grana fine di colore verdenerastro<br />

± milonitici. Sono stati interpretati come scaglie di substrato pretriassico brianzonese implicate<br />

nella zona di taglio basale.<br />

Complesso dei Re Magi (crm)<br />

Si tratta una potente successione calcareo dolomitica mediotriassica in facies di piattaforma<br />

carbonatica, a chiara affinità brianzonese, descritta in dettaglio da CABY (1964). Lungo la cresta<br />

meridionale <strong>della</strong> Punta delle Quattro Sorelle, sono state distinte le seguenti subunità litostratigrafiche:<br />

- crm a: dolomie scure a patina di alterazione grigia e calcari bioturbati assimilabili ai “Calcaires<br />

vermiculés” delle successioni brianzonesi (Anisico);<br />

- crm b: calcari grigio-scuri, talvolta a patina di alterazione rossastra, con al tetto calcari bioturbati di<br />

aspetto “tigrato” (Ladinico inferiore); dolomie e calcari dolomitici grigio-scuri, talvolta “fetidi”, con livelli<br />

di brecce dolomitiche a clasti arrotondati, assimilabili alle “<br />

brianzonesi (Ladinico sup.); dolomie biancastre e dolomicriti a patina di alterazione chiara, in strati sottili,<br />

alternati a dolomie grigio-scure (Ladinico sommitale). In quest’ultima facies è stato rinvenuto, <strong>alla</strong> base<br />

<strong>della</strong> cresta NE delle Quattro Sorelle, un livello di probabili cineriti triassiche.<br />

Marmi rosati (mrm)<br />

Marmi rosati laminati, intensamente ripiegati, correlabili con i “Marbres de Guillestre” delle<br />

successioni brianzonesi e pertanto ritenuti di età giurassica superiore. Affiorano sporadicamente <strong>alla</strong><br />

testata <strong>della</strong> Comba <strong>della</strong> Gorgia.<br />

Calcescisti carbonatici (ccm)<br />

Calcescisti carbonatici massicci, a patina di alterazione di colore ocraceo, costituiti da prevalente<br />

calcite cui si associano mica bianca, quarzo e rara albite. Affiorano sporadicamente <strong>alla</strong> testata <strong>della</strong><br />

Comba <strong>della</strong> Gorgia e sono correlati ai “Marbres cloriteux” delle successioni brianzonesi (Cretacico<br />

sup.).<br />

2. - UNITA’ OCEANICHE<br />

2.1. - UNITÀ TETTONOSTRATIGRAFICA DELL’ALBERGIAN<br />

Affiora per una limitata estensione in destra orografica del Torrente Chisone, al margine SE del foglio,<br />

ed è separata dall’unità di Cerogne-Ciantiplagna da una fascia di deformazione subverticale a direzione<br />

circa N60E. Questa struttura, di estensione regionale, si estende da Cervières (nella valle <strong>della</strong> Durance)<br />

al Colle delle Finestre (v. schema tettonometamorfico). Nell’area del foglio controlla l’orografia dell’alta<br />

Valle Chisone ed è visibile solo come strutture fragili minori nella parte alta dei versanti.<br />

L’unità tettonostratigrafica dell’Albergian è interpretata come un’unità oceanica perché al margine<br />

meridionale del foglio (Gran Muels) e più a Sud, nel Foglio “Cesana”, affiorano rocce basaltiche<br />

corrispondenti ad un vero e proprio substrato oceanico ed una copertura ridotta che mostra affinità liguri.<br />

Soprattutto le metabasiti mostrano spettacolari associazioni metamorfiche in facies scisti blu. La<br />

successione stratigrafica è costituita da:<br />

Metabasalti (met)

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