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CAPITOLO VII
CENNI STORICI SUL BRIGANTAGGIO
Il brigantaggio o banditismo, sotto un certo aspetto, è una forma alquanto primitiva di
contestazione sociale organizzata. Forse la più antica che si conosca 1 .
Sicuramente è questo che i poveri, in numerose società, vedevano nel brigantaggio. Essi
perciò appoggiavano i banditi, li idealizzavano o ne facevano addirittura dei miti, come in
Inghilterra con Robin Hood, che tolse ai ricchi per donare ai poveri e non commise mai
delitti se non per difesa o per giusta vendetta, come
1 Per quanto riguarda l'origine del brigantaggio, riportiamo l'intervista fatta nell'anno 1983 allo storico Franco
Cardini, professore di Storia Medievale all'Università di Firenze.
Benché ci sia anche un brigantaggio del tempo antico, ammette il Cardini, l'origine del fenomeno vero e
proprio « sta nell'Europa del passaggio fra l'Alto e Basso Medioevo, nel momento della polverizzazione dei
poteri pubblici. Quando, verso il decimo-undicesimo secolo, la società in qualche modo si ricuce, si cerca di
mettere un freno a certi atti : è in questo momento che nasce il fuorilegge come bandito perché quando uno
Stato si riorganizza, lo fa sulla base di leggi ed è la legge che definisce il fuorilegge ». Poi così esemplifica «
Il contadino abituato, nelle comunità di villaggio medievale, a considerare come usi comunitari un certo tipo
di diritto di pascolo o di far legna, quando arriva una legge che invece ridistribuisce la terra sulla base della
liceità dell'acquisto privato, il contadino prova ad appropriarsi di nuovo dei pascoli e della legna che un tempo
erano di uso pubblico, quindi diventa fuorilegge. Poiché c'è un contrasto fra la legge stabilita e la consuetudine,
talvolta la trasgressione nasce da qualcosa nella quale il gruppo si riconosce, allora si ha il banditismo sociale
alla Robin Hood... Si potrebbe fare un rapporto fra certi animali e i banditi, per esempio il lupo di Gubbio... È
interessante ciò che dice S. Francesco quando spiega alla popolazione di Gubbio che il lupo, poveraccio, rubava
e uccideva perché aveva fame ».
Il Prof. Mario Sbriccoli dell'Università di Macerata, pure intervistato, dice che non vi furono briganti davvero
politicizzati in certi passaggi politici
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