Miscellanea Ex Libris, 2011. PDF 898 KB - Toni Pecoraro
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Testo ricavato dal sito:<br />
http://www.exlibrismed.it/piemontesi.html<br />
novembre 2010<br />
1999 - <strong>Ex</strong> <strong>Libris</strong> d’arte.<br />
Formato 17x24, pagine 48, brossura a punto metallico, in bianco e nero, 30 illustrazioni.<br />
Testi di Bruno Quaranta, Remo Palmirani.<br />
Note biografiche degli artisti<br />
Rari desideri di Collezionista<br />
Non è semplice spiegare, a chi è estraneo al mondo dell’ex libris, fatto di consuetudini e di regole<br />
inveterate, quale sia la molla che spinge a collezionare e studiare oggetti che, pur se attraenti,<br />
sopportano l’eccezionale svantaggio di non avere un mercato. È un fatto assodato che, là dove il<br />
danaro non circola, l’interesse è sempre di pochi, o di pochissimi. Si tratta di una legge di sistema,<br />
di cui nessuno può ragionevolmente meravigliarsi.<br />
Che vengano etichettati come idealisti ed ingenui, o che, con patetico compiacimento, si<br />
autodefiniscano niente meno che gentiluomini resi sodali dal puro e salvifico amore per l’arte e per<br />
la bibliofilia, fa ben poca differenza: gli exlibristi sono identificati come dilettanti! (1)<br />
In un mondo in cui la professionalità, vera o falsa che sia, riempie in ogni momento le chiacchiere<br />
di tutti, diventando l’unico e reale imperativo categorico, e dove è abituale chiamare professionisti<br />
persino i ladri e le prostitute, il dilettante diventa il nemico pubblico numero uno, ed esserlo<br />
rappresenta il vizio supremo, innominabile.<br />
Curiosamente però, oggi i tuttologi proliferano in progressione geometrica, ingenerando non solo<br />
una insostenibile confusione delle lingue, ma anche provocando la messa in un canto dei<br />
competenti.<br />
Eppure il mondo dell’ex libris è così complesso e diversificato, talmente ricco di storia e di<br />
significati palesi e nascosti, da meritare almeno l’attenzione che si deve ad altre forme di arte.<br />
Questo perché l’ex libris, soprattutto nella sua “specie” artistica, e quindi separata dai collegamenti<br />
con il libro (in funzione del quale pare sia nato, ma senza il quale può tranquillamente vivere)<br />
rappresenta un documento sconosciuto e prezioso per interpretare i meccanismi che portano al<br />
collezionismo d’arte e quindi ai rapporti fra l’autore di un’opera e colui che la possiede.<br />
La vocazione multipla dell’ex libris, che va dal teoricamente illimitato (la zincototipia o la<br />
xilografia) alla serie dichiarata (l’acquaforte, ad esempio) lo porta, ma questo vale anche per altre