della CARTA GEOLOGICA D'ITALIA alla scala 1:50.000
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Sotto questa dicitura sono stati riuniti i prodotti dell’alterazione in situ del substrato roccioso e delle<br />
coperture superficiali ed i sedimenti provenienti d<strong>alla</strong> rielaborazione delle formazioni quaternarie<br />
inalterate. Litofacies e potenza variano alquanto in funzione <strong>della</strong> natura delle aree sorgenti: sedimenti fini<br />
massivi con spessori significativi, seppure non superiori a qualche metro, si osservano negli areali di<br />
affioramento delle successioni metasedimentarie a prevalenti calcescisti, soprattutto nei settori più elevati<br />
dei versanti interessati da diffusi e imponenti fenomeni di creeping superficiale. La distribuzione<br />
pressoché ubiquitaria <strong>della</strong> coltre eluvio-colluviale in corrispondenza delle unità a calcescisti è determinata<br />
d<strong>alla</strong> bassa resistenza e dall’elevata alterabilità di queste rocce e dalle pessime condizioni lito-strutturali in<br />
cui versa l’ammasso roccioso per effetto dei ricorrenti fenomeni di deformazione gravitativa profonda.<br />
La coltre detritico-colluviale, caratterizzata da una struttura massiva di tipo matrix supported, si<br />
diversifica rispetto <strong>alla</strong> coltre eluvio-colluviale per la presenza di un’apprezzabile frazione detritica più o<br />
meno residua, che rappresenta una componente di rilievo del sedimento; la coltre detritico-colluviale è<br />
distribuita prevalentemente nelle aree di affioramento del basamento cristallino del Massiccio d’Ambin e<br />
delle unità carbonatiche del dominio brianzonese.<br />
La scelta di rappresentare in alcuni settori <strong>della</strong> carta la distribuzione <strong>della</strong> coltre eluvio-colluviale e<br />
detritico-colluviale è legata all’impossibilità oggettiva di giungere ad un’interpolazione locale affidabile<br />
del substrato pre-quaternario.