io l'impresa febbraio 2013 - CNA Informa

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Opportunità per le imprese CNA Bologna Risparmio energetico e fonti rinnovabili Nuovi meccanismi per gli incentivi A fine 2012 sono state emanate diverse disposizioni normative che introducono elementi di novità nel panorama degli incentivi a sostegno degli interventi di risparmio energetico e di promozione dell’uso di fonti rinnovabili. La novità più rilevante riguarda l’attivazione di un nuovo meccanismo di sostegno economico ai piccoli interventi di efficientamento energetico e di sfruttamento termico delle fonti rinnovabili (battezzato “Conto Energia Termico”) che si pone in alternativa al sistema delle detrazioni fiscali del 55% in vigore ancora fino a giugno 2013. Le altre novità interessano: la revisione del sistema dello scambio sul posto; l’aggiornamento del meccanismo dell’emissione di titoli di efficienza energetica (scambiati su apposito mercato) a fronte della realizzazione di progetti di risparmio energetico che raggiungono definite quote minime. La nuova regolamentazione diventa operativa a partire dal 1° gennaio 2013, data “spartiacque” anche per quanto riguarda il cambiamento nel sistema di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal solare. Di seguito una sintesi delle disposizioni normative di fine 2012. Per un approfondimento di dettaglio sui nuovi meccanismi si rimanda alla consultazione del sito www.cnaenergia.it alla sezione dedicata agli strumenti di sostegno economico. Conto Energia Termico Incentivati i piccoli interventi per l’efficientamento energetico e/o la produzione di energia termica da fonti rinnovabili realizzati a partire dal 3 gennaio 2013, destinando in totale 200 milioni di euro agli interventi effettuati da Amministrazioni Pubbliche e 700 milioni di euro a quelli realizzati da Soggetti Privati (persone fisiche, condomini, soggetti titolari di reddito d’impresa). Per le Amministrazioni Pubbliche sono incentivabili come interventi di incremento dell’efficienza energetica di edifici esistenti o parti di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, purché siano soddisfatti appositi requisiti di soglia definiti dal decreto: • l’isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato; • la sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato; • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione; • l’installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili. Gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili o da sistemi ad alta efficienza su cui Amministrazioni Pubbliche e Soggetti Privati possono richiedere l’applicazione dell’incentivo, qualora siano soddisfatti gli specifici requisiti richiesti dal decreto, riguardano invece: • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica (P termica nominale complessiva < 1000 kW); 16 • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa (P termica nominale complessiva < 1000 kW). Per le sole aziende agricole può essere incentivata, oltre alla sostituzione, l’installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori a biomassa; • l’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (S solare lorda < 1000 mq); • la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Nel caso degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore l’incentivo è pari al 40% del costo sostenuto fino ad un valore massimo di incentivo erogabile definito dal decreto per ogni tipo di intervento. Gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili o da sistemi ad alta efficienza beneficeranno invece di un incentivo calcolato in funzione dell’energia termica prodotta: per ogni tipologia di intervento di produzione di energia termica da fonte rinnovabile (solare termico, biomasse) o da sistemi ad alta efficienza (pompe di calore) è stata definita una formula con cui calcolare l’energia termica prodotta in base ai parametri tecnici degli impianti e sono state stabilite le tariffe con cui valorizzare questa energia (i cui valori variano a seconda della tecnologia utilizzata e della potenza degli impianti). Gli incentivi spettanti sono erogati in rate annuali di importo costante per un periodo di 5 o 2 anni (l’erogazione più veloce è prevista nel caso degli impianti di minori dimensioni, fino a prevedere un’unica soluzione per contributi che non superano i 600 €). segue
17 CNA BolognaOpportunità segue Le domande per richiedere l’applicazione degli incentivi del Conto Energia Termico vanno presentate al GSE (Gestore Servizi Energetici) mediante una modulistica appositamente predisposta scaricabile dal sito www. gse.it tassativamente entro 60 giorni dall’effettuazione dell’intervento. La domanda è predisposta in forma di autocertificazione e il decreto indica tutta la documentazione che il richiedente deve tenere a disposizione per le possibili richieste di controllo. L’accesso agli incentivi per le pompe di calore e i generatori a biomassa di potenza compresa tra 500 e 1000 kW avviene mediante un bando annuale: l’applicazione di definiti criteri di priorità permette di formare una graduatoria delle domande pervenute e di individuare gli interventi ammessi all’incentivo (in base al totale di spesa che di volta in volta viene assegnato al bando). Particolari procedure di richiesta dell’incentivo sono rese possibili per le Amministrazioni Pubbliche che si avvalgono di ESCO. L’incentivo del Conto Energia Termico non è cumulabile con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse. Nuovo meccanismo per lo Scambio sul Posto L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha definito le nuove modalità con cui calcolare, dal 1° gennaio 2013, il contributo riconosciuto agli impianti, fino a 200 kW di potenza, che producono energia elettrica da fonti rinnovabili o con cogenerazione ad alto rendimento e che si avvalgono del servizio di scambio sul posto. Il GSE provvede ad erogare all’utente del servizio di scambio sul posto un corrispettivo in rimborso della quota di energia prelevata dalla rete, su cui l’utente ha pagato il proprio fornitore dell’energia elettrica, in ragione della quota di energia autoprodotta e immessa in rete. Le modifiche al previgente meccanismo riguardano il sistema con cui si calcola l’onere sostenuto da ciascun utente per l’acquisto dell’energia elettrica prelevata dalla rete (non più valorizzato ai prezzi applicati dal fornitore dell’energia elettrica – diverso da utente a utente – ma in base al prezzo unico nazionale, PUN) e il rimborso, per la quota di energia scambiata con la rete, degli oneri relativi all’uso delle reti e degli oneri generali di sistema (a seconda del tipo di impianto e della potenza installata si conteggiano in modo specifico i rimborsi riconosciuti limitandoli nel caso di impianti a cogenerazione e di impianti che sfruttano fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW). Certificati bianchi I Certificati bianchi, o titoli di efficienza energetica, sono titoli emessi sulla base di quote di risparmio certificate ottenute realizzando progetti di efficientamento energetico. Il meccanismo dei Certificati bianchi interessa, anche per le imprese se indirettamente attraverso le ESCO, le imprese che forniscono beni o servizi per l’efficienza energetica (imprese edili, impiantisti, serramentisti, ecc.) in quanto possono ottenere una valorizzazione economica degli interventi realizzati presso gli utenti finali. Queste le novità portate dal decreto del 28/12/12: definiti nuovi obiettivi di risparmio per il periodo 2013-2016; introdotta una nuova categoria di soggetti beneficiari (ovvero imprese dei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici purché provvedano alla nomina di un Energy Manager ovvero si dotino di un sistema di gestione dell’energia certificato); stabilite procedure per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti; riconosciuto un sistema premiale per i grandi progetti (su infrastrutture o su processi industriali o relativi al settore dei trasporti con risparmi superiori o uguali a 35.000 TEP/anno); introdotta la non cumulabilità con altri incentivi a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali. Ai nastri di partenza il nuovo fondo energia Il nuovo “fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy”, approvato dalla Regione Emilia-Romagna, sostiene gli investimenti delle imprese in efficienza energetica e fonti rinnovabili – attraverso sia produzione sia autoconsumo – nonché nelle tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti. Il fondo concede finanziamenti agevolati (tasso applicato: Euribor maggiorato di 3 punti percentuali) con provvista mista, della durata massima di 4 anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro per progetto e dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 24 milioni di euro – di cui 9,5 milioni a valere sull’Asse 3 del Programma – ed è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria, soggetto individuato dalla Regione Emilia-Romagna in seguito a gara d’appalto ad evidenza pubblica, che si è conclusa a settembre 2012. Possono fare ricorso al nuovo “fondo energia” le PMI operanti nei settori ATECO 2007 dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Il fondo rotativo di finanza agevolata sarà operativo da marzo e fino a esaurimento risorse. La modulistica per le domande di finanziamento sarà a disposizione sul sito del soggetto gestore – http://www. fondoenergia.eu – a partire dal 1° febbraio.
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