Miscellanea Ex Libris, 2011. PDF 898 KB - Toni Pecoraro
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definizioni conclusive, per molti resta di fondamentale importanza distinguere ciò che è erotico da<br />
ciò che è invece pornografico, anche se da tempo si è affermata la generale consuetudine di<br />
designare tutti questi ex libris come erotici, qualunque sia il grado di “aggressività” dell’immagine.<br />
E il problema non è certo di facile soluzione.<br />
Poiché erotismo e pornografia trovano nelle immagini il loro intermediario naturale, e questo<br />
accade anche quando si resta nell’ambito della parola scritta, appare evidente che , per la sua<br />
particolare natura di “ponte” fra l’oggetto-libro e il soggetto-lettore, oltre che per la possibilità di<br />
diventare una aggiuntiva e personalissima illustrazione di un determinato libro o insieme di libri,<br />
l’ex libris rappresenta l’esempio peculiare di una tale relazione.<br />
Restando nell’ambito della nostra ricerca possiamo dire che la grafica definibile come erotica è<br />
quella in cui il visibile viene utilizzato per evocare ciò che non si può vedere, mentre pornografica è<br />
l’opera che in qualche modo risulta oscena, cioè, secondo l’etimologia latina , “ob scena”, che<br />
significa “ciò che non si può mostrare apertamente sulla scena”.<br />
All’inizio di questo scritto abbiamo ricordato come negli ultimi trent’anni l’ex libris erotico sia stato<br />
oggetto di numerose pubblicazioni e di diverse mostre un po’in tutta Europa. A tale proposito è<br />
importante sottolineare come gli autori di monografie e cataloghi di ex libris erotici abbiano<br />
costantemente rivolto la propria attenzione verso gli artisti che hanno prodotto queste opere, senza<br />
mai considerare l’importanza fondamentale dei committenti, e dei collezionisti , di ex eroticis.<br />
Come sanno tutti coloro che a diverso titolo si interessano di ex libris, questa forma d’arte si basa su<br />
di un particolare rapporto fra il committente dell’opera grafica e il suo autore. Una situazione del<br />
genere non ha corrispondenze nel mondo collezionistico e trova attinenze solo nelle grandi opere di<br />
committenza pubblica ed ecclesiastica.<br />
Chi conosce la storia dell’ex libris, e in particolare dell’ex libris erotico, sa bene che non è possibile<br />
prescindere dall’essenziale attivismo dei grandi committenti, ai quali si deve la vitalità che ancora<br />
oggi questa particolare forma di arte grafica continua ad avere. Studiando l’ex libris erotico degli<br />
ultimi decenni ci si rende facilmente conto di quanto siano ricorrenti i nomi di alcuni titolari, e di<br />
come questi titolari siano riusciti spesso a fare eseguire opere di una elevata qualità artistica.<br />
L’obiettivo principale della nostra pubblicazione, e della mostra che ne consegue, è quello di fare<br />
conoscere i nomi dei più importanti collezionisti di ex eroticis attualmente in attività, presentando di<br />
ognuno le opere più importanti che portano il loro nome.<br />
A ben guardare apparirà chiaramente come questi promotori hanno impostato i propri ex libris<br />
personali, e quindi la propria collezione, in modo individuale, a dimostrazione che l’erotismo (e<br />
l’osceno) sfuggono ad una definizione precisa ed univoca, potendo assumere aspetti del tutto<br />
differenti.<br />
Come il lettore avrà modo di riscontrare, ognuno dei collezionisti che abbiamo scelto ha dichiarato<br />
quale è il numero degli ex eroticis che possiede. Poiché le differenze quantitative risultano essere<br />
notevoli (si va dagli oltre 20.000 fogli di Blum ai circa 800 di Palmirani e di Read), anche<br />
basandomi sulla mia conoscenza della materia in questione, credo si possa affermare che queste<br />
oscillazioni numeriche non dipendono tanto da una maggiore o minore importanza del collezionista<br />
quanto dalla sua personale interpretazione di che cosa si possa definire erotico (od osceno).