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Untitled - Pontelandolfo news

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nel Meridione il generale Pallavicini 30 (Fig. 15) con un forte contingente dell'esercito regolare.<br />

La legge fu definita dagli stessi storici liberali « strumento di dispotismo arbitrario e<br />

furibondo ».<br />

Ma al di là di tanto rigore, il brigantaggio aveva i giorni contati anche per altre ragioni.<br />

Sebbene i motivi della sua protesta erano umani, essi si svolgevano in senso contrario alla<br />

storia, perché erano a favore « dell'assolutismo dei Borboni e contro la borghesia e gli<br />

istituti liberali che avevano trionfato in Europa e in Italia » 31. Quelle efferate violenze<br />

erano quindi le ultime manifestazioni delle disperate rivolte dei contadini che non avevano<br />

un preciso programma di rivendicazione, né una conduzione unitaria delle loro forze.<br />

Nel 1865 la campagna per la repressione del brigantaggio era praticamente terminata, ma<br />

solo con la presa di Roma nel 1870, il fenomeno scomparve quasi del tutto. Il Sud risultò<br />

pacificato, ma lo fu solo esteriormente, perché le cause sociali che avevano alimentato il<br />

brigantaggio non vennero rimosse e molti di quei problemi, che lo determinarono, si sono<br />

trascinati fino ai nostri giorni.<br />

Una certa storiografia di ieri paragonò il brigantaggio meridionale simile a un'esplosione di<br />

anarchia e di volgare criminalità.<br />

Qualcuno 32 lo definì un tentativo legittimista di abbattere il governo unitario per una<br />

restaurazione borbonica; qualche altro ancora lo ritenne una vera e propria guerra sociale 33.<br />

In tempi più<br />

sotterrato vivo, / senza bara e senza sepoltura (cfr. S. BASALISCO, op. cit., p. 56) »<br />

30 Emilio Pallavicini di Priola (Genova 1823 - Roma 1901), generale di fanteria e poi dei bersaglieri, partecipò<br />

alla guerra di Crimea e alla 2° Guerra d'Indipendenza. Gli fu affidata la repressione del brigantaggio fra il<br />

1861 e il 1865, meritandosi una medaglia d'oro. Fu Senatore dal 1880 e primo aiutante di campo di Umberto<br />

I.<br />

31 A. MILANESI e F. PALLESCHI, La questione meridionale, Ed. La Scuola, Brescia, 1981, p. 61.<br />

32 MASSARI - CASTAGNOLA, Relazione della commissione d'inchiesta sul brigantaggio, in Riv. Villari, Il Sud<br />

nella storia d'Italia, Bari, 1957.<br />

33 Lo storico Franco Molfese ne dà questa interpretazione : « Il brigantaggio è la sola guerra che la classe<br />

contadina riesce a condurre quando lotta da sola. Indubbiamente, tra i briganti non pochi furono quelli che la<br />

miseria, l'ignoranza, la mancanza di un lavoro certo, ed anche gli istinti perversi, spinsero a malfare e a porsi fuori<br />

della legge comunemente accettata per soddisfare biechi impulsi di vendetta e di rapina. Ma molti altri furono<br />

posti,<br />

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