Untitled - Pontelandolfo news

amministrativa del Meridione, cioè drastico aumento delle tasse, servizio militare
obbligatorio, spoliazione dei conventi e delle congregazioni religiose, creazione -di una classe
di privilegiati costituita dai patrioti più in vista che ebbero grossi compensi e alte cariche,
sfruttamento delle attività economiche locali a vantaggio di quelle del Nord, diffusione
della disoccupazione e della povertà 2 0, asportazione di riserve e fondi in oro dal Banco di
Sicilia e dal Banco di Napoli pari al doppio delle altre banche della penisola, debito
pubblico del Piemonte assegnato al Meridione. Un ventennio più tardi, Giustino Fortunato 21
rilevò che nelle regioni meridionali « l'Italia stessa non è se non servizio militare, tassa sul
macinato e dazio di consumo ».
Era fatale quindi che tanto malcontento scoppiasse con violenza dando luogo a quel
fenomeno detto poc'anzi.
I briganti del Sud non ebbero la caratteristica della esasperazione e della sete di
guadagno che si esprimono nella criminalità comune, ma erano briganti nel senso
etimologico della parola 22,
20 Povertà : quando ci fu la prima riunione dell'esercito reazionario, ossia delle bande brigantesche lucane, la
folla gridava al suo capo brigante Crocco : Guagliò, mò f ernisce la rivoluzione dei galantuomini e comincia
quella della povera gente... Comincia qua, la rivoluzione delle pezze al culo! E sulla strada di Melfi si cantava
Giamm'a spass, a spass, / viva lu Re e lu popele bass,
che ci ha dato la farina, / viva lu Re cu la Regina
Il brigante Carmine Donatello Crocco « fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore
della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del
popele bass, contro la durezza dei Piemontesi» che portarono nel nostro Meridione dolorose novità, cioè tasse,
sequestri, fucilazioni e povertà (cfr. CARLO ALIANELLO~, L'erediti della priora, Ed. Feltrinelli, Milano, 19'80,
pp. 126,127, 568).
21 Giustino Fortunato (Rionero in Vulture, Potenza, 1848 – Napoli 1932), scrittore e uomo politico, dedicò tutta
la sua attività allo studio della questione meridionale, demolendo il mito di un Meridione ricco, fertile per
natura e impoverito soltanto dall'incuria degli uomini. Fu deputato e senatore.
22 Brigante deriva dalla voce gallica briga, che vuol dire forza, prepotenza. Dal gallico briga si passò al latino
medievale brigator, cioè attaccabrighe, e poi all'italiano brigante. Da briga deriva anche brigata, cioè forza, a
cui va ricondotto il nome brigante che una volta era, più che un bandito, un uomo d'arme appartenente a una
brigata. Brigata significa compagnia.
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