io l'impresa febbraio 2013 - CNA Informa
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5 <strong>CNA</strong> BolognaElez<strong>io</strong>ni<br />
politiche<br />
“Portare il Paese fuori dalla crisi,<br />
sostenere le imprese in difficoltà”<br />
Mobilitaz<strong>io</strong>ne delle associaz<strong>io</strong>ni di Rete Imprese Italia<br />
Le proposte alla politica in vista delle elez<strong>io</strong>ni<br />
Fisco e burocrazia opprimenti, mercato del lavoro in stallo,<br />
accesso al credito sempre più tortuoso e infrastrutture<br />
che non ci sono. Le imprese dicono basta alle promesse<br />
della politica e lanciano un monito preciso: “Senza di noi<br />
è a risch<strong>io</strong> l’intero sistema economico”. Ha avuto grande<br />
successo la g<strong>io</strong>rnata di mobilitaz<strong>io</strong>ne<br />
naz<strong>io</strong>nale voluta da Rete Imprese Italia<br />
che lo scorso 28 genna<strong>io</strong> ha portato a<br />
Bologna, all’interno della sala Topaz<strong>io</strong><br />
di Palazzo degli Affari, i piccoli imprenditori<br />
di Cna, Confartigianato, Confcommerc<strong>io</strong><br />
Ascom e Confersercenti. Tutti<br />
uniti dalla volontà di far sentire e toccare<br />
con mano al mondo della politica,<br />
alla vigilia delle elez<strong>io</strong>ni, le difficoltà di<br />
migliaia di imprese che stanno lentamente<br />
soffocando schiacciate dal peso<br />
della crisi, senza che una vera politica<br />
riformista sia capace di dare una nuova<br />
spinta al Paese. E così all’interno di una<br />
sala stracolma, i rappresentanti delle<br />
associaz<strong>io</strong>ni di categoria e gli imprenditori bolognesi hanno<br />
potuto mandare un chiaro messagg<strong>io</strong> a chi sarà impegnato<br />
a governare l’Italia nella prossima legislatura: l’obiettivo<br />
comune deve essere quello di portare il Paese fuori dalla<br />
crisi ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Un<br />
carico fiscale sempre più pesante, sommato alle difficoltà di<br />
accesso al credito e una burocrazia opprimente sono solo<br />
alcuni degli ostacoli che sbarrano la strada della ripresa per<br />
le imprese. Ostacoli che spetta alla politica cercare di rimuovere<br />
al più presto, altrimenti il sistema non potrà reggere<br />
oltremodo.<br />
“Non c’è più tempo”<br />
“Il futuro del Paese è legato a dopp<strong>io</strong> filo con quello delle<br />
nostre imprese. Positivo è stato mettere ordine nei conti<br />
pubblici ma con la sola politica del rigore non si va lontano<br />
– ha spiegato Carlo Sangalli, portavoce di Rete Imprese Italia<br />
che ha aperto la g<strong>io</strong>rnata di mobilitaz<strong>io</strong>ne collegato in diretta<br />
streaming da Roma –. E’ arrivato il momento di puntare<br />
realmente sulla ripresa e sullo sviluppo. Questa sarà una<br />
legislatura decisiva e noi, anche se siamo ancora in per<strong>io</strong>do<br />
di saldi, non faremo sconti a nessuno”. Alle parole di Sangalli<br />
hanno fatto eco quelle pronunciate nella sala Topaz<strong>io</strong><br />
a Bologna dai presidenti di tutte le associaz<strong>io</strong>ni di categoria,<br />
che hanno provato ad analizzare la situaz<strong>io</strong>ne delle imprese<br />
bolognesi sempre più in difficoltà. “Il sistema associativo<br />
che nella provincia di Bologna noi rappresentiamo è formato<br />
Alcuni momenti<br />
della mobilitaz<strong>io</strong>ne<br />
delle associaz<strong>io</strong>ni<br />
di Rete Imprese Italia<br />
da più di 31mila imprese che danno lavoro a circa 120mila<br />
persone – ha evidenziato Enrico Postacchini, presidente di<br />
Ascom Confcommerc<strong>io</strong> –. Quello che chiediamo alla politica<br />
è di lavorare per raggiungere dei risultati concreti”.<br />
“Noi non siamo gente abituata a scendere in piazza e fare<br />
chiasso – ha aggiunto Tiziano Girotti, presidente di Cna Bologna<br />
– ma se siamo qui oggi è perché non ce la facciamo<br />
più. E’ questo che deve capire il mondo della politica, quella<br />
vera e seria. Solo prendendo coscienza della situaz<strong>io</strong>ne attuale<br />
si può uscire dalla crisi, puntando su obiettivi concreti<br />
come per esemp<strong>io</strong> quello del rinforzamento dei consorzi<br />
Fidi”. “Non è più tollerabile che le nostre imprese debbano<br />
lavorare 8 mesi su 12 per poter pagare le tasse – ha specificato<br />
Serg<strong>io</strong> Ferrari, presidente di Confesercenti –. E’ una<br />
sproporz<strong>io</strong>ne che non è più tollerabile. Come non è accet-<br />
segue