A Torino il Movimento xilografico fu iniziato con una pubblicazione sugli <strong>Ex</strong> libris del Conte Emilio Budan. (19) decorato da legni originali del prof. Monnet. Si deve dunque ringraziare il Monnet d'aver trapiantato a Torino l'amore della xilografia e di aver saputo riunire intorno a sé gli amatori. Il pittore Mario Reviglione aveva già inciso diversi legni che restarono per molto tempo inediti, citerò fra i migliori: Ritratto della madre; Ritratto del poeta Cerrina; L'<strong>Ex</strong> libris personale; L'<strong>Ex</strong> libris di C. Cerrina; L'Urlo nel bosco. Prese parte al concorso bandito dall'editore Hans Rink, per un <strong>Ex</strong> libris, presentando una xilografia originale. Un anno dopo uscì il Supplemento al primo volume (20) e oltre alle decorazioni xilografiche del Monnet vedemmo sorgere un nuovo xilografo: Carlo Turina e pubblicato l'<strong>Ex</strong> libris del Reviglione per l'amico C. Cerrina. Queste due pubblicazioni portarono tra gli amatori specialmente il gusto per la xilografia e crebbe l'interesse per questo ramo geniale della piccola stampa incisa. Veramente poco o quasi nulla s'era fatto per la xilografia e nelle esposizioni piemontesi non si vedeva comparire nessuna incisione su legno. L'Associazione della Stampa subalpina organizzava poco tempo dopo un ballo dei bambini al teatro Eden ed il biglietto d'ingresso fu decorato da una indovinata xilografia del Turina, che esponeva pure le sue incisioni alla Società degli amici dell'Arte, piccoli studi semplici di dimensioni quasi microscopiche, d'una finezza tecnica veramente esagerata sì da confonderli con riproduzioni fotomeccaniche, né si poteva parlare di movimento xilografico con questi embrionali saggi limitati a un genere speciale, quello delle marche di biblioteca (<strong>Ex</strong> libris), che generalmente interessano una parte sola degli amatori della stampa incisa. I pochi xilografi piemontesi si riunirono volenterosi al gruppo dell'Eroica collaborando colle loro forze all'incremento della xilografia italiana, così vediamo riprodotte nel numero dedicato alla xilografia (21) ricomparire i legni del Monnet (l'Aveugle), (22) M. Reviglione (<strong>Ex</strong> libris Cerrina), (23) del Turina: (Iniziale, <strong>Ex</strong> libris del Labò, paesaggio invernale). (24) All'Esposizione Internazionale di xilografia a Levanto vediamo crescere il numero degli xilografi piemontesi; oltre i già citati artisti espongono le loro opere: Golia: (Caricatura del Duca degli Abruzzi, Caricatura di Teodoro Roosvelt) (25) - G. Manca: (Figurina, Caricatura di Leonardo Bistolfi) 26 - Angelo Enrie: (Autoritratto) - G. piovano: (Serie d'<strong>Ex</strong> libris). Come si osserva la maggior produzione xilografica fiorisce ove qualche persona spinta da una amorosa religione inizia piccole scuole di xilografia, con una feconda propaganda induce gli editori a servirsi della xilografia come mezzo migliore della decorazione del libro, spinge i bibliofili e gli amatori a decorare i loro libri di una Marca di Biblioteca xilografica, di intestare con belle incisioni in legno la carta da lettere. Intorno al professore Monnet, sotto la sua sagace e solerte guida si riunì una piccola scuola xilografica composta in gran parte di dilettanti xilografici che nulla o quasi nulla sapevano di tecnica, sotto la sua direzione sbocciarono i primi fiori dovuti al bulino del marchese dottor Faustino Curlo, A. Sacerdote, C. Calandra, G. Ferreri, C. Dondona, ing. (17) Francesco Nonni incise una diecina almeno di xilografie policrome in quattro o più legni. Mi sono limitato a citare solamente quelle pubblicate nella rivista «L'Eroica». (18) Tutte queste notizie generali verranno completate e dai resoconti della presente esposizione di Venezia, e dai fascicoli individuali dell' «Eroica» che dovranno ancora uscire. (19) Conte Emile de Budan. - «Guide international des Collectionneurs d'<strong>Ex</strong> libris» - Orné de bois originaux de C. Monnet, d'une planche hors texte de P. A. Gariazzo et de nombreuses reproductions d'<strong>Ex</strong> libris (dont quatre en couleurs, hors texte). Edition de Henri Schioppo, imprimeur de la Ville, Turin 1907. (20) Camille Monnet. - «supplement au guide international des Collectionneurs d'<strong>Ex</strong> libris» - Orné d'une planche hors texte coloriée à la main (<strong>Ex</strong> libris A. Hohenbuch) de gravures sur bois et dessins originaux par C. Turina e C. Monnet, de nombreuses reproductions d'<strong>Ex</strong> libris par MM. Turina, E. des Robert, P. A. Gariazzo, H. Nelson, M. Reviglione, E. Ballatore di Rosana, E. Cotti, C. Monnet. Causerie preface du Marquis Curlo. - Edition de Henri Schioppo, imprimeur de la Ville, Turin, 1908. (21) E. Cozzani. - «La bella scuola» (studio sulla xilografia in Italia) illustrato da 27 xilografie originali. - «Eroica» fascicolo V e VI, pag. 227-256. (22) Op. cit., pag. 232. (23) Op. cit., pag. 240. (24) Op. cit., pag. 229-231-239-241. (25) C. Monnet. - Op. cit., pag. 33. (26) C. Monnet. - Op. cit., pag. 19.
(27) M. Micheletti. - «Italia Nova» - Versi della Patria - con cinque xilografie di Mario Micheletti. Torino, F. Bertinatti e C., 1913. (28) Curt Seidel. - «Torino mia» - Impressioni di uno straniero - incisioni su legno di Nicola Galante. Torino, Stabilim. Tipogr. Moderno, 1913. (29)A Monaco di Baviera (Kunstaustellung in Kgl. Glaspalast) la Corporazione xilografica italiana era rappresentata da 18 artisti con 125 stampe. (De Karolis, Barbieri, Nonni, De Witt, Mantelli, Disertori, Pasqui, Luperini, Turina, Moroni, Sensani, Lunardi, Viner, Marussig, Guarnieri, Del Neri, Di Giorgio Giuseppe Viner Guido Nincheri
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