Untitled - Pontelandolfo news

Anche Mazzini e Garibaldi, secondo Denis Mack Smith, erano ritenuti da molta gente «
anarchici fuorilegge quando erano in vita, ma in seguito furono santificati dalla moralità
popolare... e abbiamo visto rispettabili governi conservatori innalzare monumenti con
gratitudine a degli aspiranti assassini come (Felice) Orsini 8 e (Guglielmo) Oberdan » 9.
Questi fatti fanno pensare che anche oggi vi è, purtroppo, molta inquietudine, perché
nella società del nostro tempo ci sono, sì, tante cose che vanno per il verso giusto, ma tante
altre sono da cambiare radicalmente. Finanche nelle democrazie più progredite ci sono spesso
sacche di ingiustizia sociale considerate intollerabili da molti.
Secondo lo storico Smith « qualsiasi democrazia è destinata a crollare se permette -di
apparire pubblicamente una specie di paravento per perpetuare l'ingiustizia ».
Per il resto dobbiamo francamente riconoscere che una certa dimensione del dissenso e
della protesta è legittima e indispensabile nelle procedure democratiche.
Che fine faranno ora le statue, le insegne e i souvenirs con l'immagine del barbuto arciere del Cantone di
Uri?
Mondo strano : mentre da un lato si creano miti che durano poco tempo, dall'altro c'è la preoccupazione di
distruggere quelli che « sono consacrati dal tempo e che hanno riempito i nostri sogni (cfr. Famiglia cristiana,
ibidem)».
8 Felice Orsini, patriota italiano (Meldola, Forlì, 1819 - Parigi, 1858), frequentò l'Università di Bologna, dove si
laureò. Fondò la società segreta Congiura italiana dei figli della morte, per cui fu arrestato e condannato all'
ergastolo. Amnistiato, continuò la sua attività e fu deputato alla Costituente romana. Pubblicò le Memorie e
documenti intorno al governo della repubblica romana e collaborò con Mazzini. Riparò in Inghilterra dove,
influenzato dal repubblicano francese Simon Bernard, decise di compiere un attentato contro Napoleone III, che
era ritenuto traditore della Carboneria. La sera del 14 gennaio 1858 furono lanciate tre bombe contro la carrozza
imperiale, ma sia Napoleone ,III che la moglie Eugenia rimasero illesi, mentre tra la folla vi furono otto morti
e circa 150 feriti. Per tale attentato fu arrestato e giustiziato.
9 Guglielmo Oberdan, irredentista italiano (Trieste 1858 - 1882), frequentò l'Università di Venezia e di Roma.
Venuto a conoscenza che l'imperatore Francesco Giuseppe si sarebbe recato a Trieste nel settembre 1882, decise
di compiere un attentato contro lo stesso imperatore austriaco, ma fu scoperto dalla polizia e giustiziato.
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