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Miscellanea Ex Libris, 2011. PDF 898 KB - Toni Pecoraro

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di squisite finezze di segni, le sue figure forse appaiono evanescenti e delicate nella sfumatura ma la<br />

sua tecnica è robusta, il segno potente ed espressivo, la composizione è meravigliosamente curata.<br />

Emilio Mantelli studiò egli pure all'Accademia di Firenze, preferendo e coltivando lo studio del<br />

nudo, le sue composizioni xilografiche policromiche sono pochissime, degne di nota: Autoritratto<br />

(due legni); Copertina per la Fedra (tre legni) tragedia musicale, poesia di Gabriele d'Annunzio,<br />

musica di Ildebrando da Parma; <strong>Ex</strong> libris di A. M. Dazza (due legni); Le ispiratrici (due legni -<br />

grigio e rosso); O beata solitudo, o sola beatitudo (tre legni). Il Mantelli si è dedicato alla xilografia<br />

da pochi anni e benché ignaro completamente della tecnica ha saputo progredire con uno sforzo di<br />

volontà grandissima, modificandosi gradatamente. Le sue prime incisioni apparivano ingenue e<br />

risentivano l'imitazione voluta degli antichi maestri; dopo i rapidi miglioramenti della tecnica ci<br />

appare più corretto nella sua irruenza focosa e giovanile, studioso della composizione più che della<br />

tecnica, le sue xilografie sono originali, sincere e quando egli avrà completamente trovato la mano<br />

docile all'espressione violenta del bulino, sorvegliando minutamente ogni tratto, le sue xilografie<br />

policrome miglioreranno certamente in finezza d'espressione.<br />

Gino Carlo Sensani, è il più strano ed il più originale di tutti gli xilografi italiani, ricercatore<br />

minuzioso del raffinato e del meraviglioso, poco convincente qualche volta ma sempre espressivo<br />

nella semplicità voluta. Il Sensani ha voluto esprimere le sue idee sulla xilografia moderna (15)<br />

molto discutibili. Beato il Sensani che vede l'incisione in legno tornare a rivivere in Italia la sua<br />

vera vita d'arte! lo non sono della sua opinione, la sbaglierò grossolanamente, ma per il momento<br />

non vedo che potenti e forti tentativi nati meravigliosamente in qualche regione per opera di<br />

volenterosi giovani, non ancora vera e completa vita. Si è al principio del movimento, la produzione<br />

è chiusa in poche pubblicazioni, il pubblico italiano non s'interessa come dovrebbe alla xilografia,<br />

noi vediamo nella xilografia un campo vastissimo, fertile da coltivare, ma è necessario un lavoro<br />

continuo, indefesso, per raggiungere l'ideale; poco si è fatto in<br />

(13) «Eroica» - Anno II, volume II, fascicolo VI; cfr. pag. 244.<br />

(14) Riprodotta dai legni originali nell'opera già citata di Camillo Monnet.<br />

(15) L'incisione in legno è tornata a vivere in Italia la sua vita d'arte per l'attività di un gruppo di pochi artisti che<br />

l'hanno tolta dalle pastoie dei mestieranti e si sono messi con amore ad incidere il legno per il legno, e hanno dato nuove<br />

e belle prove.<br />

L'incisione in legno è in se stessa un'arte grande e semplice e compiuta, per la quale sono inutili e spesso dannose le<br />

eccessive virtuosità tecniche: con un solo legno si possono ottenere effetti bellissimi: la xilografia è bella in quanto si<br />

sente il legno, ed è necessario tener conto del sentimento dato dal materiale stesso; per questo io credo che siano su<br />

falsa strada gli artisti che trattano la xilografia come la pittura, ed abusano nel numero dei legni e che con sapienti<br />

tirature fanno quasi dei facsimili di acquarelli, olii. Le incisioni a più legni sono bellissime quando si mantengono nei<br />

limiti permessi dal materiale. Non si può ne si deve imporre una tecnica unica: ogni artista ha la propria; ma è<br />

assolutamente necessario che l'artista senta il legame che esiste tra il legno ed il ferro, e che veda con chiarezza e<br />

semplicità quello che il legno può dare.<br />

L'incisione in legno è compiuta in se stessa e poche cose hanno stile quanto una xilografia bene intesa; la xilografia non<br />

renderà mai la natura perfettamente, ne sarà sempre un'interprete magnifica: è quello che nessun artista deve<br />

dimenticare. Gino Carlo Sensani - «Eroica» - ottobre-novembre 1913.<br />

(16) Alfred Peter. - «<strong>Ex</strong> Iibris» mit einer Einfuhrung von Richard Braungart, Munchen, 1908.<br />

- Kunstdruckerei Berschi, Basel.<br />

Alfred Peter. - Ein junger Holzschneider. Eduard Dillman - Osterreichische <strong>Ex</strong> libris Gesellschaft, 1908.

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